Dangerous Teacher I Manipolazione

Capitolo 26

«Ma è...» deglutí a fatica.
«Imbarazzante.» concluse squittendo e guardando in basso, chinando teneramente il capo.

L'adulta scoppiò a ridere.
«Quanto sei innocente...
Ma, se non l'hai notato, non è la prima volta che ti propongo di fare queste cose "imbarazzanti"… cose che alla fine ti piacciono ed eccitano tanto.» le fece notare accarezzandole una guancia.

«Chi vuoi prendere in giro Kat?
Tu non vedi l'ora di fare queste cosette imbarazzanti, e l'unico motivo per cui fingi di non volerle, è che ti eccita ancor di più l'idea di essere costretta a goderne.
Avanti, muoviti a soddisfaci.» le ordinó con un luccichio perverso negli occhi.
Il fragile senso di pudore di Katherine, corse via per la vergogna di quelle verità contorte.
Con un sospiro Valentine si arrese alla realtà.
Alzando il viso evitò di guardare gli occhi magnetici della sua insegnante.

Tremante fece uscire la lingua dalle labbra, ed accarezzò gli ormoni sul tessuto degli slip.
Il calore la invase, sentiva gli occhi dominanti di West fissi su di lei. Chiuse i propri.
Il respiró le scemó in petto al pensiero di ciò che stava vivendo, ansimó sentendo una scarica nel ventre bagnarle l'intimo.
Il sapore familiare sulla sua lingua faceva torcere in lei emozioni sottomesse di ogni tipo.

Jade si bagnó ancor di più alla vista della sua alunna in ginocchio ad obbedire ai suoi ordini.
Sentiva il potere inebriarla riempiendola di voglia impetuosa.
«Mh Cristo, sì.
Puliscile bene.» la incitò, mentre con una mano andò a stuzzicarsi il clitoride lurido di ormoni.

Katherine gemette piano alzando lo sguardo.
Si sentì meno alla vista di West che si masturbava davanti a lei.
Ciò che la sorprese di più fu l'eleganza della figura di Jade, nonostante i suoi modi perversi, come una dea, emanava sempre e solo eleganza.
Era certa che qualsiasi atto osceno intrapreso da lei, avrebbe avuto qualcosa di onorevole. Il suo modo di atteggiarsi, orgoglioso, le sue forme, l'avrebbero resa elegante in qualsiasi situazione perversa, era come se ci fosse sempre arte nella sua bellezza, nel suo essere padrona della situazione e Valentine non riusciva a smettere di meravigliarsene.

Persa tra i pensieri smise di leccare, incantandosi sulla figura della sua insegnante. «Nessuno ti ha detto di smettere.» la riprese, la rossa si morse un labbro.
«P-prof...» deglutí senza riuscire a continuare la frase, senza sapere nemmeno cosa volesse dire.

L'adulta le si avvicinò, addolcita da quello sguardo innocente ed infatuato.
«Piccola.» le avvicinò le mutandine al volto per farla riprendere.
«Fallo per me: lecca.» un sorrisino desideroso, dalle sfumature malate, si accese sul suo volto nel momento in cui scorse la lingua della ragazzina.

'Dio Jade, per te farei di tutto...' pensò soltanto prima obbedire. Ad occhi semichiusi mosse la lingua sentendo l'affanno per l'eccitazione.
«Cazzo.»  la grande ansimò, bagnandosi ancor di più.
Il controllo era l'unica cosa che poteva compiacerla tanto.

Delicatamente le spinse l'intimo in bocca, osservando attentamente il viso dolce ed affaticato della sua studentessa.
Il malato desiderio di vedere fin dove Kat l'avrebbe assecondata la ossessionó.
Kat devota succhió le  dita lunghe ed affusolate avvolte dal tessuto sporco di ormoni.

«Mmmh.» Jade trattenne un orgasmo.
«Sì, sì così. Brava. Brava la mia cagnetta.» sussurrò perversa, quasi con dolcezza.
Katherine a quell'appellativo sentì tutto il proprio corpo bruciare. Un lungo gemito le sfuggì dalle labbra.
«Mi stai bagnando così tanto, Valentine...» scandì sensualmente il suo nome.
La rossa gemette disperata, respirando a pieni polmoni quando l'altra le allontanò gli slip dal volto.

Jade si accarezzò le cosce, per poi passare un dito tra le labbra scivolose della propria intimità.
Nonostante la sua carnagione pallida, anche le sue guance pallide, sembravano aver preso un po' di colore.
«Vuoi Kat?» le chiese appoggiando il dito sporco dei suoi ormoni, sulle sottili labbra della ragazza.
Valentine di risposta, troppo imbarazzata per parlare, le leccò timidamente il dito per poi baciarlo dolcemente.