Capitolo 51

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AVVERTENZE
ULTIMO CAPITOLO:
Questo capitolo è molto pesante e psicologico. Contiene trigger warning, per questo consiglio alle persone che soffrono di depressione o disturbi mentali di leggerlo in condizioni di tranquillità, dove si sentono al sicuro e possono ricevere sostegno.
In ogni caso a fine capitolo potete trovare il numero verde.
Buona lettura ❤️


Le labbra di Jade premevano forti
contro quelle di Erika. Quando Valentine lo realizzò, il mondo crollò sotto ai suoi piedi.
Le sue interiora si squarciarono dall'interno, vorticando su loro stesse. Uno strappo netto al cuore fece straripare la disperazione, smorzandole il respiro.

La sua Jade; la persona che più amava al mondo, l'unica che aveva amato, l'unica a cui aveva dato tutta se stessa, l'unica in grado di salvarla. Stava baciando un'altra, davanti ai suoi occhi. Di proposito.

Nella testa di Katherine il vuoto era diventato caos: un insieme di parole e di urla che premevano alle sue tempie.
Il disordine di un dolore così grande, crepò tutti i suoi muri d'apatia.

Sentí di nuovo il peso del mondo. Lo percepì crudo e sporco, tanto immenso da incrinare le costole.
Ironia: era la sua espressione impassibile, morta, ancora incosciente, che guardava la scena con una traccia sbiadita di sofferenza.

Quando West si allontanò dalla collega, cercò curiosa l'attenzione della ragazzina. Trovandola. Le sorrise, leccandosi le labbra. Le sorrise pugnalando con la propria bellezza. Ricordandole cosa aveva perso, cosa non avrebbe mai più avuto, e con quanta crudeltà la stava tagliando via.

Anche il viso di Kat realizzò l'offesa; si rugò affranto, dandole il broncio.
'Voglio solo scomparire.' urlò chiaramente nella propria testa.

«Ma che...» Erika si sentì morire. Consapevole dell'enorme figura di merda, del tradimento, e del dolore che aveva appena causato. Si preparò a correre fuori per la vergogna, ma la studentessa la precedette, catapultandosi nei corridoi.

Violet si giró verso West.
«Ma sei impazzita? Ma che cazzo fai?!» sbottò incazzata nera. La odiava. La odiava con tutto il proprio cuore.
Ora Valentine non le avrebbe più creduto. L'avrebbe vista come un nemico, come una traditrice. Non le avrebbe parlato più, non si sarebbe fatta più aiutare. Non sapeva nemmeno con che coraggio avrebbe fatto un'altra supplenza in quella classe.

Jade la guardò perplessa. Alzò un sopracciglio.
«Cos'è non ti è piaciuto il bacio? Ne vuoi un altro? Vuoi di più?» le si avvicinò pericolosamente.
Violet indietreggiò presa alla sprovvista dal contatto fisico.
«No! Che cazzo, finiscila! Sei una sadica di merda. Non è tutto un gioco.
Tu non… non hai idea di quanto stia male.» la rossa abbassò il viso. Le veniva da piangere. Non voleva farsi vedere così. Si sentiva debole.

«Credevo fossi felice, ora che ho smesso con le alunne, ma se vuoi vado a consolarla… a modo mio.» con noncuranza alzò lo sguardo al cielo, sorpassandola e fingendo di andarsene.
Erika di scatto la bloccò prendendole il braccio.
«N-no!» balbettò impacciata. Jade senza farsi vedere, sorrise.

«Senti non è sadismo. L'ho fatto per lei. Aveva bisogno di una ragione concreta per smettere di essere fissata con me, e io gliel'ho data.
È un'adolescente… sai come sono! Si ossessionano e le parole non bastano a fermarli. Era l'unico modo per farglielo capire. Doveva vederlo coi propri occhi. Credo che questo sia abbastanza perché lasci perdere. Lo supererà e troverà qualcun'altro.
Intanto io voglio davvero smettere con le alunne. Sto cercando di fare la cosa giusta, ma ho bisogno del tuo aiuto. Voglio dedicarmi solo a te, Violet. Solo a noi.» si giustificò con un delizioso sorriso, giostrando la razionalità a proprio vantaggio. Facendo sembrare la cattiveria generosità. Riportando vecchi ricordi e baci alla mente.

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