"Hey!"
Io e Luke ci stacchiamo bruscamente e vedo dietro di me un Michael molto confuso e un Calum imbarazzato. Solo Ashton mi ammicca strizzando l'occhio e facendo un mezzo sorriso, come se già sapesse tutto.
In quel momento ricordo di essere all'ospedale, davanti a gente che conosco e ad amici intimi di Luke, e di averlo baciato in presenza di tante persone. Arrosisco violentemente e mi alzo di scatto dal lettino. "Ehm..." balbetto, incapace di aggiungere altro, Michael sembra stravolto. Ha la bocca aperta in una grande "O" e gli occhi strabuzzati. "Che cosa...?" dice finalmente, dopo qualche secondo di silenzio generale.
Improvvisamente Luke scoppia a ridere. Mi volto a guardarlo e mi accorgo di quanto sia cambiato nel giro di qualche secondo. Prima che mi precipitassi su di lui, era ancora di quel pallore quasi di un fantasma, e mi piaceva pensare che fossi stata io a ridargli, come un forte vento, la sua vecchia vitalità. E poi sentire di nuovo dopo tantissimo tempo la sua risata mi aveva fatto venire i brividi.
Era come un sole capace di cacciare via le nuvole brutte e scure.
"Ma dai, Michael, che ti aspettavi?" dice Luke. La sua voce è ancora tremante e leggermente incerta, ma il suo sguardo determinato. Era sicuro di quello che diceva.
Poi mi prende la mano e mi guarda fisso negli occhi. Occhi... Sono occhi o pezzi di cielo? O onde del mare? O un tramonto con sfumature di tutti i colori dell'arcobaleno? Cosi belli, cosi freddi ma cosi teneri e curiosi, con dei bagliori che si accendevano a intermittenza, come delle lampade o delle lucciole.
"Mi piace questa ragazza" dice e sento un guizzo nel cuore. "E' cosi gentile, fedele... Ed è bellissima. Guardatela, dico davvero. non è magnifica? A volte non sembra nemmeno vera. Appena l'ho vista ho capito che sarebbe stato difficile vivere vicino a lei... Vederla da sola... O con altre persone... E sapere che quelle persone non erano me..." Il suo sguardo si fa cupo e aggrotta la fronte facendo avvicinare le sopracciglia. "Aria, scusami. Sono stato stronzo con te, ma è solo perchè avevo paura. Paura che non ti sarei piaciuto. Paura che saresti andata da qualcun altro. E quando questo è successo... Ho perso la testa. Scusami. So di non aver dovuto reagire cosi male, ti ho fatta soffrire. Ma ora guardami. Ti amo, Aria, e voglio scusarmi per tutte le stronzate che ho fatto. Una vita lontana da te fa schifo. Per favore, stai con me e dimentica tutte le cazzate colossali che ho fatto, e che prometto non rifarò."
Io rimango zitta per tutto il tempo. Non so che dire. Come reagire a certe parole?
Ci pensa Calum a rompere il silenzio. "E così voi due...?" E ci indica con fare complice.
Annuisco con un'espressione leggermente confusa. Non avrei mai pensato di poter piacere a Luke, figuriamoci di ricevere attenzioni al suo capezzale.
"Beh, che coppia, non c'è che dire!" dice Ashton, con l'aria di chi la sa, anzi la sapeva, lunga.
Improvvisamente impallidisco.
Ian.Mi getto sul letto di Luke con la mano sulla fronte per evitare di svenire sul momento.
"Oddio!" grido, gli occhi persi nel vuoto.
"Che succede?" fa Luke.
"Ho appena tradito una persona a cui tenevo... E sono in grande difficoltà" ammetto.
Lui pare capire. Prende un sospiro e dice le parole che non volevo sentire: "Siamo in due. La scelta sta a te".
Ancora una volta dovevo essere l'ago di una fottutissima bilancia che sembrava perseguitarmi.
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shadows. 》l. h.
Fanfiction[DAL CAPITOLO 49] "Ascolta." dice, la voce ferma. "Io ti amo. Tu mi ami?". Annuisco. "Sì, ma...". Lui mi interrompe posandomi l'indice sulle labbra. "Niente ma. L'unica cosa che conta è se ci amiamo. Ci amiamo? Sì. Bene." Sembra vedere in me confusi...