È una gelida serata di fine gennaio. Me ne sto tranquillamente sdraiata sul divano, con tanto di pacchetto di patatine in mano, le repliche di The Vampire Diaries in televisione, e il mio gatto Midnight acciambellato sulle ginocchia.
Divano, patatine, gatto e Ian Somerhalder, penso con un sorriso. Ho tutto ciò che si può desiderare.
Questa è una delle mie serate tipo. Ho vent'anni, una brillante carriera di casalinga, tanta pigrizia e libertà 100%. Infatti niente ragazzo, assolutamente. Sono felicemente single, e non riesco proprio a capire la gente che dice che essere soli è brutto. Io sto da Dio. Posso fare tutto quello che mi passa per la mente, mangiare quello che voglio, andare dove voglio, dormire quando voglio, uscire con chi mi pare e rientrare a casa a qualsiasi orario. In fondo, qui vivo da sola.
Mi concentro sullo schermo. Ian e Nina sono vicinissimi, e si stanno scambiando parole dolci. Si stanno avvicinando, penso con un sussulto. Ho sempre tifato per la coppia Damon-Elena. Finalmente sta succedendo qualcosa!
Loro sono vicini, sempre più vicini.. Mi sporgo dal divano, per seguire la scena da più vicino...
E il buio.
No, nel senso che sono svenuta, o che ho avuto un mancamento dovuto all'eccessiva eccitazione nel vedere Ian e Nina praticamente incollati.
Nel senso che si è spento tutto. Tv, lampadari e lampioni in strada.
Si chiama black-out.
Mi sfugge una brutta parola dalla bocca, proprio ora che avevo una prova in pugno del loro amore! E non ci saranno altre repliche oltre questa!
La sfiga continua a pedinarmi, accidenti a lei.
Mi precipito fuori, facendo poco caso alla strada. Sono talmente presa dalla foga che quasi quasi inciampo su una lattina buttata a terra. Mi metto a strillare qualcosa contro la gente che si è impazzita, alla sporcizia della mia cittá e sul fatto che è una vergogna, che io volevo continuare a vedere The Vampire Diaries e sono incavolata col mondo.
Finalmente arrivo alla villetta davanti alla mia, di solito bella illuminata, ma che ora è silenziosa e buia. Il black out deve essere arrivato fino a lì.
Prendo un respiro prondo prima di bussare. Sono sicura? La casa è abitata da un vecchietto ultra ottantenne, un rompiscatole che non finisce più, che inutile dirlo, io non sopporto.
Ma certo che devo bussare. Voglio vedere The vampire Diaries, e lui è l'unico che ha la chiave per accedere ai contatori della luce della zona.
Colpisco con foga la porta un paio di volte, ma niente. Riprovo, ma la casa rimane silenziosa.
A un certo punto mi accorgo che la porta è leggermente socchiusa.
La spalanco e, un po' incerta sul da farsi, entro in casa.
Non faccio nemmeno in tempo a fare un passo che tre figure scure e dall' aria poco amichevoli mi balzano addosso, facendomi cadere per terra malamente.
Ciao a tutti!
Ho iniziato questa nuova fanfiction, sará molto simpatica, spero sia di vostro gradimento!
Lasciate un voto :)
-M.
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shadows. 》l. h.
Fanfiction[DAL CAPITOLO 49] "Ascolta." dice, la voce ferma. "Io ti amo. Tu mi ami?". Annuisco. "Sì, ma...". Lui mi interrompe posandomi l'indice sulle labbra. "Niente ma. L'unica cosa che conta è se ci amiamo. Ci amiamo? Sì. Bene." Sembra vedere in me confusi...