4. Ma che ti ridi?!

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Io sono una a cui piace molto dormire. Dormirei fino a mezzogiorno, se potessi. Ho il sonno pesante.

Peccato che stanotte non ho chiuso occhio.

Non fraintendetemi, avevo un sonno pazzesco, peccato che qualcuno si è divertito a mettere a tutto volume Ellie Goulding per l'intera notte.

Ora sono le sei e finalmente è tornato il silenzio, ma ho solamente il tempo di riposarmi mezz'ora prima che ci pensi la sveglia a farmi saltare in piedi.

Sbadiglio vistosamente, senza nemmeno curare di mettere la mano davanti alla bocca spalancata.

Trascino i miei piedi verso il bagno e, quando mi giro verso lo specchio, quasi faccio un salto per lo spavento.

La figura che ricambia il mio sguardo è allampanata, con i capelli corvini rigidi come spaghetti e raccolti disordinatamente in una coda frettolosa. Ha gli occhi marrone grandi, come due fanali sul suo viso smunto e lungo.

Sono un mostro!, penso con uno sbuffo.

Ho il tempo di vestirmi e darmi una sistemata (anche se le profonde occhiaie scure non ne vogliono sapere di andare via), prima di prendere mp3 e cuffiette e catapultarmi fuori di casa.

Tutti i giorni mi sveglio a quest'ora per andare a correre al parco vicino casa. Lo so, è un sacrificio andarci cosi presto, ma non fa troppo caldo e sono sola a correre. Nessuno che può infastidirmi.

Infilo le cuffie nelle orecchie e Katy Perry inonda il mio cervello.

I kissed a girl and I liked it

The taste of her cherry chapstick

I kissed a girl just to try it

I hope my boyfriend don't mind it.

Con un sorriso comicio a correre.

Come sospettato, il parco è compleamente libero da persone.

Solo io e la musica.

Sto facendo il terzo giro e ascoltando Ed Sheeran, quando improvvisamente noto una figura accasciata a terra che prima non avevo visto.

Non è tanto il fatto che indossa jeans srappati e maglietta sporca, che è circondata da bottiglie vuote di vino e che dorme per strada come un senzatetto a spaventarmi, quanto più che altro il fatto che è incredbilmente familiare.

In un attimo sono un ginocchio davanti alla figura che, ora vedo, è un ragazzo non più grande di me, è moro e ha gli occhi chiusi.

Spaventata, faccio un passo indietro.

Ma certo che lo conosco. È Calum, il mio vicino di casa!

Lo scuoto più volte, ma ovviamente dorme come un ghiro.

E ora cosa faccio? Non posso portarlo di peso fino a casa. È troppo pesante.

Non so nemmeno perchè sto cercando di aiutarlo, ma sebbene fosse odioso e cretino, sento che non posso lasciarlo quo da solo.

Proprio nel bel mezzo dei miei pensieri, vedo che Calum ha spalancato gli occhi, e sto per spaventarmi più di prima.

Sono lattiginosi e vitrei, come quelli di un morto. Da questo mi rendo conto che non ha del tutto smaltito la sbornia.

Senza alcun preavviso, il ragazzo sotto di me comincia a ridere. Senza nessun motivo apparente.

"Cavolo, ma che ti ridi?!" dico arrabbiata, pur sapendo che non può sentirmi, ubriaco com'è.

Non senza difficoltá e ondeggiando come la Torre di Pisa, Calum si alza in piedi.

Ho solo il tempo di sospirare dal sollievo, prima che lui ricadesse a terra come un sacco di patate.

Faccio uno scatto e lo prendo sotto le ascielle, prima che possa toccare terra.

Diamine, non sembra così pesante da fuori! Mi sto letteralmente spaccando le braccia a reggerlo, ma faccio uno sforzo e riesco a trascinarlo fino alla fine del parco.

Per strada non c'è nessuno, perciò mi rimbocco mentalmente le maniche e penso: Forza, Aria, resisti ancora un po'. Sei praticamente arrivata.

Proprio quando le forze mi stanno abbandonando, arrivo davanti casa dei miei vicini.

Lascio a terra Calum e suono il campanello.

Ho il corpo di fiamme. Non riesco nemmeno a respirare, per quanto sono stanca e assonnata.

La porta si apre, proprio mentre cado per terra con gli occhi chiusi.

Ciao a tutti!

Grazie per i voti e le visualizzazioni! Spero la storia vi stia piacendo!

Passate a vedere anche la mia altra storia, 'Simply Us'.

Vi adoro♥

-M.

shadows. 》l. h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora