Non c'è sensazione più bella del sentirsi amato, compreso ed accettato.
Andrea ha vissuto per tutta la vita nella condizione totalmente opposta, ed ora l'idea che sia cambiato tutto gli appare decisamente surreale.
Ha quasi paura di pensarci, di metterla nero su bianco, come se possa scomparire da un momento all'altro.Il bussare energico sulla porta di casa, però, lo rassicura.
Per il momento è tutto vero.Di fretta nasconde un pacco di Francesco sotto al suo letto, si dà una sistemata allo specchio e si accerta di non aver lasciato in giro nulla di sospetto, per poi correre ad aprire a Niccolò.
Sapeva che sarebbe arrivato - evento più unico che raro, dato che piomba sempre a casa sua senza preavviso -, e questo dettaglio significa che stavolta c'è un motivo concreto dietro la sua visita, e non il semplice bisogno di stare con lui.
Il moro, però, lo supera e si dirige a passo sicuro verso la cucina, senza degnarlo di un saluto.
"Buongiorno eh"
ironizza Andrea stringendolo da dietro ed appoggiando il mento sulla sua spalla, osservandolo mentre apre il frigo e si guarda attorno spaesato, con la testa da tutt'altra parte."Che stai cercando?"
chiede il biondo scegliendo di cambiare tattica, ma non fa nemmeno in tempo a staccarsi da lui che Niccolò lo precede, afferrando una birra e mostrandogliela soddisfatto."L'unica cosa che so che c'è sempre a casa tua"
dice ovvio, per poi uscire dalla cucina e buttarsi sul divano, già con la bottiglia tra le labbra."Ho per caso fatto qualcosa che adesso non mi ricordo ma che ti ha fatto arrabbiare?"
"No, no. Sono solo un po' nervoso"
A quelle parole Andrea, rincuorato dal non aver offeso l'animo permalosissimo del suo ragazzo, si siede accanto a lui ed accende la televisione, nella speranza di trattenersi dal riempirlo di attenzioni.
Tentativo fallito: dopo pochi secondi si arrende e comincia a lasciargli alcuni baci tra il collo e l'orecchio, cercando di distrarlo da qualunque cosa lo stia facendo sentire così.
Il moro, nonostante non si opponga a quella tortura troppo bella, non dà alcun segno di vita, all'infuori di qualche piccolo sospiro.
L'unica cosa che fa, a intervalli regolari, è accendere il telefono e fissare il display vuoto, per poi sbuffare e tornare con gli occhi sulla TV, ma senza vederla veramente."Aspetti il messaggio del tuo amante?"
domanda Andrea sarcastico qualche minuto dopo, mollando il colpo e cercando una spiegazione per quel suo strano comportamento, facendolo sobbalzare."Eh? No, pirla"
risponde Niccolò tornando alla realtà e compiendo lo stesso medesimo gesto di poco prima, sempre senza successo."Del mio discografico"
aggiunge poi, spiegandosi meglio e tranquillizzando Andrea, che fino a quel momento continuava a non capire.Quest'ultimo non fa altre domande, sa che sarebbe totalmente inutile.
Si limita ad abbracciarlo e a lasciargli un bacio sulla tempia, per poi unirsi a lui in quell'attesa, sempre più impazientemente.Ad un certo punto, finalmente, una vibrazione li fa sobbalzare, attirando entrambi gli sguardi sul telefono del moro:
Ciao Nic.
Marco ha ascoltato la canzone e gli è piaciuta un casino. Ha accettato la pubblicazione.
Cominci lunedì alle 9 in studio a Milano.
In bocca al lupo.Niccolò ha bisogno di rileggere due o tre volte quelle parole, prima di capirne a fondo il significato.
Ce l'ha fatta, ha tra le mani quello che aspettava da una vita.
Se fatica a leggerlo, di sicuro non riesce a crederci.
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|| 𝐀 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐭𝐞 ||
FanfictionL'amore. L'amore non ha formule, l'amore non ha né regole né mezze misure. L'amore succede, e basta. Qualcuno ha detto che chi ama vince sempre, ma quando si ama davvero qualcuno si ha la costante sensazione di perdere. Il desiderio, però, resta sem...