Capitolo 16: Kurōgo Shiroshi (Quarta parte)

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Nome Genshi: White Arthur

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Nome Genshi: White Arthur

Portatore/trice: Kurokiba Bite

Tipo: Seigi

Classe: C

Difficoltà: media

Rischio: variabile

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Centosettantesimo anno del Drago, ore 11.40. Durante lo scontro tra Tetsukatsu Drapion e Matatabi Krugo, il sottotenente più forte tra le Kuroi Kiba, vi si era inserito Kurokiba Bite, la nuova recluta della banda criminale. Dopo la sconfitta del suo superiore, messosi in mezzo per proteggere il piccoletto da una mossa letale, un evento fuori dal comune era sceso in campo nel fato tra lo Scorpiaccio e il Totodile: quest'ultimo, dai meandri della nebbia, aveva aperto l'antico sigillo del Genshinomon, il recondito potere degli eletti. 

Drapion rimase completamente paralizzato da quella manifestazione: davanti a sé vi era una macchia bianca in tutto e per tutto, sia fisicamente che metaforicamente, per via della natura del pokémon stesso. Le sue scaglie erano completamente diventate bianche, mentre le pinne dorsali e quelle dietro la nuca avevano cambiato il colore in azzurro, e nonostante gli occhi dello spadaccino potessero constatare la natura dell'occhio dai lineamenti di Arceus, esso non percepiva alcuna forza come nello scontro precedente da questo. 

- (Per tutti... i Wailmer...)

Si sentì tradito dai suoi sensi: i suoi occhi vedevano, ma non sentiva nessun briciolo d'aura dal piccoletto. Nemmeno visivamente vi era la benché minima traccia del suo Meisoku: l'unica paura provata alla vista di quel pokémon era dovuta dall'istinto, il sentore di provare inquietudine nei confronti di qualcosa che non si conosceva. Dopo la trasformazione, nessuno dei due aveva parlato, né gli scagnozzi sulle tribune avevano accennato ad agire. La polvere della grotta si fece accarezzare leggermente dal vento, mentre l'indomito guerriero Krugo riposava sul ciglio delle rocce, accolto dalla madre terra per il riposo.

- (Che cosa sta succedendo?! - Si chiese Drapion, - ora questo marmocchio ha anche lui un Genshi?!)

Si stavano guardando negli occhi indomitamente, l'uno con sguardo inquieto e l'altro con sguardo di sfida, con palpebre contratte in rabbia e determinazione.

- (E nonostante tutto... non percepisco niente... non ha importanza quanto mi sforzi! Chi diavolo è questo ragazzino?!)

Concentrò del Meisoku viola sulle sue braccia, manifestando le Sasori's Scissors.

- (E' un ragazzino... - ripeté tra sé e sé, - ma non devo abbassare la guardia...)

Anche il Totodile si preparò allo scontro, digrignando i denti e alzando le spalle, contraendo le dita per riscaldarsi.

- (Se lo faccio... potrei essere nei guai.)

Nel preciso istante in cui concluse quel pensiero, spalancò gli occhi spaventato: davanti a lui, colui che doveva essere il suo nuovo avversario sparì dalla sua vista.

PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Primo Intermezzo: la ballata delle Zanne Nere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora