CAPITOLO 46

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ALEX

-Finalmente da soli. –

I ragazzi ci hanno prenotato una stanza di hotel tutta per noi.

E' bianca, appena si entra, sulla sinistra c’è un letto matrimoniale con due comodini di legno, accanto c’è la porta che porta al bagno con tanto di jacuzzi. Difronte al letto c’è una grande finestra, che si comprende due pareti, che affaccia sulla Fifth Avenue.

-Ora sei tutta mia. – inizia ad abbassare la zip sulla schiena.
-Come se non lo fossi già. –
-Hai ragione, sei sempre stata mia. – si sente il tonfo del vestito che cade a terra ma siamo troppo distratti a guardarci negli occhi, per pensare a tutti i vestiti che in quel momento cadono a terra.

Iniziamo a baciarci, mi prende in braccio prendendomi dal sedere per poi incamminarsi verso il letto, che non riuscendo a vedere cadiamo a peso morto sopra. Scoppiamo a ridere prima di continuare a baciarci, sentivo le sue mani sul tutto il mio corpo, cosa che ricambiavo con gemiti trattenuti dal suo bacio.
Infila una mano nelle mie mutandine e quando vede che sono tutta bagnata per lui, impazzisce, le strappa per poi alzarsi dal letto per togliersi i boxer e quando vedo la sua erezione decido di cambiare il favore di qualche giorno fa.
Così lo spingo sul letto e mi inginocchio in mezzo le sue gambe, che inizio ad accarezzare senza toccare mai il suo cazzo, duro e voglioso di me.
-Ti prego tesoro, toccami. – ma non gli do ascolto. Adesso voglio farlo impazzire io.
Gli bacio il collo, poi il petto e le gambe, tutto questo continuando ad accarezzarlo. Mi faccio coraggio e gli bacio l’inguine perfettamente depilato.
-Tesoro se non vuoi non fa niente. – ma io metto il mio dito indice sulla sua bocca per farlo tacere.
Continuai la mia scia di baci sul suo inguine, prendo la sua erezione e la bacio lasciando un po' di saliva prima di salire verso la punta e iniziare a leccarla come in lecca-lecca.
Sotto i suoi gemiti, porto l’erezione in bocca iniziare ad alzare a abbassare la testa, cercando di metterla tutta in bocca.
-Tesoro, sei bravissima. – dice con voce affannata.
Continuo sempre più veloce, cercando di mettere sempre più in bocca e quello che non riesco lo massaggio con la mano destra mentre con la sinistra gli massaggio i testicoli.
Alzo lo sguardo verso di lui e lo vedo con la testa alzata verso il soffitto che continua a gemere in modo osceno. Abbassa lo sguardo, probabilmente sentendosi osservato.
-Cazzo tesoro sto per venire. – cerca di spostarmi per non venirmi in bocca ma gli fermo le mani, vado sempre più veloce guardandolo negli e occhi.
-Non guardarmi così che vengo subito tesoro. –
-Vieni, vieni per me tesoro. – sussurro con il suo pene vicino la mia bocca e così succede, viene con un ruggito.
-Adesso tocca a me e fino a domani tu non uscirai da questo letto. – mi prende per le braccia e mi stende sul letto aprendomi le gambe al massimo e con una spinta entrare dentro di me.
Non è passionale ma rude, spinge sempre più forte e sempre più veloce.
-Urla, voglio che urli. – mette una mano sul collo senza mai stringere, ma questa posizione mi manda al mio primo orgasmo.
Mi gira con la schiena verso il suo petto e continuiamo facendo tutte le posizioni possibili e immaginabili. Continuiamo fino all' alba, dove cadiamo sfiniti e ci coccoliamo per poi addormentarci.

È giorno ne sono sicura, anche perché c’è qualcuno che si è svegliato e vuole svegliare anche me.
-Buongiorno draghetta. - ​ mi bacia la schiena e fingere di dormire mi sta diventando difficile.
-Lo so che sei sveglia. – scoppia a ridere e così apro gli occhi.
-Scoperta. – mi dà il bacio del buongiorno e​ mi accarezza il viso.

-Sei bellissima, signora Sokolov.- lo guardo con tutto l'amore che provo.
-Ti amo.-
-Anche io tanto.- dichiaro prima di baciarlo.

-Dai piccola, inizia a preparare le valigie  che tra due giorni dobbiamo partire per la nostra luna di miele.- senza farnelo ripetere mi alzo di scatto e inizio subito prendendo le valigie e iniziando a mettere i primi vestiti incitando Stephan a fare lo stesso.

-Dai tesoro, veloce, che mi fai perdere tempo.- mi guarda alzando le sopracciglie, guardandomi sorpreso, prima di scoppiare a ridere e scuotere la testa scioccato.
-Ci rinuncio con te. -

-Alex, è arrivato Tj- urla Clara dalle scale e faccio le scale correndo, quasi cado.

-Mi è mancato il mio piccolino. - dico seduta sul divano insieme alla mia famiglia, mentre Tj è seduto sul tappeto ai nostri piedi mentre gioca con le macchinine.
-È un bambino molto bravo e ubbidiente. Stanotte non ha fatto capricci. - mi aggiorna Clara.
- Ma bravo il mio bambino.- Tj si gira versodi nel mi sorride, mentre gli accarezzo la guancia.

-Allora dove avete deciso di andare?- la curiosità di Xander non ha mai fine.
-Oh, questo devi dirlo all' amico tuo qui vicino ,visto che non me lo vuole dire.- incrocio le braccia al petto e metto broncio.
-Togli subito quel broncio, tanto non cambierò idea, ma se vuoi posso dirti solo una cosa. -

Stacco la schiena dal divano elettrizzata volendo sapere subito questa novità.
- Bhe, cosa aspetti a dirmelo? -
perchè sta ancora zitto? Bha chi lo capisce.
-Verrà con noi anche il nostro bambino.- adesso mi viene da piangere.

Salto dal divano solo per saltare per tutta la stanza, cosa che fa ridere tutti anche Tj che mi indica ridendo.
Lo prendo in braccio inizio a sbaciucchiarlo si tutta la faccia mentre lui si diverte.
- Hai capito piccolino? domani partiamo e visitiamo il mondo. - gli annuncio mentre la sua espressione passa da felice a sorpreso.
- Davvero? - si gira verso Stephan per avere conferma e quando vede quest'ultimo annuire inizia a saltare anche lui.

Sento il mio telefono squillare e leggo soprail nome di Paolo. Mi rimprovero da sola per non averlo chiamato ed essere scomparsa senza dirgli niente.
Mi sposto in cucina e rispondo.

- Pronto?- sono molto timorosa.
-Pronto? Solo questo fai da dire? Cioè tu scompari e l'unica cosa che sai dire è pronto?- è nervoso, molto nervoso.

-Hai ragione Paolo sono stata persona orribile. Se vuoi ci incontriamo subito e ti spiego tutto.- mi sento molto in colpa, chissà quanto sarà stato preoccupato per tutto questo tempo.
-Hei calmati, sto scherzando, le ragazze mi avevano avvertito subito che avrei dovuto trovare una nuova cameriera. -

- Sei stato perfido mi stavo sentendo ha merda anche se un po lo sono.- si sente la sua risata e questo fa sorridere anche me.
- Bhe lo meritavi e si sei un pò merdina.-

- No no tu dovevi dire "no amica mia non sei una merdina non sentirti in colpa " e poi anche tu saresti una merdina visto che sei scappato in Spagna da tua nonna e non sei venuto al mio matrimonio. - gia Bianco mi aveva avvisato della sua assenza.

- E va bene hai ragione. Comunque augurissimi per le due notizione,quando il tuo maritore ti lascerà un pò libera vienimi a trovare. Io torno la settimana prossima. -
-E allora ci vediamo la settimana prossima- dopo esserci organizzati ,ci salutiamo e ci promettiamo di chiamarci più spesso.

Guardo il telefono con timore, ma so che non posso rimandare questa chiacchierata a lungo così lo chiamo.



Buongiorno, capitolo piccante per voi.
Nel prossimo vedremo chi chiamerà Alex, secondo voi chi?
A venerdì prossimo. ❤❤❤

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