Prendimi.

CAPITOLO 13

ALEX

Abbiamo già preparato il piano, il problema è che non sappiamo sapere quanto hanno scoperto su di noi e non possiamo scoprirlo perché non posso accedere ai loro computer.

Dobbiamo solo aspettare che ritornino al bar ed hanno con loro il computer, mi basta anche solo il telefono, perché Paolo ha creato una pennetta che ti permette di accedere al telefono o computer senza password.

Dopo essere entrata nel loro telefono devo solo scaricare tutte le informazioni che hanno al computer e il gioco è fatto.

Il problema che il telefono da rubare sarà quello di Stephan, sono sicura che essendo il capo avrà qualcosa lì.

Non potendo accedere a niente, non sappiamo neanche chi sia il loro hacker.

Dio mi sta venendo un mal di testa con tutti questi pensieri.

Stasera andremo ad una festa, al "Colors", anche io che sono una cameriera, dobbiamo vestirci tutte di blu, quindi abbiamo comprato parrucche e trucchi di questo colore.

Dobbiamo sperare che loro ci siamo alla festa così da adocchiarli e rubare il telefono.

-Alex cosa metterai stasera? - mi chiede Jasmine.

-Qualcosa di blu. - dico ovvia.

-Stupida. - mi insulta mentre scoppio a ridere, va via fintamente offesa.

Sento il mio telefono squillare e noto un numero sconosciuto.

Spaventata, credendo di essere scoperta, rispondo anche perché se hanno trovato il mio numero mi avranno rintracciato e quindi inutile non rispondere, ma evitiamo di continuare il film mentale.

-Pronto? -

-Alex, sono Cody. - Dio che sollievo.

-Cody, ciao, come stai? -

-Bene grazie, ti ho chiamato per organizzarci per il caffè. -

-Ma certo, quando? - gli chiedo.

- Perfetto non te ne sei dimenticata, volevo comunque dirti dove ti andrebbe di andare dopo il caffè. -

-Perché non usciamo stasera? - lo lascio senza parole.

-Stasera? Ma certo dove? -

-Al Colors, alle 19, devi vestirti tutto di blu. -

-Ok ma come faccio a riconoscerti? -

-ti trovo io, a stasera. -

-A stasera, - riattacca.

Alzo la testa dal telefono perché mi sento osservata e infatti le trovo tutte che mi fissano.

-Che c'è? -

-Qui qualcuno ha un appuntamento. - mi dice con sguardo da pervertita Carla.

-Ma cosa dici è solo un amico che voleva offrirmi il caffè ma io ho deciso di offrirgli da bere, tutto qui. -

-Certo si inizia sempre così una serata ma sappiamo tutti come finisce. -