CAPITOLO 42

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ALEX

Pochi gironi dopo la decisione di sposarci, mi hanno dimessa ed io sono riuscita a farmi una bella dormita nel mio letto, molto più comodo di quello dell'ospedale.

Appena ho messo piede in casa sono stata invasa da palloncini, coriandoli e familiari che mi davano il 'bentornata'. Non mi aspettavo questa festa, ma sono stata molto contenta. Ormai è la mia nuova famiglia. Vedevo le mie amiche, felici vicino agli amici di Stephan ed ero così felice per loro.

C'è anche Thomas alla mia festa di bentornata e noto che Victoria non è con lui spero che non sia successo nulla di grave tra loro due.

-Allora sorellina come ti senti?- mi chiede cin voce calma mentre sorseggia un bicchiere di birra.
-Bene, grazie vedo che ti sei ripreso subito anche tu.-

Mio fratello è stato molto veloce nella ripresa dopo il coma, come se lui fosse stato tutto il tempo sul letto a fare un pisolino e non in coma.
Quindi dopo due settimane è stato dimesso e alloggia in un piccolo appartamento a dieci minuti di macchina da casa di Stephan.
Si è già messo in cerca di un lavoro, sotto le proteste del medico e le mie, ma ormai il danno è fatto deve solo sperare che la pasticceria lo assuma.

E già mio fratello è un pasticciere, in realtà se proprio vogliamo essere perfettini, lui non ha il diploma ma è molto bravo a cucinare dolci, non ha bisogno di alcun diploma o corso e spero che se ne accorgano al più presto.

-Lo sai che molte cose non le conosco si?- guarda fisso davanti a lui.
Vorrei sapere mia sorella in questi anni cosa ha combinato.- ora sta guardando me.
-Lo farò Thomas, lo farò.-
-Aspetto te.- mi dice ed io lo apprezzo.
Non vuole mettermi pressione.

Mi giro verso le mie amiche che sono sedute tutte accanto a Clara mentre Luke è in piedi che cerca di toccare il pancino della sua fidanzata, con scarso risultati.

Luke quando aveva scoperto che Clara fosse incinta, prima è svenuto, poi quando si è svegliato ha iniziato a saltare per tutta la stanza gridando che diventava padre. Che matto.

Arrivo a fine serata, stanca ma contenta, ho festeggiato con le persone più importanti per me, non posso chiedere altro.

-Buongiorno draghetta. - sento l'alito caldo di Stephan sulla mia schiena che manda mille brividi su tutto il corpo.


Diciamo che ieri non ci siamo guardati in faccia. È stata la notte più bella per me, c'è stata passione, la paura di perdersi ma soprattutto desiderio.

-Mm qui qualcuno è vogliosa. - era talmente presa dai miei ricordi di stanotte, che non mi sono resa conto che Stephan ha la faccia proprio sulla mia intimità e la sta annusando.​

-Santo cielo tesoro, sei così bella. - inizia a leccarla come se fosse il gelato più buono del mondo. Continua in modo sempre più veloce.

Mi tocca tutto il corpo mentre continua a leccare, ringhiando -è tutta roba mia. - con tanto di schiaffo sul culo.

Mentre io dal piacere, schiaccio la faccia nel cuscino per non far sentire i miei gemiti, ma qualcuno non è d'accordo.

-Non va bene così lo sai? Ti voglio sentire e voglio che tutti ti sentano. - mi tira i capelli all'indietro e con una spinta secca mi penetra.

Che bella sensazione, mi senti piena e completa come se fossimo un puzzle. È tutto perfetto.

-Urla tesoro, fai sentire quanto sei mia, quanto ti faccio sentire bene. - si avvicina al mio orecchio, fa fatica anche a parlare, ma così faccio urlo, gemo, ansimo.

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