Capitolo 13: Kurōgo Shiroshi (Prima parte)

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Centosettantesimo anno del Drago, ore 11.15.

- E tu... chi sei?

(Ost Kuroko no Basket OST DISK1 - 09. 前兆)

Toccato con una gamba a causa di una retromarcia di paura, lo Scorpiaccio scoprì dietro di sé un piccolo e debole Pokémon, la cui faccia esprimeva allarme e disorientamento. 

- E... eheh...

Era un Totodile: un pokémon Mascellone che corrispondeva alla pre-evoluzione di Croconaw. Non perderò tempo in preamboli da suspence, anche perché noi avevamo avuto modo di conoscerlo abbastanza bene qualche capitolo qua e là. Mi limiterò ad una piccola frase: era una bestiolina dell'età di otto anni che aveva vissuto due di questi da solo per forze superiori, e che aveva cercato rifugio nelle Kuroi Kiba come ultimo appiglio alla sua triste e solitaria vita. Era timido e dal cuore d'oro: sarebbe stato veramente difficile, se non fosse stata per questa dinamica, interpretare la sua presenza all'interno della banda.

- I-io... 

Egli balbettava timido, nonostante facesse ufficialmente parte di una banda di criminali. Lo spadaccino viola non riuscì ad esprimere il timore dell'ignoto, né tanto meno l'insistenza del lavoratore frettoloso: la sua bocca era spalancata, piena della non possibilità di reagire correttamente a quella situazione, mentre la sua testa era sormontata da tre irremovibili punti di domanda. 

"Chi era quel piccoletto?" "Che ci faceva lì?" "Cosa voleva fare?" Per quanto riguardava la prima domanda, noi non avevamo bisogno di risposta. 

- C-chi....

Ma così come lo Scorpiaccio, sembrò che dallo spavento il nostro nuovo attore non fosse capace di rispondere alle altre due, e persino alla più semplice che veniva prima di esse. 

- CHI SONO IOOOOOOOOO!?!?!?!?!

Aveva dimenticato la sua parte, traducendo la sua entrata in scena in un enorme buco sul palcoscenico. La faccia di Drapion perse i suoi bulbi oculari, sostituiti da puntini neri come gli occhi di un Ditto, mentre quella di Krugo assunse la forma di un cartonato dei fumetti degli anni novanta, spigoloso e privo di curve come un quadro di Picasso, seguiti dai Van Gogh degli altri scagnozzi rimasti in disparte.

- (C-CHI SONO IO?!? COME SI RISPONDE?!?!? CHE DOMANDA E'?!?! Ma soprattutto... E' UNA DOMANDA!?!?)

Mentre era rinchiuso così nel suo mondo interiore, il Totodile muoveva la testa tremando con gli occhi privi delle pupille, mentre si mordeva le unghie nella bocca.

- Va... tutto bene? - Chiese confuso lo Scorpiaccio.

- (P-POVERO ME! C-CHE COSA FACCIO!?!? CHE COSA FACCIO!?) 

Lo scorpione apparve a lui come un enorme mostro distruttore, pronto a sbranarlo da cima a fondo. Nel suo immaginario, intorno al Tetsukatsu vi erano le fiamme degli inferi, e la sua stazza superava quella del suo boss Sobek.

- (M-MI UCCIDERAAAAAAAAAA!!!!!)

- CHE CAZZO STAI A FA, BITE?! - Sbraitò il sottotenente blu, riportandolo forzatamente alla realtà.

- (Bite?) - Si chiese lo Scorpiaccio.

- G-GAH! N-NIENTE NIENTE NIENTE, SIGNOR KRUGO! 

- CHE TIEN' IN GOPPA A CAPA?! LEVATI DAI C****NI!

- S-SI SIGNOR-

Interruppe la sua frase a mezz'aria, recuperando le orbite che aveva perso.

PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Primo Intermezzo: la ballata delle Zanne Nere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora