CAPITOLO 31

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STEPHAN

Oggi Alex aveva un esame, le ho mandato un messaggio di cui la risposta è stata molto fredda. Capisco che ieri non sono stato molto gentile con lei, ma cazzo è stata minacciata, mi ha nascosto del fratello e devo ancora parlare di Max. Per non parlare di quel cazzone di Jack, lo avrei ammazzato. Diciamo che non è stata una piacevole serata tranne per il bacio.

Sapere che ha potuto scopare con quella feccia umana mi fa ribollire di rabbia ed io che pensavo fosse vergine, quante cose che non so di lei?

Stasera abbiamo anche l'incontro con Fernandez, spero tanto che non faccia cazzate, non vorrei ucciderlo adesso, non prima di aver raggiunto il mio obiettivo prefissato e per farlo dovremmo stringere un accordo. Per sfogarmi sono sceso giù nei sotterranei per vedere se quell'altro pezzo di merda parla.

Appena apro la cella, vedo che si fa sempre più indietro, verso il muro e questo mi fa sorridere, può darsi che adesso parlerà. In questi giorni sono andati a trovarlo Igor e Dimitri. Credo che l'abbiano spaventato.

-Ciao Brandon. - abbiamo scoperto come si chiama, dopo molte torture, adesso dobbiamo capire cosa vuole da Alex.

-Allora, oggi parlerai oppure devo chiamare i miei amichetti? - lui scuote la testa cercando di non cacciare una lacrima.

-Volevo solo fargliela pagare al suo ragazzo. - la parola 'ragazzo' mi blocca.

Alex ha un ragazzo? Chi è? Perché mi ha mentito? Quella ragazza mi farà uscire matto.

-Di che ragazzo stai parlando? - il mio sguardo si fa più cupo e lui è sempre più spaventato.

-Max Darbo. Lui aveva dei debiti con uno spacciatore e io glieli ho pagati tutti perché eravamo amici. Abbiamo così stretto amicizia e mi ha raccontato la sua storia con la ragazza. -

Non ho mai sentito questo nome, vorrei fare subito fare delle ricerche, ma il suo racconto mi incuriosisce. Gli faccio cenno con la mano di continuare e così fa.

-Lui è ossessionato da lei,l'altro giorno non mi ha restituito i soldi che mi doveva, perché doveva drogarsi e ho scoperto che ha violentato mia sorella quando io ero in viaggio, poiche troppo fatto, così ho deciso di toccare la cosa più preziosa per lui - Alex è la mia cosa più preziosa non la sua.

-E perché hai pronunciato quella frase, quando eri fuori il locale? -

-Perché lei è sua e volevo che lei capisse che mi aveva mandato lui per violentarla, così da farli lasciare. - il suo sorriso è diabolico.

-Violentare una ragazza non ti farà riavere i tuoi soldi e comunque Alex è la mia donna non la sua. - chiudo la cella e mi affretto a salire di sopra, nel mio studio per fare delle ricerche, al più presto.

Scopro che questo Max Darbo è un pregiudicato, ha una lista di reati minori, come rubare qualche macchina, rissa, spaccio o disturbo delle quiete, ma niente di così scandaloso. Non capisco come Alex sia o sia stata con lui. Spero di poter parlare al passato, perché pensare che tutte le emozioni che ho sentito sia solo frutto della mia testa, mi fa rabbia.

Adesso lei non è in casa, ma stasera non scampa al mio interrogatorio che le farò. L'orologio segna l'orario di incontro con Fernandez, così prendo la valigetta con i soldi dentro e mi reco al luogo di incontro.

Arrivo al bosco, dove di solito c'è solo gente che spaccia o si droga.
Già un posto insolito.

Lui è lì che mi aspetta, con i suoi uomini.

-Stephan ti stavo aspettando. - uno di loro si avvicina con il metal detector.

-Andiamo Fernandez, fai sul serio? - lo guardo con un sopracciglio alzato. Sono molto tranquillo.

Veniamo controllati tutti, gli consegniamo le armi e la valigetta.

-Lì ci sono i soldi, il conto è saldato e la storia finisce qui. - indico la valigetta. Lui la apre e controlla in mezzo ai soldi. Ma cosa credi che io sia così un principiante?

-Invece io credo che non finisce qui sai. - chiude la valigetta e fa segno ai suoi uomini di portarla in macchina.

-Credevi davvero che dopo avermi consegnato i miei soldi, io la finisca qui? Quella puttana deve pagare. - sottolinea la parola 'miei'.

Non mi piace per niente come ha definito Alex, no no per niente. E io mi sto incazzando.

-Quindi se non vuoi consegnarmela personalmente, andrò a prelevarla da casa tua, personalmente. - enfatizza l'ultima parola allargando le braccia.

-Quella ragazza ha le palle quadrate e io non voglio farmela scappare, prima di ucciderla mi assicurerò che godrà come non mai. - mi da una pacca sulla spalla, come se io fossi un amico di vecchia data e lui potesse parlare delle sue scopate della settimana.

-Non hai capito niente, la mia donna non si tocca coglione. - caccio dalla tasca la mia Revolver Kimber K6s e sparo un colpo dritto sulla spalla. I miei uomini uccidono i suoi, uno per uno.

Finito il lavoro, entriamo in macchina e finiamo di gustarci le urla di dolore di Fernandez. Quel coglione non ha capito con chi ha a che fare. È così prevedibile quell'uomo che anche un bambino riuscirebbe a prendersi gioco di lui.

Il metal detector che un suo uomo aveva con sé è nostro. Lo abbiamo scambiato.

-Allora dobbiamo ragionare come dei principianti. - inizia Alexander.

-Sono sicuro che comprerà un metal detector. - dice Luke.

-E tu come lo sai? - gli chiede Dimitri, sedendosi sul divano del mio studio.

-Andiamo tutti hanno un metal detector per vedere se i nemici sono armati.- dice ovvio Luke.

-Bene genio, dicci allora come procede il piano.- lo sfida Igor.

-Ho scoperto che il suo uomo di fiducia, ha una relazione con una ragazza che lavora in un piccolo negozio, dove tra l'altro vendono metal detector. - ci informa Luke.

-E quando arriverebbe il carico? - chiedo curioso.

-Arriva ogni primo martedì del mese, cioè dopodomani. Tendono a chiamarsi il giorno prima per confermare il carico- bene, se Fernandez mi ha dato appuntamento il mercoledì, vuol dire che ne comprerà uno.​

-Bene, allora il nostro piano è quello di farne uno difettato da noi e mandarlo in negozio. - spiega il piano Alexande­r.

-Cazzo, sei un genio amico. - lo compli­menta Dimitri.

-Ok, Luke fanne uno difettato, Alexander contatta Robert per fingersi fattorino, Dimitri fingiti ca­po dell'impresa per avviarli della cons­egna, mentre io mi fingerò capo del nego­zio per disdire il reale carico, Igor tu avrai il lavoro sp­orco, dovrai assicur­arti che prenderà il metal detector giu­sto. - assegno i com­piti a tutti.

-Cazzo, perché a me il lavoro più diffi­cile? - mette il bro­ncio come i bambini.

-Non eri tu quello che voleva del movim­ento? - lo prende in giro Dimitri.

-Ma non così - inizi­ano a bisticciare come fanno sempre men­tre io mi rivolgo ad Alexander.

​ - Alexander, quando Luke avrà finito di modificare il met­al detector, mettilo in fondo allo scato­lo, si sa che gli oggetti che stanno so­pra andranno in fondo allo scaffale- lui annuisce e ci salu­ta andando a fare la telefonata, anche Luke si alza per mett­ersi a lavoro, gli unici incapaci stanno ancora litigando.

-Adesso basta voi du­e, invece di fare i bambini andate a sv­olgere il lavoro che vi ho ordinato, pri­ma che cambi idea e vi faccia curare le persone nello scant­inato - drizzano la schiena e corrono fuori dall'ufficio a fare quello che devo­no.​

Che squadra di matti ragazzi.​


Che ve ne pare del piano dei nostri bei sicari?
Stephan si avvicina sempre di più alla vita di Alex e al suo passato.
Beh quello che posso dirvi è di non perdere il prossimo capirlo.😏
A venerdì prossimo.❤❤❤

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