CAPITOLO 27

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ALEX

Speravo che questa giornata non arrivasse mai.

Oggi sono tre anni che mio fratello è in coma ed io stando in questa casa, non posso andare a trovarlo. Non ci vado da ormai una settimana, che per una persona può essere poco tempo, invece per me è come se fosse un anno.

Le ragazze stamattina mi hanno portato la colazione a letto, si sono ricordate anche loro di questa giornata. Cercano di farmi distrarre, ma ci riescono ben poco. Ovviamente non è colpa loro, glielo fatto chiaro, solo perché in questo momento vorrei essere solo vicino a lui.

-Dai facciamo un dolce, così ti distrai ok? - mi consiglia Jasmine.

-Così vediamo nei prossimi gironi, di inventarci una scusa per uscire e andare a trovarlo. - l'idea di Clara mi rende felice.

Non le ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che hanno fatto e che stanno facendo per me. Mi sono state vicino nei momenti più brutti, loro ormai sono diventate la mia famiglia.

Annuisco alle loro idee e scendiamo in cucina, dove subito ci mettiamo all'opera. Nella mia testa ormai si stanno mostrando i ricordi con mio fratello.

Sono ancora nel mio mondo quando sento un urlo. Mi giro di scatto e vedo Clara che si tiene la mano che sanguina.

-Clara. - urlo raggiungendola. Le prendo la mano nel modo più delicato possibile e vedo la ferita, per fortuna non ha bisogno dei punti, ma una farfallina va più che bene. Entrano i ragazzi in cucina, sicuramente allarmati dall'urlo di Clara.

-Che succede? - ci chiede Stephan.

-Niente si è solo tagliata. - lo informa Nina.

Luke sentendo queste parole corre verso Clara preoccupato. Questi due non me la raccontano giusta.

-Ti fa male? - la preoccupazione di Luke è adorabile. Clara gli accarezza la guancia mentre scuote la testa. Probabilmente hanno sentito i nostri sguardi su di loro, perché Luke raddrizza la schiena e Clara diventa un pomodorino.

-Hai bisogno di andare in ospedale? - chiede Dimitri, sciogliendo questo lungo e imbarazzante silenzio.

-No. - dico io in contemporanea al -Si. - di Clara.

La guardo confusa mentre lei dilatando gli occhi mi zittisce.

-Ok, allora prendo la macchina e andiamo. - Luke senza sentire nessuno corre in garage, mentre Clara si fa accompagnare fuori da me.

Tutta questa storia mi puzza.

-Viene anche Alex. - annuncia Clara.

-Si, basta che vi muovete, la tua mano non mi piace. -

Entriamo tutti e tre in macchina e guardo Clara dallo specchietto laterale della macchina in cerca di risposte che in questo momento non arrivano.


Arriviamo in ospedale e Luke entra nel pronto soccorso come un pazzo, menomale che è un taglietto sulla mano non immagino se fosse successo qualcosa di più come si comporterebbe.

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