CAPITOLO 30

557 33 4
                                    

ALEX

Sapevo che le ragazze avevano capito il mio stato d'animo e infatti mi sono state vicino tutta la giornata. Non so davvero come ringraziarle per questo.

-Allora bambolina, mi hanno detto che la strega cattiva si è fatta viva. - dice Jack, mentre si butta a peso morto sul divano. Annuisco.

-Beh bambolina, se la prossima volta si rifà viva avvisami che il tuo principe azzurro. - si indica - ti verrà a salvare. - non riesco a trattenermi e scoppio a ridere.

-Grazie Jack davvero, mi fai stare bene. - lo abbraccio.

-Tranquilla bambolina, mi ringrazierai stasera come hai fatto ieri. - a queste parole sento la porta d'ingresso sbattere e Jack ridacchiare.

-Alex nel mio ufficio adesso. - lo sguardo serio di Stephan mi fa capire che ha sentito tutto.

Fulmino Jack per la centesima volta da quando sta in questa casa, mentre lui alza le mani e sia affretta ad andare in cucina, con la scusa si apparecchiare per la cena.

Mi alzo dal divano con una lentezza strabiliante e passo dopo passo mi avvicino alla mia morte.

Senza neanche bussare spalanca la porta e mi tira dentro per un braccio.

-Allora è vero? Hai scopato con lui eh? - si avvicina con fare minaccioso.

Ma che domande sono e poi a lui cosa interessa.

-Se anche fosse? - ci giro intorno senza dargli la risposta che si aspetta.

-Voglio un si o no. - è infastidito.

-Che c'è Stephan ti da fastidio che io abbia potuto scopare con Jack? - le sue vene si ingrossano ancora di più.

-Che lui abbia potuto toccare il mio corpo?- mi avvicino ancheggiando alla scrivania.

-Che io abbia potuto godere sotto le sue spinte?-

-Mi hai rotto il cazzo, sei mia. - Mi prende per la gola e mi bacia.

È un bacio pieno di passione, rabbia ed è molto aggressivo. Contraccambio per fargli capire che non mi sottomette. Mi prende il sedere con le mani e mi appoggia sulla scrivania mentre io gli tiro i capelli. Si fa spazio in mezzo alle mie gambe e sento la sua eccitazione, il fatto che abbia ancora il Valentino di stamattina è a mio favore.
Mi tocca il seno, la pancia, le gambe ed io sono ferma a farmi fare di tutto su questa scrivania, perché lo voglio. Gemo sulla sua bocca, divento più audace e lo tocco sopra il jeans, i suoi ruggiti mi bagnano sempre di più.

A interrompere questa magia è un urlo. Ci stacchiamo affannati, ci fissiamo ancora vogliosi l'uno dell'altra. Prende la pistola continuando a guardarmi e poi esce dallo studio. Mi aggiusto i capelli in modo veloce ed esco anche io, andando in cucina dove vedo Dimitri che si tiene la spalla e una mattonella con un foglio sopra. Lo prendo e sopra leggo: "Hai voluto derubarmi e prenderti gioco di me, adesso mi diverto io."

È riferito a me ne sono sicura, ma chi può essere?

Stephan mi strappa il foglio dalla mia mano e legge, alza lo sguardo verso di me e mi guarda incazzato.

Adesso che ho fatto? Qualcuno vuole uccidermi e lui sii incazza con me. Certo che chi lo capisce è bravo.

-Voglio sapere perché cazzo rubavi ai mafiosi. - il suo sguardo è molto serio, ma lo è sempre.

Capisco che non posso mentirgli ancora, perché capirebbe così parlo.

-Ho un fratello. - sgancio la bomba. Adesso è curioso.

Prendimi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora