CAPITOLO 11

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ALEX

Corriamo in bagno a cambiarci, dopo esserci travestite andiamo da Bianca.

Che appena ci vede ci apre e parte dando tutto gas.

-Cavolo queste parrucche prudono- dice Nina grattandosi la testa.

-tranquille, domani torniamo alla normalità- le avviso.

Decidiamo di indossare dei nostri vestiti, perché indossare un vestito e andare sulle moto non mi sembra molto comodo.

Arrivate a destinazione, lasciamo il camioncino sul ciglio della strada e ognuna sale sulle proprie moto per tornare al ritrovo.

La prima a partire sono io, dopo l'incidente vedere le persone sulla moto mi mette agitazione. All'inizio provarono a farmici salire di nuovo con qualcuno oppure qualcuno mi affiancava con essa, io avevo dei veri e propri attacchi di panico. Così ci siamo messi d'accordo che non devo vedere nessuno sulla moto.

Tornate al covo, ci fiondiamo nelle nostre stanze per dormire, questa serata ci ha stancato tanto.

Oggi incomincia il secondo anno di college, ancora non ci credo di essere arrivata a metà del mio traguardo, le cose stanno andando bene, nessuno sospetta di niente, Sokolov non si è fatto vivo, Fernandez altrettanto.

Adesso voglio solo concentrarmi sullo studio e su mio fratello, poi se avrò bisogno di soldi so già dove prenderli.

A scuola sono me stessa, senza parrucche, lenti a contatto colorate o trucco di ogni genere che possa trasformarmi in un'altra persona.

Passo le prime ora in tutta tranquillità, purtroppo non sto in classe con le ragazze, perché ognuna frequenta una scuola diversa.

Bianca moda, Jasmine alberghiero, Clara estetista e Nina psicologia.

Ora che la giornata è finita voglio solo andare nel mio letto e dormire fino a domani, non sono più abituata a questi orari, quando esco fuori dalla struttura mi sento osservata.

Cosa impossibile visto che sono sempre "mascherata", quindi impossibile riconoscermi.

Ma vengo distratta da Cody un mio compagno di classe che mi chiede degli appunti.

Prima ancora di parlare alcuni di loro lo deridono -hei cinesino, parlaci in cinese dai-

-ti ho detto che non sono cinese, sono nato qui- dice urlando.

-Cody lasciali stare dai, volevi dirmi qualcosa? - metto le mani sulle sue braccia, per girarlo verso di me.​

-Si, se potevi prestarmi gli appunti di economia - si gratta la testa imbarazzato.

-certamente - gli prendo dalla cartella tutti gli appunti e glieli passo.

-Ecco a te dammeli appena hai finito, io ho la copia in bella a casa? -

-Copia in bella? - mi guarda confuso.

-Si, sono una persona molto ordinata, porto sempre con me un quaderno di brutta dove scrivo gli appunti e poi a casa li ricopio. -

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