Capitolo 5

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Kat si arrese al proprio corpo, al suo bisogno di contatto, di riposo. Rimase immobile.
Le lacrime scivolavano silenziose sul suo volto, la sua mente si ribellava al volere del suo corpo, senza però portarla a reagire. Semplicemente obbedí spaventata, senza più forza.

«Brava bimba, hai capito.» approvò  soddisfatta l'insegnante.
La guardò tremare davanti a sè per qualche secondo. Stava lí ferma, davanti ai suoi occhi, con lo sguardo basso e le lacrime sul volto.

Jade ansimò.
Voglia, aveva troppa voglia.
La eccitava come non mai sottometterla al proprio volere.
'Potrei farmela ora in bagno? 
No, non posso… tra poco c'è l'intervallo, diamine. Muoviamoci!'

La grande prese tra le mani il volto dell'alunna percosso dalle lacrime e le asciugò una ad una con i polpastrelli del pollice. Lo fece delicatamente, con cura.
La guardó negli occhi e in quell'istante premette le proprie labbra contro quelle della ragazza.

La gentilezza con cui le labbra di Jade si posarono su quelle della studentessa rese quel momento quasi dolce.
Erano morbide, così morbide. Le morse delicatamente, avevano ancora il gusto salato delle lacrime.
Sentì Kat gemere per la sorpresa, il che la fece sorridere.
Non ci mise particolare aggressività, voleva essere elegante e seducente in un bacio. Voleva farla sciogliere tra le proprie braccia e confonderla.

Sentendo il respiro affannoso della ragazza accellerare, lo assecondò; lentamente aumentò la velocità con cui muoveva le labbra su quella della ragazza. Le mani andarono a circondarle i fianchi finendo sulle sue natiche. Non avrebbe dovuto, ma non poteva togliersi tale piacere.
Kat sorpresa gemette nella bocca di Jade per l'eccitazione.

Quel verso. Quell'istante.
West perse il controllo.

L'eccitazione si impossessó della donna, tanto che introdusse la propria lingua con foga.
Mordeva, leccava, torturava quelle piccole e deliziose labbra, senza preoccuparsi di sopraffarla.
Schiacciava la ragazza contro il muro.
Corpo contro corpo.
Labbra contro labbra.
Le sospirava in bocca senza darle tregua.
Sembrava così affamata delle sue labbra, del suo corpo, di lei.

Quando ritrovò il controllo si allontanó, ricordando di essere nei corridoi.
Guardò Katherine: era senza fiato. In effetti quel bacio non era durato poco, sorrise.

Il corpo dell'alunna stava tremando. Valentine sentì una morsa al cuore, dispiaciuta, quando West si allontanò da lei.

Jade indietreggió di qualche passo, osservandola con un sorrisetto soddisfatto.
Kat rimase ferma al muro, con il battito del proprio cuore in petto. Guardò l'insegnante negli occhi che la studiava soddisfatta, godendosi spudoratamente il risultato della propria performance. La sua espressione le fece abbassare lo sguardo e girare la testa.

Per quanto potesse detestarla rimaneva dannatamente bella.

«Quando avrò voglia di fare altro verrò a… cercarti per il resto.» l fece una smorfia di derisione.
A quelle parole Valentine, si trattenne, ma senza risultato, scoppiò di nuovo in lacrime.
L'insegnante rimase a guardarla, come se non stesse aspettando altro. Godendo intimamente del suo dolore, fece una risata fredda. Girò sui tacchi proprio mentre la campanella suonava, lasciandosi alle spalle l'alunna.

No, non si sentiva affatto in colpa, anzi godeva particolarmente nel vederla piangere a causa sua. Non poteva farci niente, il dolore la affascinava, e provocarlo riempiva il suo vuoto interiore.
Era solo l'inizio.
L'avrebbe distrutta moralmente, l'avrebbe resa un burattino, la sua bambolina. In questo consisteva il piano.

'Bacia bene la piccola. È stato proprio un bel bacio.' si morse il labbro.
Prima di girare l'angolo diede un'ultima occhiata alla rossa.
La vide vicino a dove l'aveva lasciata, ed un  ragazzo la stava abbracciando.
Aspetta... cosa?
«E quello chi cazzo è ?» sussurrò Jade a denti stretti.

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