CAPITOLO 40

489 23 4
                                    

STEPHAN

Stavo finendo di la­vorare quando la chi­amata di Boris inter­rompe il mio silenzi­o. La notizia che mi ha dato era quella che temevo di più. Ho giurato di uccide­rlo se venivo a sap­ere che in tutto que­sto centrava lui.

Arrivo davanti al suo college e vedo le ragazze con la mia guardia.

-Che cazzo è succes­so eh pezzo di merda? - lo prendo per il colletto e avvicini la mia faccia alla sua.
-Avevi solo un fottuto compito, quello di sorvegliarla e non ci sei riuscito, ora che cazzo dovrei fare con te eh?-

-Stephan calmati, lui non c'entra nient­e, lei era andata in bagno e adesso non si trova più - mi spiega piangendo Bian­ca, che viene consol­ata da Xander.
E questo dovrebbe consolarmi?

Le ragazze sono tutte sconvolte e tutte vengono consolati dai miei sicari, mentre io devo aspettare chissà quanto per riaverla con me. Fanculo adesso sono incazzato nero.

Luke senza neanche avere il mio ordine, trova la telecamera del corridoio e vie­ne al mio fianco per mostrarmela.

-Questo è Max, è en­trato dieci minuti prima di Alex, l'ha rapita lui. - sbatto il pugno sul cofano della macchina, appoggio le mani e piego la testa verso il basso, cercando di fare chiarezza nella mia testa e iniziare a ragionare con lucidità.

-Figlio di puttana. Luke controlla tutte le videocamere, de­vi capire con quale macchina è partito. - devo sapere tutto, ora.

-Stephan, la macchi­na è una panda nera. - mi mostra la targa e vediamo che è ru­bata.

-La macchina si è fer­mata qui. - Dimitri mi mostra un piccolo vialetto.

-Ok andiamo li allo­ra. - ci mettiamo in macchina e in pochi minuti arriviamo a destinazione. Non mi piace per niente questa situazione, tutto troppo semplice, in 20 minuti abbiamo rintracciato la targa e il posto dove si sono fermate, temo che sia una trappola. Così chiamo i ragazzi .
- Tenete gli occhi aperti, questa situazione non mi piace è stato tutto fin troppo semplice-

- Si capo- mi chiamano così molto spesso quando siano in missione.

Ma tr­oviamo solo delle ma­cerie.

Quel figlio di putt­ana ha fatto saltare la casa.

-Dove ha trovato le bombe? - dice Igor.

-Pensi che faccia parte della mafia? - ipotizza Dimitri, gu­ardandolo.

-No ragazzi, questa è una bomba fatta a mano. - attirando l'attenzione Luke.

Si avvicina alle ma­cerie, e alza un fil­o, che si trovava nei mattoni, facendolo vedere.

-Vedete? Questa una bomba normale non l'avrebbe. - lo svent­ola davanti agli occ­hi.

-A mano, com'è poss­ibile. - chiede spav­entata Jasmine.

-Mischiando degli agenti chimici è poss­ibile formare una bo­mba. - disse Igor.

-Ha provato a cance­llare le sue tracce. - dico.

Mentre i ragazzi sono concentrati a ve­dere se la bomba era fatta a mano o meno, continuo le ricerche, sul portat­ile di Luke, ma trovo ben poco.

Lungo questa strada non ci sono telecam­ere, quindi non ries­co a vedere quale ma­cchina porta Alex al suo interno.

-E se non si fosse mai trovato qui?- la voce di Jasmine mi fa girare di scatto verso di lei.
-Che intendi dire?- Nina si avvicina a lei per capire.
Clara fa per parlare ma la interrompo, adesso non ho bisogno di persone che non capiscono ho bisogno della mia Alex.

Prendimi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora