Si membrum rupsit, ni cum eo pacit, talio esto. *
(Tav. VIII, 2.)
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- Non ti perdonerò mai... KUROKIBA SOBEK!Nei meandri dell'Antro della Belva, tre pokémon di diversa bandiera bruciavano di rabbia e concitazione: il boss delle Kuroi Kiba, Kurokiba Sobek, contro i due membri del team Skyraiders, Rukio e Shinso. Un patto proposto dalla mano del diavolo, non sancibile a causa di condizioni di vantaggio pressoché nulle: dalla padella in cui si trovavano i due esploratori, dove gli erano stati concessi pochi minuti per poterlo far ragionare, erano passati alla brace, un gigantesco pokémon Dominante in grado di sviluppare un'aura di trenta metri.
Dingo ne sviluppava otto normalmente; Paride quindici dopo aver rilasciato il Genshi; Krugo dopo tante Dragodanza; quell'enorme mostro, senza utilizzare alcun attacco, era in grado di manifestare tre volte la loro quantità, da solo. Nessuno dei due malcapitati poteva fare tale confronto: ma sono certo che, mio caro lettore, in quel momento non avrebbero avuto bisogno di tali condizioni, per poter capire l'effettiva forza e paura che quell'essere sprigionava.
- Grrrrrrhhhhh...
Il ruggito interno a bocca chiusa del re delle paludi: a sentire quel verso in acqua, ogni povero pokémon si sarebbe spaventato e sarebbe scappato a gambe levate dal liquido specchio, cercando in ogni modo di non finire con il corpo azzannato. Per loro fortuna, o per loro sfortuna, né il piccolo licantropo né l'inquieta ranocchia stava provando tale terrore: in loro, l'emozione dominante era l'antica madre della guerra; la rabbia dell'insulto alla buona volontà.
Rukio stava digrignando i denti a labbra allargate: i suoi occhi sembravano due rubini infuocati, per quanto il suo sguardo era acceso d'ira. Era la cosa che non perdonava mai ad un cattivo: giocare con le vite altrui come se fossero di propria proprietà, come se fosse un loro sacrosanto diritto approfittarsi della vita degli innocenti. Da questo punto di vista, il Feraligatr non era diverso da uno Slade o da uno Yamiscilla: entrambi, sia per diletto che per piani, avevano avuto la tendenza a plagiare le vite altrui e a farle soffrire, privandoli della loro beneamata dignità. Al posto loro, semplicemente Sobek li stava usando per sfogare il suo antico rancore.
- Rrrrrrrrrhhhhhhh...
Anche Rukio in quel momento era una belva assetata di sangue: dopo tutta la strada che avevano fatto, proporre quel patto era l'affronto più vile che si potesse fare. Erano lì pronti per portare a termine la missione, determinati a non fermarsi davanti a niente: chiedere di andarsene senza nulla in cambio dopo i loro voti era irrispettoso ed offensivo. Sarebbe stato più nobile iniziare immediatamente il combattimento, e persino annientarli con una morte dignitosa. La stessa rabbia, per la prima volta, era riflessa anche nel ninja di Neronotte.
- (Questo... è abominevole! - pensò la Schiumorana, - giocare così con degli innocenti... è la cosa più crudele che si possa fare!)
In cuore suo, gli eventi del passato di Albachiara furono richiamati a lui, assieme alla lunga storia della nascita di Crillaropoli. Abbassò il volto al pavimento, dilaniato da un digrigno nervoso e degli occhi sul punto di lacrimare.
- (Vogliono solo pace! Hanno già sofferto abbastanza! Cosa si sono meritati perché li accadesse tutto questo!?)
- (Imperdonabile... imperdonabile! - gridò Rukio a sé stesso, - trattare così la vita degli innocenti... è la cosa più crudele che si possa fare!)
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PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Primo Intermezzo: la ballata delle Zanne Nere.
FanficSequel di "PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Secondo atto: il Crepuscolo." Team Skyraiders; team AWD; team Malia. Il tridente d'esplorazione del Centosettantesimo anno del Drago si sono riuniti nel team Oricalco, capeggiato all'unanimità dall'eroe d...