CAPITOLO 8

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ALEX

Siamo appena entrate nel nostro covo, è una casa abbandonata, infatti molte stanze con il passare degli anni sono ingiallite e piene di polvere, ma il nostro nascondiglio si trova in cucina.

O meglio, di fianco ad essa si trova una scala che porta allo scantinato, ma noi lo abbiamo trasformato in una piccola casetta, dove ognuna ha uno spazio tutto per sé che noi chiamiamo ‘stanze’.

Qui ognuno ha le proprie, la mia è ben diversa perché è piena di computer e aggeggi elettronici.

Siamo venute qui così da non farci trovare, visto che hanno scoperto il nostro appartamento e stavo per essere ammazzata.

Dovete sapere che noi abbiamo diversi appartamenti e per evitare cose come quella di oggi, porto con me solo un computer portatile, mentre nel rifugio c’è di tutto.

Appena varcata la soglia, tiriamo un sospiro di sollievo e ci mettiamo tutte sul divano.

-Dio, grazie ragazze- le ringrazio perché senza di loro non saprei come avrei fatto.

-Beh dobbiamo ringrazia molto Jack e la sua squadra- dice Jasmine.

- Wow, ho troppa adrenalina in corpo- dice Nina e tutte scoppiamo a ridere.

-Vero dobbiamo farlo più spesso, mi ha messo una grinta in corpo da far paura- dice Carla.

- Ferme tutte, a me non ha messo un cazzo in corpo, solo paura, stavo per essere ammazzata se ve lo ricordate- dico arrabbiata, come possono essere divertite da questa situazione, stavo per crepare cazzo.

- Beh di sicuro ti ha messo anche fame- dice Clara ridendo, sentendo il mio stomaco brontolare.

-Parliamo di cose serie che si mangia? - chiede Bianca.

Questa ragazza non cambierà mai, sempre al cibo pensa.

-PIZZAAA!!!!!- urliamo in coro. Almeno in questo siamo d’accordo.

Mentre mangiamo chiedo alle ragazze se conoscevano quei ragazzi che hanno parlato con Fernandez.

-No, io almeno non li conosco, ma ti posso dire che difficilmente li dimenticheremo- ci guarda ammiccando. Scuoto la testa.

-Ma solo al sesso pensi? - gli domando.

-tesoro non sono io che penso sempre al sesso, sei tu che non ci pensi mai. - mi dice di rimando

-Dovresti uscire con qualcuno. – si intromette Nina.

-No categorico. –
-Non essere sempre pessimista Alex, ci travestiamo, nessuno ci riconosce. – mi consiglia Clara

-Va bene ci penserò-.

Sanno benissimo che non lo farò mai, quando dico no è no e infatti non replicano.

È passata una settimana da quella sera, ho un livido viola grande tutta la faccia per colpa di quel mafioso spagnolo del cazzo.

Ho saputo che una settimana fa ha organizzato una festa per annunciare che lui era il nuovo capo della mafia spagnola.

A quanto ho sentito avrebbe organizzato un'altra festa, ma questa volta venderebbe dei gioielli molto belli e grossi.

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