Capitolo 29: Squame (Seconda Parte)

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Centosettantesimo anno del Drago, ore 11.57. I draghi acquatici erano immobili, in una posizione eretta di maestosa incertezza, con la bocca chiusa e lo sguardo rivolto verso il piccolo licantropo. Le copie d'ombra, invece, tradirono lo stupore dell'originale: nonostante mostrassero con malizia l'occhio dello Tsuchinoko, la loro espressione sorpresa nel guardare il Feraligatr li rese tutto tranne che degli assassini alla ricerca del sangue, ma piuttosto dei piccoli ragazzetti di fronte ad una verità insidiosa, dello stesso sapore dell'insipido. 

Kurokiba Sobek rimase in silenzio dopo le frasi dell'eroe di Borgo Quieto: guardava il pokémon per cui provava rispetto con lo stesso sguardo iniettato di rosso di un uomo a cui era stato leso l'orgoglio da un pugno che non era riuscito a schivare in alcun modo. Le sue pupille si erano strette in una forma tagliente, mettendo in risalto la malvagità e la furia che si celava dietro ai suoi occhi. 

Elliot era senza parole: nella sua melma metallica, i suoi muscoli erano immobili e completamente un tutt'uno con la sua prigione liquida, non capacitandosi del perché egli avesse messo la sua vita in pericolo per rivelare un segreto in quel momento, bloccato allo stesso tempo da quello che la sua veridicità significasse per Crillaropoli e i suoi abitanti. 

Negli occhi del piccolo licantropo non vi era esitazione, ma un'ombra di velato dubbio sulle sue stesse dichiarazioni. 

- (Questo... è stato un azzardo.) - commentò dentro di sé, - (non ho nessuna prova per dimostrare quello che ho appena detto. Il fatto che sia così abile nella tecnica, potrebbe dire semplicemente che Kurokiba Sobek è molto capace. Ma non riuscirei a spiegarmi con altra ragione la motivazione per cui abbia scelto quella tecnica invece di qualcosa di più semplice ma di più efficace. L'unico motivo... dovrebbe essere che ci tiene al Tenryu no Sabaki, come se fosse un cimelio di famiglia.)

- Tenryu no Sabaki... richiede forza... ma anche... eleganza.

- (Ne parla come se fosse motivo d'orgoglio... e sappiamo che è un tipo molto orgoglioso. La mia teoria può essere valida, ma l'unico modo che ho per essere sicuro è...)

- Io...

Il blu marino all'interno della grotta lampeggiò per qualche secondo di un azzurro luminoso, richiamando l'attenzione degli altri pokémon presenti all'ultimo piano. L'aura di Sobek si estese per venti metri, infiammando la sua figura di una fiaccola di distruzione.

- Non sono...

Mosse la mano sinistra in avanti, con un colpo deciso come se volesse spingere qualcuno. A quel movimento, i dieci draghi d'acqua si lanciarono tutti su Rukio, con la stessa velocità di un cobra pronto ad azzannare la sua preda.

- UNO DI LORO!

- (... Così facile?) - Pensò Rukio con sguardo inebetito.

Fu afferrato repentinamente alla sua destra da Shinso, mentre due copie di questi si occuparono di portare via con sé Elliot, schizzando via con un salto verso l'alto. I Draghi si schiantarono nel punto in cui vi erano i due eroi, creando un'esplosione di rocce e detriti per venti metri. 

- COSA TI DICE IL CERVELLO!? - Gridò la Schiumorana mentre scappava, - VUOI PROPRIO FARTI AMMAZZARE EH?

- Avevi bisogno di un diversivo, - commentò inflessibile il Riolu.

- SI' E STAI DISTRAENDO ME!

Lo sguardo assassino del Feraligatr si girò di nuovo verso il piccolo licantropo: ritirò la mano sinistra indietro e mosse di nuovo la destra, raccogliendo l'acqua per riformare i draghi e mandarli all'inseguimento.

PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Primo Intermezzo: la ballata delle Zanne Nere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora