ALEX
Sono tornata a casa dopo aver festeggiato in un bar, l'esame che è andato bene per tutte.
Ho parlato con Cody e gli ho rifilato la solita scusa del lavoro.
-Ma io sono tornato al Colors e tu non eri lì. - a queste parole mi ero bloccata. Adesso mi seguiva?
-Perché ho trovato un altro lavoro. - gli ho spiegato.
-Oh, che bello allora, dove si trova che ti vengo a trovare. - mi aveva detto sorridendo e io mi sentivo sempre più una merda. Vorrei tanto dirgli la verità, ma so che lo metterei a rischio.
-No, lavoro da casa. Sai impacchettare prodotti, spedirli, è un casino. - mi passavo spesso la mano tra i capelli in difficoltà. Lui annuiva concentrato dal mio discorso.
Aveva guardato il suo orologio che si trovava sul suo polso sinistro e ci aveva avvisato che doveva tornare a casa.
Subito dopo di lui, abbiamo pagato e siamo tornate a casa.
Adesso siamo in stanza per scegliere i costumi da mettere, visto che tra qualche minuto dovrebbero tornare i ragazzi. Io come sempre sono già pronta indosso un costume intero blu elettrico, con una scollatura profonda sul davanti.
Posso dire che rispetto a loro io non voglio conquistare nessuno, mi piacciono solamente le mie tette e come si dice 'le cose belle si mettono in mostra'.
Sentiamo il campanello suonare e sono sicura che sono i ragazzi così ci precipitiamo per le scale e vedo Stephan entrare dalla porta, gli corro incontro e lo abbraccio. Le sue mani prima finiscono sui miei fianchi, dopo mi stringono forte a sé, mette la testa nei miei capelli e inspira il mio profumo. Quando ci stacchiamo passo le mani sulle sue braccia, sul suo petto, sulla sua faccia per accertarmi che stia bene.
Mi accarezza la guancia e mi dice che sta bene. Mi prende la mano e la mette sul suo cuore.
-Senti, io sono qui, sto bene. - io annuisco e lui continua ad accarezzarmi la guancia per confortarmi.
Vedo il suo sguardo farsi malizioso e appena vedo che mi squadra dalla testa ai piedi, capisco che in tutto questo tempo io indossavo un costume. Per la fretta non sono neanche riuscita a mettere un copricostume.
Abbasso lo sguardo imbarazzata. La sua mano mi accarezza la schiena o almeno era quello il suo intento se non stesse, piano piano, facendo scendere la mano verso il mio sedere.
-Stavi andando in piscina? - mi chiede guardandomi negli occhi. Distolgo lo sguardo ancora imbarazzata e annuisco non riuscendo ad emettere una parola.
-Inizia ad andare, ti raggiungo tra poco. - mi da uno schiaffo sul sedere e sale le scale, dirigendosi nella sua stanza, mentre io corro in piscina cercando di fermare il mio cuore.
Non so quanto tempo è passato, so solo che per cercare di calmarmi ho iniziato a fare qualche vasca, fin quando qualcuno non decide che il mio momento 'sport' deve finire.
Stephan mi sbatte con la schiena al bordo piscina, mentre lui è davanti a me.
-Ciao. - mi sussurra toccando il naso con il mio.
-Ciao. - sussurro altrettanto, incrociando le braccia dietro il suo collo.
Passa le mani sulle mie cosce e le allarga facendole incrociare sui suoi fianchi. Questo contatto così ravvicinato mi rende nervosa.
Con gli altri ragazzi mi sono sempre fermata prima, mentre con il mio ex, che al solo pensiero rabbrividisco, non mi sono mai sentita pronta.
-Hai freddo? - mi chiede, probabilmente ha visto che sono rabbrividita. Scuoto leggermente la testa.
-Sai questo costume mi tenta tanto, tu mi tenti tanto e questo mi fa uscire fuori di testa. - non riesco a capire niente che le sue labbra sono su di me.
Mi bacia come se ne avesse bisogno, come se non ne potesse fare a meno e io ricambio, o almeno ci provo, con la stessa intensità. Le sue mani si muovono sul mio corpo in modo frettoloso, come se volesse toccarmi tutto il corpo in una sola volta. Arriva al seno e inizia a giocarci e mi faccio scappare qualche gemito. Non ho mai provato queste sensazioni e sono bellissime.
Schiaccia il suo corpo, ancora di più, facendomi sentire la sua erezione, così imbarazzata mi stacco e appoggio la testa nel suo collo. Siamo ansimanti tutti e due.
-Vuoi provare qualcosa di nuovo draghetta? - il suo alito caldo contro il mio collo bagnato mi fa ansimare ancor di più, così annuisco eccitata.
Sento che mi sposta il mio costume e l'acqua a contatto con la mia intimità mi fa sussultare, mentre vedo che anche lui si cala il costume inizia a spaventarmi. Non voglio perdere la mia verginità in acqua e soprattutto adesso. Insomma ci conosciamo da quanto? Si può dire un mese senza contare il mese in cui mi cercava.
Scuoto la testa e cerco di allontanarmi, ma lui mi tiene ferma e mi rassicura dicendo che non saremo sesso adesso, sottolineando quest'ultima parola.Guardo la sua bocca così morbida, rossa dai nostri baci e mezza aperta che continua a cercare di respirare, quando sento il suo pene sfregare sulla mia vagina. Butto la testa all'indietro sentendo un'altra sensazione nuova per me. Tutto questo è nuovo per me.
Continua andando avanti e indietro sempre più velocemente, io gemo del suo orecchio e mi aggrappo a lui, mentre quest'ultimo cerca di aggrapparsi ai bordi ed andare sempre più veloce, incoraggiato dai miei gemiti.
-Dio draghetta, sei così bella mentre godi per me. - sento malapena queste parole per la troppa intensità del rapporto.
Sento una sensazione nel mio basso ventre farsi sempre più forte, che mi costringe a stringere ancor di più le gambe intorno a lui, vado incontro alle sue spinte e sento che questa mia presa di posizione gli piace, perché afferra i miei glutei e continua con belle spinte forti e decise.
-Si draghetta, vieni. - mi sussurra. - vieni per me, ora. - il suo ordine viene esaudito.
Vengo con un urlo soffocato da un suo bacio e mentre sono ancora spossata per il mio primo orgasmo sento un suo ruggito, vicino al mio orecchio, e del liquido bianco schizzare vicino la mia vagina.
Attacca la fonte sulla mia e cerchiamo di regolare il nostro respiro e quando alzo lo sguardo per guardare i suoi occhi, scoppiamo ridere e continuiamo a baciarci per tutto il tempo.
Appena ritorno in camera, filo in doccia non smettendo un attimo di pensare a quello che è successo in piscina, sento ancora le mie guance calde. Santo cielo che imbarazzo. Non metto neanche piede fuori la doccia che sento il telefono suonare. Vedo che è un numero sconosciuto, così rispondo senza esitare.
-Pronto? - mille pensieri invadono la mia testa. E se fosse Fernandez?
-Salve signorina Smith, sono il dottor Mason ... - è il dottore di mio fratello.
Non lo faccio neanche finire di parlare che gli chiedo cosa sia successo.-Dottore, è successo qualcosa? - mi alzo di scatto dal letto, le gambe tremano e la paura sale.
-Mi dispiace... -
SORPRESA volevo scusarmi per ieri per aver creato false speranze.
Questo capitolo è iniziato bene per la nostra Alex ma è finito con il batticuore.
Cosa vorrà dirgli il dottore? a voi le supposizioni, intanto noi ci vediamo come sempre.........
A venerdì prossimo. ❤❤❤
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Prendimi.
RomanceMi chiamo Alex e sono una studentessa che per mantenersi diventa un hacker. Mi chiamo Stephan devo trovare chi ha rubato i miei soldi e fargliela pagare. AGGIORNAMENTO OGNI VENERDÌ. Capitoli lunghi.