«Io sono nato e cresciuto ad Haddel,»(in lingua moderna "Haddel" si poteva tradurre come "coda")«quindi era inevitabile che diventassi un guerriero. Be', per questo e per una parentela fortunata.»
Falchi con uno scatto della testa levò dagli occhi un ciuffo dei capelli neri. Allacciò il bracciale e lo guardò: ne aveva solo uno. La protesi, in ferro e luccicante si mimetizzava perfettamente come parte dell'armatura.
«Dopo tutto sono un tenente, non un soldato semplice.»
«La tua impresa non è stata da poco.» Luka poggiò il ginocchio sul letto ancora disfatto. Sfilò dal sacco in cuoio che teneva per l'orlo una cosa dal contorno rettangolare, quindi chiamò gli occhi del tenente sulla scatoletta. «Intendo: è stata un'impresa da tenente.»
«Pff...» fece con finta modestia. «Una cosa che potrebbe fare chiunque. Quanto ti devo?» gattonò fino all'altra parte del letto, incrociando le braccia davanti al cartomante.
«Alla prima seduta non occorre denaro» gli assicurò senza pensarci. Non aveva tenuto conto della piega sul libro del futuro che nascodeva lo scapolo più ambito del regno che si reggeva su un braccio, gli toccava la nuca e poi le labbra ma con le sue labbra come aveva fatto tante volte quella notte. A Luka mancò il fiato tutte le volte.
Questa schiarì la voce come fosse stato il gesto più naturale e aspettato del mondo.
Poggiò a faccia in giù tre carte sul lenzuolo. D'altronde di tre cose ansiosi, innamorati, ipocondriaci e avvocati erano curiosi: la salute, il buon raccolto e l'amore.
Girò la prima carta. Questa rappresentava un drago delle montagne in procinto di attaccare. Noti per non prendersi nemmeno un raffreddore accennato quando la temperatura ghiacciava laghi e sorgenti. Il secondo disegno era un cespuglio dai fiori sproporzionalmente grandi.
«Sarà un inverno fortunato per le eriche del tuo giardino.»
«Mia madre ne sarebbe contenta» commentò passando il pollice sul labbro. «Se c'era una cosa di cui andava fiera, oltre di essere suddita di questo regno, erano le sue eriche!»
Girò la terza carta e questa era... bianca.
Luka si accigliò: di quella credeva di essersene disfatto. Le illustrazioni le aveva fatte suo fratello Artin che era più bravo di lui, tanto che del disegno ne aveva fatto una professione. Non lo fece nemmeno gratuitamente e dei cartoncini su cui aveva lavorato, uno risultò di troppo.
Era convinto che quella carta in più fosse sul fondo di un cassetto o utilizzata alternativamente come una tavolozza.
Naturalmente, questo a Falchi non lo poteva dire. Doveva pensare in fretta.
Il tenente sollevò lo sguardo dalla carta. Aspettava una risposta.
«L'amore per te sarà una sorpresa» improvvisò. «Chissà che non aspetti in agguato proprio dietro l'angolo!» Gli sorrise mentre faceva sparire le carte sotto il palmo della mano.
Non mancava un fondo di verità in quello che affermava, pensò, escluso il fatto che l'amore non era dietro l'angolo: gli stava davanti ma questo lo doveva ancora scoprire. Ebbene. Comincino i giochi.
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NDA
Ebbene che comincino i giochi! Maschioni e donnone lucidi di olio per i muscoli, porc... volevo dire, pretendenti a destra e manca e una piccola sorpresa!
Ma che succede? Una carta bianca e una risposta improvvisata, dalla bocca di un veggente, da da pensare...
-Frankumine
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Il Regno Di Hod'ragen
FantastikIl regno di Hod'ragen è stato innalzato sulla carcassa di un drago, ai tempi in cui questi occupavano in massa la pianura che va dalle montagne Serpentine al Mare Gorgogliante. Regine dopo re e re dopo regine hanno mosso i primi passi su quel che r...