CAPITOLO 53

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ALEX

Dopo la scoperta fatta nell'ufficio di Stephan, mi sono messa nel letto con la sola speranza di addormentarmi e di svegliarmi per poi sapere che era tutto un sogno.

Ma questa cosa non è successa il che rende tutto ancora più reale. E questo non fa altro che spaventarmi ancora di più.

Mio fratello. L'uomo più importante della mia vita.

Ha rischiato di morire. Ha rischiato di morire. Ha rischiato di morire. Ha rischiato di morire. Ha rischiato di morire. Ha rischiato di morire.

Questo mi ripeto da almeno un'ora. In questo cosa una persona come dovrebbe reagire? una persona comune andrebbe dalla polizia.
Io non posso farlo, sono sicura che Stephan non me lo permetterebbe e poi non voglio rischiare di cacciarlo in qualche guaio.

-Hey tesoro.- Stephan mi appoggia una mano sulla spalla e si accovaccia su di me, appoggiando la testa sulla mia.

Non avevo sentito che era entrato in stanza, questi pensieri non mi fanno rendere conto della realtà.

-Senti lo so che sei sconvolta, ma lo sappiamo che troveremo il colpevole e gliela faremo pagare.- già lo immagino bene.
-Quella sera c'eri anche tu.-
-Quella sera mio fratello ha rischiato grosso non io.- sottolineo.
-Hai ragione scusa.-

-Perché mi chiedi scusa quando non è quello che vuoi realmente.- lui sospira.
-Vuoi la verità?- mi chiede, annuisco.
-Sapere che quella sera se ti fosse successo qualcosa noi non staremmo qui, mi crea un buco nel petto molto grande e molto doloroso. E questo mi porta ad essere incazzaro con questi figli di puttana e quindi sperare di scoprire il loro nome e ucciderli.-

Non mi aspettavo questa rivelazione, ma fa sempre piacere sentirsi dire queste cose. Soprattutto da una persona come Stephan.

Mi giro verso di lui e gli sussurro il mio amore.
-Ti amo anche io e adesso ho bisogno di scoparti.-

Ti pareva che poteva lasciare il momento romantico? eh no, doveva aggiungere anche il suo essere un porco.

-Lo sai che arrabbiata, fai un certo effetto? - mi chiede iniziando a baciarmi il collo mentre scende lentamente facendomi ansimare sempre più forte.
-Di più.- gli chiedo invece io.

Stephan vuole venerarmi mentre io voglio solo averlo tutto il tempo su di me.

-Ti prego amore non ho bisogno dei preliminari, ho bisogno di te. Adesso-
-Mh amore? mi piace questa parola uscire dalle tue labbra per dirla a me.-

Mi abbassa i pantaloncini e mi sposta le mutandine, stasera cosa fa con i suoi e con un colpo secco mi penetra.

Ed io non posso fare altro che lasciarmi andare a tutta la lussuria che quest'uomo trasmette e diventare la sua bambola.

-Dobbiamo smetterla si fare sesso quando il giorno dopo dobbiamo svegliarci presto. Mi rifiuto.- esclamo quando suona per la decima volta la sveglia che segna le nove di mattina.

-Come se ti dispiacesse. Ti ricordo che mentre te la leccavo hai ammesso che scoparti prima di andare a dormire, ti rilassata e ti faceva fare sogni tranquilli.-
-Questo è irrilevante.-
-Beh le mie orecchie hanno sentito bene, ma se vuoi che te le faccio ripetere sono tutto tuo lo sai.- allarga le braccia aspettandosi xhw gli salti addosso.

-Brutto porco che non sei altro.- gli lancio in faccio le mutandine che mi ero appena sfliate e che guarda caso molto bagnate.

Scappo nel bagno e mi chiudo a chiave, con due mandate.

-Scappare nel bagno non ti farà allontanare, non ci metto niente a sfondare la porta e anche la tua fighetta stretta. Questa me la segno e te la farò pagare.- mi urla dietro.

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