CAPITOLO 16

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STEPHAN

Appena la luce si spegne, capisco che era tutto un loro piano.

Le sento muoversi, così dico ai ragazzi di prenderle, ma il buio non ci aiuta per niente, anzi sento qualcuno imprecare.

Passano pochi secondi e la luce si riaccende, riuscendo a capire che le ragazze si sono nascoste dietro una libreria.

Noto Luke che saltella sul posto mantenendosi il piede, riderei se non fossi incazzato.

Corriamo verso di loro ma capiamo che hanno messo un codice di sicurezza, dal rumore di chiusura che emette.

Sbatto i pugni sul legno, minacciando Alex di trovarla e ucciderla.

Nessuno prende in giro i Sokolov e lei ha superato il limite.

-Qualcuno vada fuori, subito. Forse sono uscite dal garage. - ordino ai ragazzi.

Arrivano dopo qualche minuto, con il fiatone.

-No, mi dispiace Stephan, non c'è nessun buco dove potrebbero essere uscite. - mi informa Igor.

-Credo che il loro tunnel portasse da un'altra parte. - interviene Alexander.

Sbatto un pugno sul muro, creando un foro e una ferita sulla mia mano.

Sono incazzato nero, sono riuscito a farmi fregare da loro. Ma appena le ho sotto mano le farò pregare di ucciderle.

-Stephan vieni qui. - mi chiama Dimitri.

Vado verso una stanza che si trova accanto alla stanza di Alex, è tutta bianca con una parete piena di mensole altrettanto bianche dove sono appoggiate teste finte con sopra parrucche, di tanti colori.

Un'altra parete piena di stender con appesi molti vestiti, tutti diversi da loro. Molto colorati, eleganti, altri casual e altri da zingara.

Mentre un'altra parete e piena di toilette con specchio anche queste bianche, una affiancata all'altra, con sopra trucchi di ogni genere e anche degli astucci porta lenti a contatto.

Che probabilmente saranno ognuno di colore diverso.

-Sono tutte cose da donna. - dice annoiato Luke.

Alexander si gira verso di me e guarda il mio volto confuso.

-Cosa c'è Stephan, cosa non ti convince? Sono tutte robe da donna. - alza le spalle Alexander come se fosse tutto normale.

-Allora o si travestono oppure... - inizia Igor.

-Oppure ci hanno sempre fregato. - dico risoluto

Mi guardano in modo strano, così mi spiego meglio.

-Fateci caso, questi sono i vestiti da caposala, questo era il vestito di Nina che era alla festa, ci hanno sempre fregato, erano sempre loro. - spiego.

Vado verso lo specchio, il mio punto di interesse è un profumo.

Se è il profumo che sentivo sempre su ragazze diverse, ma che sembravano a tratti uguali, allora la mia supposizione è giusta.

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