Alex
Sono passate due settimane da quando sono tornata a casa , all'inizio ho avuto molti giramenti di testa, ma per fortuna sono passati così come sono venuti.
La mia pancia è cresciuta un pochino o forse scoprendo di essere incinta mi sono accorta della mia piccola rotondità.
I miei amici hanno iniziato a fare gli zii, comprando un sacco di regali per il piccolo o la piccola.
E siamo solo al terzo mese di gravidanza non immagino al nono.Si perché questa settimana sono entrata nel terzo.
Vengo distratta dai miei pensieri, dalla puzza metallica del sangue che sento.
Abbassando lo sguardo mi accorgo di avere ancora le mani insanguinate.È rivoltante sapere di avere il sangue di qualcuno tra le mani. Non mi ci abituerò mai.
-Mi hai medicato molte volte in queste due settimane e il mio sangue ti sconvolge ancora?-
-Beh a tuo figlio non piace il tuo sangue e poi non è una bella sensazione, soprattutto quando potevi morire.-
Mi sciacquo le mani con il sapone e una retina, per toglierlo anche da sotto le unghie, e una volta finito mi asciugo con un panno da cucina trovato lì vicino.
Mi giro e lo guardo, appongiandomi con i fianchi sul lavabo.
Stephan è disteso sul letto, con delle lenzuola bianche che mi ricordano quelle dell'ospedale, senza maglia e con una fascia che gli ricopre tutto il fianco.Non so chi o cosa lo abbia protetto, ma sono sicura che l'ha fatto. Ha protetto il mio Stephan.
Il proiettile è entrato ed uscito riportando, per fortuna, solo danni alla milza, quindi deve stare al massimo riposo.
In realtà dovrebbe stare in un ospedale, per delle adeguate cure mediche.
Non dovrebbe trovarsi in una casa sperduta chissà dove.
Perché io sono stata portata da lui con un sacchetto nero in testa per non farmi riconoscere per paura di qualche nemico, e farsi medicare da me che fin da piccola piangevo ogni volta che passavo l'acqua ossigenata su una mia minuscola ferita.-Dovresti metterti una maglia, fa freddo.- indico i gradi sul termometro.
Dove ci troviamo fa freschetto ma vedere il suo corpo mi manda delle scariche elettriche che si concentrano tutte sul basso ventre.
-Che c'è adesso ti da fastidio? Eppure ti piaceva guardare il mio corpo, toccarlo, leccarlo...- che guardo malandrino, ma non cederò.
Sospiro -Smettila- strizzando gli occhi.
-Mm la mia draghetta sta sputando fuoco.-
-Ma la smetti o no?- incrocio le braccia al petto.-Non provocarmi, il dottore ha detto di evitare movimenti bruschi.-
-Infatti io non sto facendo niente.- alzo le mani.
-Beh anche quando mi guardi diventi sensuale e mi si raddrizza il cazzo ok?Figurati quando alzi quelle bellissime tette mettendo le braccia incrociate -
Probabilmente è frustrato sessualmente.
-Beh questa è la tua punizione, la prossima volta impari a nascondermi una cosa del genere e sopratutto a mentirmi.-
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Prendimi.
RomanceMi chiamo Alex e sono una studentessa che per mantenersi diventa un hacker. Mi chiamo Stephan devo trovare chi ha rubato i miei soldi e fargliela pagare. AGGIORNAMENTO OGNI VENERDÌ. Capitoli lunghi.