«Allora Kat, noi dobbiamo parlare.» Charlotte con la faccia più seria che Katherine avesse mai visto la invitò a sedersi sul letto.
Spinse le ruote della carrozzina verso di lei.
Il letto era basso. Con un movimento sicuro delle braccia Charlotte, facilitata dalla barra d'appoggio, riuscì ad issarsi sul materasso.
Valentine rimase meravigliata dalla facilità con cui la sua amica compiva tutti quegli sforzi. Pensò che se Charlotte avesse tirato un cazzotto a qualcuno di certo lo avrebbe steso.«Ma che cazzo!
Ora mi spieghi bene.
MA PORCA DI QUELLA MIGNOTTA, NO EH.» la bionda prese ad urlare a pieni polmoni facendo saltare in aria Kat dallo spavento.«QUELLO STRONZO DI MERDA! CHE COGLIONE, CAZZO E NO!
SE PROVA A PARLARTI DI NUOVO IO GLI INFILO L'INTERA CARROZZINA... NON DICO DOVE...»La rossa strinse le labbra trattenendo una risata.
«Charl-» la guardò sorpresa, divertita da tutto quel disagio.«E QUELL'ALTRA STRONZA GIGANTE. Mamma mia! NON MI ESPRIMO...
ANZI SÌ, LO FACCIO! MA VADO IN ORDINE.»«Charlotte...» la chiamò Katherine singhiozzando dalle risate. Incapace di trattenersi
«COSA?»
«Stai urlando...
Abbassa un po' la voce ti prego, che sto diventando sorda.» sorrise guardando l'amica mortificata, prima di ricomporsi.Aveva proprio bisogno di vedere Charlotte. Erano due giorni che Valentine non andava a scuola, fingendosi malata con i propri genitori e passando le giornate a piangere e dormire. Non aveva voglia di vedere i propri compagni, né tanto meno di rischiare di vedere Jack per i corridoi, o di rimanere in classe con West che non la considerava. In realtà, non aveva più voglia di fare niente.
Aveva persino ignorato le chiamate di Charlotte. Si era limitata a scriverle l'accaduto per poi rassicurarla con dei messaggi, pregandola di lasciarla da sola a riposare, ma ora si sentiva grata di averla davanti a sé.
Aveva fatto bene a spingersi a vederla, le mancavano il suo sorriso rassicurante e la sua imprevedibilità.«Allora, da dove cominciare? Bene...
Tu hai capito che Jack è un coglione schizzato in menopausa, vero?»
Kat fece un faccino triste al pensiero del ragazzo.
«Beh, ma...»«No. Jack è un coglione.
Ripeti con me: CO-GLIO-NE.»Valentine abbozzò un mezzo sorriso, senza però riuscire a scacciare quella sensazione soffocante in petto. Tutte quelle parole che Jack aveva detto continuavano ad ossessionarla, facendola dubitare di sé. Non se ne andavano mai del tutto dai suoi pensieri, facendola sentire uno schifo totale. Erano come un disco rotto, in loop nella sua testa. Riecheggiavano nella sua mente senza darle pace e offuscando il suo sguardo.
«Non lo so, Charlotte...
Forse hanno ragione, forse se tutti mi trattano di merda è solo colpa mia. Forse lo merito. Forse è solo colpa mia se soffro, perché è vero… Io lo sapevo che sarebbe andata così. Devo essere una masochista di merda.
Sono così patetica, così stupida?
Faccio schifo a tutti, a Jack, a Jade...» gli occhi di Kat si riempirono di lacrime. Se ne vergognó, ma Charl la faceva sentire al sicuro ed accettata.
Provò a rigettarle indietro. Non voleva pesare anche su di lei, non voleva rischiare di allontanare l'ennesima amica per colpa del proprio carattere e delle proprie lamentele.Le parole di Jack rimbombavano ancora.
'Vuoi soffrire? Bene, soffri e stai zitta.'Improvvisamente le venne la terribile paura di perdere Charl. Abbassò lo sguardo.
«Scu-scusa Charlotte. Non volevo parlare tanto, non voglio annoiarti. Scusa, non dobbiamo parlare sempre di me.» strinse i pugni, maledicendosi ed asciugando frettolosamente il volto.
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Dangerous Teacher I Manipolazione
Ficção Adolescente[Completa.] Romanzo (L)GBT erotico psicologico "La storia Professoressa × alunna che ha lanciato la moda" « "É così la vita, è ingiusta. Bisogna solo accettarlo; c'è chi schiaccia e chi viene schiacciato, chi vince e chi perde, i deboli e i forti...