shadows. 》l. h.

30. Totalmente senza parole.

"Cosa?!".

Balzo in piedi di scatto, incurante degli sguardi sprezzanti lanciati dalla gente intorno a me.

"Sssh!" mi fa Hailie, guardandosi attorno preoccupata, portandosi un dito alle labbra. "Fai silenzio e siediti.". Ho il cervello in uno stato di tilt, perciò non mi metto troppo a discutere con Hailie e mi obbedisco. "Ma come.. Cioè, perchè... Come è possibile...?" balbetto, torturandomi le mani e guardando il pavimento. Sento la mia amica sospirare. "Non sapevo... Se dirtelo subito," mi fa lei. "Ma stai certa che è così. Credimi. Mio padre è il fratello di sua madre. O meglio, era, perchè lei è morta quando Luke aveva appena dodici anni."

"D-davvero?" faccio, sempre più stupita. Non credevo sinceramente che quel ragazzo potesse essere orfano di madre. "E per quale motivo?"

Hailie fa un bel respiro. Sembra proprio che questo discorso la stia prosciugando. Mi dispiace per lei, ma ormai sono troppo presa e ho bisogno di sapere di più. "Mio padre era un violento. Non ha mai toccato mia madre davanti a me e mia sorella perchè non voleva dare una brutta immagine di lui. Ma noi siamo sicure che l'avrà maltrattata parecchie volte, anche se non lo faceva in nostra presenza." Fa una pausa. Poi riprende: "Ma con sua sorella era diverso. Con lei non aveva davvero problemi a sfogare la sua rabbia e, visto che Luke e mia zia vivevano vicini a noi, eravamo abituati a mangiare con loro. E tutte le volte- e dico tutte, mio padre trattava malissimo mia zia. Lei non diceva nulla, e sopportava tutte le violenze, psicologiche e fisiche, in silenzio. Luke si era accorto di tutto, cominciava ad odiare mio padre e perfino me e mia sorella, sebbene fossimo sempre state dalla sua parte. Noi non siamo mai state a favore di nostro padre."

Non sapevo cosa dire. Ero totalmente senza parole, non potevo credere che quella ragazza avesse avuto una vita così difficile. Per non parlare di Luke, all'epoca solo un bambino.

"Le violenze continuavano e un giorno di autunno Luke, tornato da scuola, ha trovato la madre morta nel salotto di casa, accoltellata. Per lui è stato uno schock. E' stato per ben sei mesi senza spiccicare parola, ed è dovuto venire a vivere con noi per problemi di legalità. Non fosse mai successo! Come puoi ben immaginare, lui ci odiava, ancora di più dopo la morte della madre che, come ben capirai, lui credeva fosse stata provocata da mio padre . Ha passato l'intera adolescenza odiandoci, senza parlare, evitando accuratamente di guardarci o tener conto della notra esistenza." Hailie aveva gli occhi brillanti per l'emozione, lo sguardo perso di chi ne ha passate tante e di chi ha sofferto molto. "E' stato un periodo bruttissimo. Io e mia sorella cercavamo di parlargli, ma lui ci evitava. Abbiamo sofferto molto."

"Ecco perchè, al nostro primo incontro, Luke non si è fatto vedere... Ed ecco perchè, da quel momento, mi ha trattato così male!" dico, più a me stessa che alla mia amica. Ella comunque capisce di cosa sto parlando, perchè annuisce. "Esatto. Lui ancora ce l'ha con noi. Non mi parla più da anni, ormai. Ho passato anni difficili, superati molto bene quando ho conosciuto Michael. Per la prima volta mi sentivo felice con qualcuno. Ci siamo conosciuti perchè lui frequentava Luke, e sapeva qual era la situazione con me. Gli sono grata per l'eternità." Fa un piccolo sorriso, mentre piccole lacrime le annebbiano lo sguardo triste e denso di ricordi, Rimane in silenzio per un bel po', poi repentinamente, balza in piedi e mi prende le mani. "Per favore, aiutami. Tu, che so che bene o male frequenti Luke, parlagli. Digli che non deve temere di parlarmi. Io sono con lui. E lo sarò sempre.". Non rispondo subito, così lei aggiunge, con un piccolo sorriso:" Lo so che le tue cose con lui si sistemeranno, ne sono sicura. Lui è un bravo ragazzo, in fondo. Non temere." Le sorrido di rimando, mentre dentro tutto va a pezzi, il mondo sembra traballare, e Ian è finalmente di ritorno con il vassoio del McDonald's in mano.