Centosettantesimo anno del drago, ore 13.35. Dopo che Ōryūgo Rukio aveva fermato Sobek dal risucchiare l'energia dei suoi uomini, aveva interrotto ogni attacco contro il boss delle Kuroi Kiba. Si era fermato fisso ed immobile, continuando a guardare il gigantesco Feraligatr con quello sguardo tagliente, da intimorire persino chi possedeva l'occhio dello Tsuchinoko. Il portatore del Red Dragons non andò nemmeno lui all'attacco: si preoccupò di rigenerare le sue forze usando quel poco di Meisoku che era riuscito ad accumulare, per recuperare la durezza delle sue scaglie.
Il Feraligatr non capiva del perché il Riolu aveva improvvisamente smesso di attaccarlo, cercando di impedirgli la rigenerazione invece di permettergli di continuare. E nonostante gli si leggeva in faccia questi suoi dubbi, il piccolo licantropo non era intenzionato a rispondere. L'eroe di Borgo Quieto respirava affannosamente e tremava. In un momento, perse la sua attenzione nei confronti del predatore e spostò il suo sguardo verso l'alto. Nonostante le palpebre stanche, esprimeva la ricerca di un qualcosa che andava oltre l'attenzione verso il coccodrillo.
Sembrò in quel piccolo attimo che non fosse più interessato al boss dei rettili mangia-pokémon, ma a qualcosa che per lui era molto più importante. Le sue orecchie erano rizzate, come le orecchie sensitive da pokémon Emanazione.
- (Mh? Cosa sta guardando?) - si chiese il Kurokiba.
Dopo una sorta di segnale, il piccolo licantropo abbassò le orecchie e tornò a guardare il suo avversario. Poi, esplose in un turbinio di aura Blu-Elettrico con sfumature dorate, spaccandosi a metà fino al soffitto come una fontana. Il coccodrillo si rese conto che il quantitativo di aura che aveva prodotto in quel momento era nettamente più grande di quello che aveva mostrato durante il loro combattimento. A quella dimostrazione, fu chiaro il comportamento del Riolu nei confronti di quello scontro.
- Capisco... - Disse il coccodrillo, - ecco perché avevi smesso...
Le ferite alla sua gamba si rimarginarono.
- Stavi aspettando... che tutti gli altri Kodamon presenti nella grotta scappassero via.
Il piccolo licantropo non rispose. Per un passaggio così evidente non c'erano bisogno di spiegazioni.
- Hai visto che dal mio corpo non spuntano più filamenti, oltre a quelli che hai bruciato tu. E non hai continuato... sapendo che avrei concentrato la mia attenzione sul mio corpo, invece che attaccarti e far tremare ulteriormente la grotta.
Un masso pericolante chiuse l'uscita dall'ottavo piano, facendo un rombo di tuono. Quei due erano bloccati insieme senza alcuna via di scampo.
- Lo sentirai probabilmente... è come pensi: tutti quanti sono riusciti a scappare. Ed è per questo che ora pensi di potermi affrontare con tutte le sue forze. Mi sbaglio?
Il Riolu non rispose neanche a quello. Continuò a fissarlo intensamente. Sobek strinse le palpebre in reazione al comportamento di Rukio: anche con le pupille strette, quello sembrava che lo stesse guardando e al tempo stesso no. Era così concentrato sulla sua missione che non diede peso alle parole del criminale: si pulì la bocca dal suo sangue, e continuò a fissarlo senza un minimo movimento. Era chiaro al coccodrillo: quella sarebbe stata l'offensiva finale.
- Che succede? - chiese il coccodrillo, - Stai provando ad attraversare la palude?
Rukio chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Gli riaprì successivamente, di nuovo posandoli sul suo nemico.
- (Si sta dando una calmata... - pensò il coccodrillo, - sembra che abbia in mente di fare qualcosa grosso...)
- (Lo so cosa sto provando in questo momento... e so che fino adesso mi è andata bene, - pensò il piccolo licantropo, - ma è inutile continuare così. Ho bisogno di riflettere.)
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PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Primo Intermezzo: la ballata delle Zanne Nere.
FanfictionSequel di "PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Secondo atto: il Crepuscolo." Team Skyraiders; team AWD; team Malia. Il tridente d'esplorazione del Centosettantesimo anno del Drago si sono riuniti nel team Oricalco, capeggiato all'unanimità dall'eroe d...