CAPITOLO 54

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-Signorina la prego- appoggia le mani sulle mie braccia con l'intento di fermarmi.

-Voglio vederlo cazzo- urlo contro l'infermiere.

-Signorina non mi spinga a chiamare la sicurezza.-
-Li c'è mio marito, la prego.- crollo in ginocchio piangendo.

Stephan. Stephan ha avuto un'incidente. Stephan ha avuto un'incidente. È grave.
È grave. È grave. È grave.

Nessuno voleva dirmi niente. Nessuno voleva aggiornarmi sulla sua salute. Nessuno. Neanche i ragazzi. Neanche mio suocero. Niente.

-Ti prego Alex, alzati.- Nina mi prende per le braccia facendo forza per alzarmi.

-Perché non torni a casa?-

Alzo di scatto la testa e fulmino con lo sguardo Clara. Come può chiedermi una cosa del genere?

-Come osi chiedermi una cosa del genere? Come osate, tutti, tenermi nascosta la salute di mio marito?- indico tutti. Uno per uno.

-Adesso smettila.- una voce dura si sentiva in fondo al corridoio dell'ospedale.
Tutti ci girammo sorpresa nel sentirla.

Divento di pietra.

-Per colpa tua mio figlio non è stato in grado di difendersi. Lo hai reso debole. Tutto questo per correre dietro la tua fottuta gonna. Tutto questo perché tu non riesci ad accettarlo?-

-Io lo acc...-
-No. Tu non lo accetti. Se fosse così non avreste litigato per due pugnetti che mio figlio ha dato al cameriere.-

-Quel ragazzo ha rischiato tanto..-
-Beh in questo momento è mio figlio a rischiare tanto...-

Non ho mai visto la mamma di Stephan, Michelle, così arrabbiata, non mi ha mai parlato così, non capisco perché...

-Adesso ti pregherei di andartene, se avremo notizie te le comunicheremo.- mi gira le spalle e va a sedersi su una sedia lì nel corridoio.

-Non puoi chiedermi una cosa del genere.-

-Ti è sembrato un tono amichevole quello che ho usato?- si avvicina il marito con chiaro segno di volerla consolare, ma rifiuta anche lui.

-Non mi interessa niente del tono che hai usato. Non merito di essere trattata così.-
-Ho sempre accettato suo figlio, altrimenti non lo avrei sposato e non avrei adottato un bambino con lui. Non avrei fatto niente di tutto quello che insieme abbiamo fatto insieme con amore.-
-Non nego di non essermi spaventata quando ha picchiato quel ragazzo per un commento viscido, ma cavolo vedere quella violenza con affianco mio figlio...- tiro un sospiro.

-Posso avere la decenza di arrabbiarmi almeno per questo?-

Non pensavo di riuscire ad esprimere i miei senza essere interrotta e senza essere sminuita.

-Questo non toglie che lo hai reso debole.-  sottolinea la madre.

-Perché continua a ripeterlo, perché per lei l'amore è essere deboli? Eppure ha un matrimonio soli...-

-Il mio matrimonio non è affar tuo, voglio solo che mio figlio esca da quella sala operatoria ok? E adesso sta zitta.-

-Alex tieni, bevi un pochino di acqua.- Bianca mi porge un bicchiere, di quella che penso sia acqua e zucchero.
Le faccio un piccolo sorriso di ringraziamento, o almeno ci provo.

Mi logora l'anima non sapere niente sulla salute di Stephan.

Quanto è stato ferito? Sta soffrendo? È stato sparato? Accoltellato? Ha pensato a me? A Tj?

-Stephan è stato sparato tre volte, uno al fianco, uno al braccio e un proiettolile ha sfiorato il cuore, che gli ha causato un arresto cardiaco in ambulanza.-  mi viene sussurrato all'orecchio.

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