«James smettila!» Erika urlava con le lacrime agli occhi.
«Ho detto che è finita.» il tono glaciale, lo sguardo cattivo di un animale spaventato, finito in trappola.«Amore, ma che stai dicendo?
Ti prego parlami! Andava tutto bene.
Non puoi uscirtene così! Cos'è successo?
Io non ti voglio lasciare, ti prego amore.» gli occhi caldi del ragazzo trattenevano le lacrime, il suo cuore in frantumi lacerava i tessuti nella sua cassa toracica.«Sto dicendo che è finita! Non lo capisci?
Devi andartene. Non ti voglio.» la voce tremante della rossa, anche i suoi occhi verdi facevano di tutto per trattenere il dolore di quel gesto. Odiava quelle parole, odiava la sua stessa voce. Si stava facendo male da sola, ma era l'unica cosa giusta che potesse fare.«Ma perché? Io ti amo. Ti amo.
Cosa ti sta succedendo? Che ho fatto?
Perché te ne esci così dal nulla?
Pensavo fosse tutto okay.
Ti prego parlamene, ti prego.
Possiamo risolverlo, amo-»
«Smettila. No, non possiamo risolverlo...» le lacrime le rigavano le guance.
Il conflitto interiore le devastava il cuore. Non voleva farlo, ma lo stava facendo.
L'immagine di Jade fissa in mente la spingeva a farlo. Non avrebbe sopportato un giorno in più vicino al proprio ragazzo pensando ad un'altra, desiderando il tocco di un'altra.L'uomo iniziò a piangere.
Erika si morse il labbro, non aveva mai visto il suo ragazzo piangere. Non lo aveva mai visto soffrire tanto. Non avevano mai discusso così.Era semplicemente ingiusto.
Lui le aveva dato tutto se stesso, l'aveva amata al meglio. Nonostante i difetti e le difficoltà. L'aveva aiutata a ricostruirsi, giorno dopo giorno. Rispettandola, insegnandole ad amare se stessa, ad uscire dall'oblio di sofferenza in cui l'aveva fatta precipitare Jade.
L'aveva aspettata e rassicurata, aveva sopportato le sue crisi, rimanendo nonostante tutto. La amava davvero.Non poteva credere di starlo cacciando via.
Di starlo abbandonando per la stessa ragazza che le aveva rovinato la vita.
Ne era consapevole. Era davanti ai suoi occhi.
Si guardava e ascoltava, mentre mandava a puttane la propria vita, il proprio presente.
Era in corsa sulla linea del tempo. Doveva distruggere il presente, il futuro, per tornare indietro, per afferrare il passato, prima che scivolasse via come nei suoi incubi.La sua testa piena di nero, di scarabocchi ed odio. Convinzioni amare: non meritava James, non meritava la felicità. Si odiava, di un odio che si morde la coda, che si sfama da sé. Si odiava con sadismo, convincendosi di meritare solo cattiveria da parte di se stessa, convincendosi di non meritare niente da nessuno, di meritare solo la solitudine ed il dolore. La sbranava il pensiero ossessivo di essere esageratamente malata per avere il diritto di trascinare nella propria follia qualcun'altro. Non voleva essere il problema del suo ragazzo. James meritava di meglio. Non meritava qualcuno di disgustoso come lei.
Lei che non sapeva amare bene, nel modo giusto, che sapeva solo sbagliare, che sapeva solo farsi maltrattare, farsi infilare una mano nei pantaloni e succhiare sotto ordine.James meritava una donna, non una puttana.
Stringendo i denti si infilò le unghie nel braccio. Faceva schifo. La vergogna la divorò. Il senso di colpa la incenerì.
Stava facendo soffrire l'unica persona al mondo che l'avesse mai amata. Stava facendo del male all'amore della sua vita, lo stesso con cui fantasticava di sposarsi, con cui condivideva ogni cosa, ma non aveva altra scelta.
Non poteva dire la verità. Non ne era capace.
Non poteva continuare a baciarlo e vedere il volto di Jade.Un uomo così meritava di più, meritava la felicità. E lei era come una palla al piede che lo tratteneva, con tutte le sue problematiche.
Non meritava di non essere amato ad ogni bacio. Non meritava segreti.
Era meglio così. Era l'unica cosa che potesse fare.
Ormai era tutto rovinato. Non poteva evitarlo.
Le emozioni non la ascoltavano, non l'avrebbero mai ascoltata. Ignorarle non le avrebbe fatte sparire.
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Dangerous Teacher I Manipolazione
Teen Fiction[Completa.] Romanzo (L)GBT erotico psicologico "La storia Professoressa × alunna che ha lanciato la moda" « "É così la vita, è ingiusta. Bisogna solo accettarlo; c'è chi schiaccia e chi viene schiacciato, chi vince e chi perde, i deboli e i forti...