ALEX
Il mio telefono sta per scoppiare, talmente delle tante telefonate che mi ha fatto Stephan.
Dio quel ragazzo deve darsi una calmata, ora capisco perché è sempre incazzato.
All'ennesima telefonata rispondo: -Se il mio telefono muore, ti faccio morire io. - neanche mentre si fa la spesa si può stare tranquilli.
-Dove cazzo sei? Vedi di tornare a casa che dobbiamo parlare del lavoro che dovrai fare. - e riattacca.
-Azzurra parlami da questo orecchio ok? - le indico quello sinistro. Mi guarda in modo confuso.
-Credo di aver perso l'udito con tutte quelle urla. - scoppiamo a ridere.
-Sei uno spasso Alex, ci voleva in quella casa una boccata d'aria fresca. Ma ora torniamo se no chi lo sente. - ci incamminiamo verso l'uscita sempre con l'omone alle nostre calcagna.
Ok adesso sono terrorizzata, sono appena arrivata alla villa e l'agitazione che prima non avevo si sta alzando. Sembra che al di la della porta ci sia la mia fine. Anche se in fondo è così, Stephan al telefono era incazzato nero.
-Ti decidi ad entrare o cosa? - probabilmente sono ferma qui da troppo tempo.
-Sto arrivando mi stavo allacciando le scarpe. - incrocia le braccia come per dire 'inventatene un'altra'.
Noto che in soggiorno ci sono tutti, anche le mie amiche. Corro da loro e ci stringiamo in un abbraccio, quanto mi sono mancate.
-Sentite, dopo continuate a fare le sdolcinate, ora dobbiamo parlare di lavoro quindi muovetevi. - la voce del padre di Stephan rimbomba in tutta la stanza.
Cavolo quell'uomo mette i brividi anche quando respira.
-Si, abbiamo finito. - dico con un sorrisetto strafottente.
Per quanta paura abbia di quest'uomo non riesco a stare zitta, è la mia natura.
Ad interrompere il nostro gioco di sguardi è l'hacker di Stephan che mi spiega cosa dovrò fare.
-Bene possiamo iniziare, dovrai affiancarmi nel trovare delle persone che non sono stati bravi con noi, possiamo dire così. -
-Guarda che puoi dire che dobbiamo trovare delle persone che voi dovete uccidere, non mi sconvolgo. - ma che sta parlando con una bambina?
-Ah va bene, dobbiamo cercare qualche posto isolato per scaricare la droga, come molto normali. - fa un'alzata di spalle come se fosse una cosa quotidiana.
-E tu ogni giorno fai questo? Che palle, credevo che avreste reso le mie giornate più movimentate non più noiose. - cavolo potevano darmi un ruolo più importante.
-Intanto inizia a fare questo, vediamo se ne sei capace. Poi se avrai conquistato la nostra fiducia potremmo darti qualcosa di più grande. - si intromette Stephan.
Pensavo che facesse parte dell'arredamento, visto che è stato zitto tutto il tempo.
-E quando inizio? - almeno spero di potermi svegliare tardi.
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Prendimi.
RomanceMi chiamo Alex e sono una studentessa che per mantenersi diventa un hacker. Mi chiamo Stephan devo trovare chi ha rubato i miei soldi e fargliela pagare. AGGIORNAMENTO OGNI VENERDÌ. Capitoli lunghi.