"Sempre sarai
l'eccezione di un difetto,
un respiro lento che scandisce il tempo
che nessuno ferma mai.
Per sempre con me sarai,
nella tasca a destra in alto.
Ascolterai ridendo ogni mio segreto,
che nessuno
a parte te, a parte noi
ha visto mai.
Ha visto mai."~~~~~~
8 mesi dopo.
A parte Adriano, sono andati via tutti.
Niccolò non è più abituato alla confusione che i suoi amici riescono a portare ovunque e, dopo aver trascorso un'intera giornata in loro compagnia, si sente decisamente provato.
Adesso ha bisogno solo di calma.
Di calma e di solitudine.Non sa nemmeno dire se quel pranzo sia stato bello o meno.
Un po' gli era mancato vedere le loro facce, ascoltare le loro risate e partecipare ai soliti discorsi, ma non è riuscito a lasciarsi andare completamente.Ogni volta che rideva per una battuta, lo faceva con uno velo di senso di colpa, e non con tutto se stesso. Ormai, però, ha accettato l'idea di vivere così: con una parte di sé convinta che, dopo quel giorno, non avrà più il diritto di essere felice.
Sa di avergli promesso il contrario, sa di aver giurato ad entrambi che avrebbe continuato a vivere, ma non ne è capace.
È più forte di lui."Ci beviamo qualcosa?"
la voce di Adriano interrompe i suoi pensieri, riportandolo bruscamente alla realtà.In silenzio annuisce e lo guarda scegliere due bottiglie di birra, comportandosi come se fosse a casa sua.
Un po' gli dà fastidio, ma non glielo fa notare.
D'altronde, anche se adesso le cose non sono più come una volta, resta pur sempre il suo migliore amico."Andiamo in spiaggia"
si limita a dire, schiarendosi la voce ed incamminandosi fuori dalla porta d'ingresso, senza aggiungere altro.Adriano lo segue in silenzio, nascondendogli la sua preoccupazione.
Credeva e sperava di trovarlo più felice, meno distrutto rispetto a come lo aveva lasciato otto mesi fa, ma non è andata così.
Sembra quasi che si sia lasciato andare, rassegnandosi completamente all'idea di aver perso tutto."Certo che qua è un cazzo di paradiso"
commenta il riccio una volta seduto sulla sabbia, ammirando rapito la bellezza del paesaggio.
Niccolò annuisce, e stappa la sua bottiglia.Più Adriano si guarda attorno, più capisce per quale motivo il suo amico non sia ancora tornato a Roma.
Questo è davvero un posto stupendo, l'ideale per chi vuole stare da solo, a contatto con la natura e con quella libertà che solo il lago e i boschi sanno offrire davvero.Il problema, però, è che entrambi sanno che Niccolò non resta lì grazie alla pace del luogo, o per respirare l'aria pulita e tersa della campagna.
Lui lo fa semplicemente per non dimenticare.
Per non dimenticarlo.Per non perdere quel poco che gli resta di lui, di loro.
"Pensi che tornerai mai a Roma?"
domanda il riccio poco più tardi, facendosi coraggio e voltandosi in direzione dell'amico.
Niccolò, colto alla sprovvista, lo guarda per un po', ma poi scuote la testa.Questa casa è l'unica cosa che lo fa sentire ancora vicino ad Andrea.
Ogni muro, ogni angolo e ogni finestra
sono impregnati del loro amore, ed ha un bisogno quasi fisico di vivere lì.
È il suo limbo personale, quel luogo in cui potrà per sempre restare intrappolato nel passato, anche se fa male.
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|| 𝐀 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐭𝐞 ||
FanfictionL'amore. L'amore non ha formule, l'amore non ha né regole né mezze misure. L'amore succede, e basta. Qualcuno ha detto che chi ama vince sempre, ma quando si ama davvero qualcuno si ha la costante sensazione di perdere. Il desiderio, però, resta sem...