PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Primo Intermezzo: la ballata delle Zanne Nere.

Capitolo 4: Disastro in pista! Il Re delle razzie

Centosettantesimo anno del drago, ore 10.20. Il team Oricalco, dopo essere fuggiti grazie all'intervento di Drapion e Arbok e aver seminato le Kuroi Kiba mandate al loro inseguimento grazie a Chikatomo, erano arrivati al terzo piano dell'Antro della Bestia. Era una sala stretta come il primo piano, ma al posto dell'acqua vi erano stalagmiti calcaree dalle forme affusolate e rovinate verso la punta. Nonostante il paesaggio singolare, nessuno di loro aveva in quel momento pensieri per l'ambiente circostante. Dalla separazione con la scimmia di fuoco, gli esploratori si erano rinchiusi in silenzio, in una solenne e silenziosa preghiera. Il peso di tale azione era cristallino: venuto in quel luogo per salvare il suo partner, il pokémon Scimpanzé aveva sacrificato quella sua possibilità, affidando la missione a dei colleghi conosciuti il giorno prima.

- Non me lo aspettavo... 

Il primo a rompere il silenzio fu il capitano del team, Ōryugo Rukio. Vicino all'Infernape in quel sentimento, non avrebbe mai immaginato un risvolto del genere. 

- Tch! Dannata scimmia! Che cosa gli è saltato in testa... 

Il secondo commento venne da Weavile, la fredda felina del team AWD. Distolse lo sguardo dal suo cammino quando disse quella frase, infastidita da tale azione. 

- Povero Chaki-chan... - disse Lopunny, mettendosi una mano sul cuore. 

Delle gocce caddero dal soffitto, come lacrime di zaffiro sulla pelle ruvida della grotta. 

- Per noi... è stata la scelta ideale. - continuò il piccolo licantropo, - un tipo agile come lui è perfetto per più combattimenti in simultanea. Tra vantaggio del tipo e velocità, l'avrei scelto anche prima, per combattere contro di loro. Ma... conoscendo la posta in palio... vi avevo rinunciato.

Chiedere di fare un passo indietro a discapito del suo partner? Rukio non avrebbe mai potuto fare una cosa simile. Tutti quanti gli esploratori erano presi in quel sentimento di rispetto per Chikamasa Chikatomo, per un sacrificio che chiedeva più di quello che poteva dare. 

- Deve essere stata... una decisione difficile... - disse Gardevoir, intristita. 

A parte loro, nessun altro diede voce al proprio pensiero. Lo spadaccino Byakuken Kenji rimase con gli occhi puntati in avanti, pronto a procedere senza ripensamenti verso il prossimo piano. In cuor suo, lo aveva accettato come un pokémon d'onore e fiero, degno di essere associato ad un vero combattente. Fermarsi a piagnucolare su di lui e non proseguire nella missione: non avrebbe mai potuto fare tale affronto all'Infernape. 

Il ninja Shinikage d'Arc Shinso era tutto intenzionato a non lasciarsi sopraffare dalle emozioni: aveva pianto tanto, aveva sofferto tanto, ed ora non era più nella posizione di tornare indietro. Tutti e due i compagni, con le proprie modalità, avevano intenzione di affrontare il futuro alla stessa maniera: se qualcuno si faceva da parte, era loro dovere procedere. 

Invece, Medicham era in un misto di tristezza e dovere di spingersi in là, in uno sguardo che trasudava determinazione per farsi coraggio. Ma, tra tutti, quella più colpita dagli eventi, immersa in una nebbia fredda e umida, era la Lamartigli del team AWD. Riportò in avanti il suo viso, mentre camminava. Malinconico, cercando di guardare dove metteva i suoi piedi. Non riusciva ad essere sincera con quello che era appena accaduto. In verità, non aveva minimamente l'emozione giusta per reagire. La rinuncia del primate nel salvare il suo beneamato partner, compagno di vita, era stato un sacrificio in piena regola considerata la posta in gioco. Tuttavia, ciò che premette a lei in quel momento fu l'altro sacrificio, quella che la toccava più direttamente: il rimanere indietro di Drapion e Arbok, i suoi compagni di scorribanda.

- Signora Weavile... Probabilmente... del gruppo, noi siamo i più deboli. Questi... sono dei pivelli... in confronto ai mostri lì avanti.
- Non preoccupatevi. Vuol dire anche quesssssto... fare parte di un team.
[...]
- Non sottovalutare... i tuoi amici.