The popular boy and the bad boy (pt.2)

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Hawks:

Dopo 3 ore di lezioni inesauribili arrivò in classe Aizawa.
Entrò molto nervoso è visibilmente incazzato, entro sbattendo la porta e dopo aver squadrato la stanza chiese.
"Avete visto quel dannato depravato di un Villain dai capelli neri senza un briciolo di responsabilità ??" Chiese scazzoso guardando Midnight che ci stava insegnando dei particolari del combattimento e dei terreni della città.
"Ehm no, come mai?" Chiese, intanto Rumi mi si avvicinò chiamandomi con uno schiocco di dita.
"Hai visto? Non riesce nemmeno a starsene fermo ha seguire delle semplici regole!" Disse, perché deve essere sempre così stronza con lui, cosa diamine ha contro di lui? Va bene non la trattata nei migliori dei modi, ma lei è davvero una vipera se c'entra Dabi.
"Pk non ti concentri sulla lezione, quello su cui scrivi è il quaderno di fisionomia, stiamo facendo sondazione di terreno" dissi tornando ad ascoltare la conversazione degli altri due pro Hero.
"Quella testa da svitato dopo essere stato dal preside dovevo riportarlo in aula, ma sembra essersi dissolto nel nulla!" Disse infuriato Aizawa.
"Magari sta...in bagno?" Disse Midnight,
"In bagno? Da circa un'ora e mezza?"Aggiunse Aizawa.
"Okey forse non è in bagno" disse Midnight pensando.
Dopo poco pensai a dove poteva essersi cacciato, Twice e Toga erano in infermeria per degli esami,non sarebbe andato dai medici, lui odia i medici e essere toccato-
Nelle classi non penso, da suo fratello non penso...Tzk...ho capito dov'è andato quel cretino-
"So dove sta" dissi e tutti guardarono me stupiti.

Dopo il permesso dei due Hero mi incamminai verso il tetto della scuola, quando eravamo in prigione, o meglio quando venivo a trovarlo, mi raccontò che, quando era piccolo amava guardare il cielo, per tutta la sua vita ha sempre vissuto in una gabbia, pieno di catene... e sognava solo la libertà.
Guardare il cielo da piccolo quelle volte in cui poteva, lo faceva sentire libero,
Anche quando suo padre lo aveva abbandonato, dice che l'unica cosa che non l'abbia mai abbandonato era il cielo, sempre lì, di giorno e di notte, con le stelle e senza, con la luna e il sole.
Salii le scale e aprii il portone all'esterno e camminai sul tetto della scuola, se c'è una cosa su cui Keigo Takami non si sbaglia, è conoscere Touya Todoroki, o meglio il grande Villain Dabi.
E come previsto trovai sopra un rilievo del tetto un ragazzo con dei capelli neri scompigliati, molto muscoloso e robusto, che leggeva dei fumetti come un liceale sdraiato li.
Mi avvicinai, non stava leggendo aveva il fumetto poggiato sulla faccia, e in mano una sigaretta accesa.
Lo guardai abbassandomi e poco dopo lui mosse il fumetto.

Guardai i suoi grandi occhi azzurri, era davvero incredibile come mi rapissero ogni singola volta  che li vedevo, tali quali all'oceano,  profondi, misteriosi,spaventosi,intensi,travolgenti

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Guardai i suoi grandi occhi azzurri, era davvero incredibile come mi rapissero ogni singola volta  che li vedevo, tali quali all'oceano,  profondi, misteriosi,spaventosi,intensi,travolgenti.
"Guarda quanto è piccolo il mondo" mi disse lui guardandomi con un sopracciglio alzato.
"Devi tornare nella tua aula ti cerca Aizawa e non è per niente di buon umore oggi." Gli dissi
Lui alzo gli occhi al cielo e rispose sbuffando.
"Si incazzasse quanto vuole, se non voglio stare in quella classe non ci sto punto." Disse
Sbuffai anch'io mettendomi una mano in faccia.
"Dio non cambierai mai-" dissi provocando la sua risatina.
"Che c'è di divertente?" Chiedi e dopo che finì di ridere lui rispose.
"Se per questo nemmeno tu caro il mio Hawks"
In effetti anche questa volta lui sparisce per meno di un'ora e chi  va a cercarlo?...già...io.
Sbuffai incrociando le braccia e diedi un calcetto sul suo fianco.
"In ogni caso,alza il culo e vai in classe se ti trovano qui ti rimandano nuovamente dal preside." Dissi ma la mia cravatta si strinse al collo e qualcosa mi tiro verso il basso,  e guarda caso caddi su qualcosa di morbido.
"Quanto sei spiritoso" dissi.
"Andiamo rilassati un po'! Eri così anche quando eri un vero studente!? HAHA"
Possibile che doveva solo irritarmi??.
Alzai la testa dal suo petto e mi misi seduto lui mi guardava soddisfatto e sorrideva, non capivo quel sorriso finché non sentii delle mani palparmi il culo.
Arrossii subito guardandolo malissimo.
"Sei veramente un porco pervertito." Sentenzia ma lui rideva tranquillo.
"Non dirmi che non ti piace quando te lo tocco?" Mi guardo furbo sorridendo.
Ok basta. Così sappiamo tutti come va a finire.
Mi alzai di scatto e gli porsi la mano per alzarsi.
"Muoviti idiota..." lui afferro la mia mano e si tiro su.
"Va bene che palla che sei pero " disse aggrappandosi alla mia mano.
Entrambi iniziammo a scendere le scale per tornare nelle aule, attraversammo i corridoi e la scena era abbastanza ironica, io vestito in modo casual e ordinato, sempre eccellente in ogni materia, sociale, estroverso, solare,sorridente.
Lui invece freddo,solitario,introverso,carismatico,violento,asociale,narcisista, e preferibilmente vestito nel modo meno appariscente possibile,ovvero di nero.
Il sole e la luna,un angelo e un demone,una colomba e un corvo, i due opposti che camminavano uno affianco all'altro, tutto il corridoio ci guardava, era una scena buffa, ma sentire le frasi delle ragazze che dicevano.
"Secondo ne quei due scopano come due animali" mi fecero totalmente andare fuori di testa!
Andiamo!? Perché la gente si deve fare gli affari miei!? Non nego che...cazzo sono giorni che vorrei saltargli addosso...MA no no no mi devo contenere,non devo pensare a cose strane,perverse,sessuali...NO OK BASTA.
Uscimmo nel cortile superando la folla di gente e decimo il giro della scuola, ormai le lezioni erano terminate ma avevo promesso ad Aizawa che domani avrei portato Dabi in classe.
"Hawksyyyy" oh no.
Da lontano arrivò Rumi saltellando ma non appena noto Dabi al mio fianco.
"Ma che carini ora vi date anche i nomignoli?" Disse Dabi appoggiandosi al muro.
"Che-" dissi ma venni interrotto.
"Anche se fosse? Che sei geloso?ah giusto pk a te non l'ha mai dato vero?" Disse lei sorridendo malefica.
"Veramente si" disse lui chiudendo gli occhi sorridendo.
"Cos" ma venni nuovamente interrotto-MA CHE CAZZO LASCIATEMI PARLARE PORCA PUTTAN-
"Eh,quale sentiamo??" Disse la ragazza e subito dopo Dabi rispose sorridendo.
"Daddy "
...

...

...

...

...

...

...

Io lo uccido.
Un silenzio di tomba cadde tra noi tre.Dabi sorrideva maleficamente la coniglietta sembrava traumatizzata e io ero un semaforo ammutolito.
"DABI?!?!?!!"gli urlai contro e lui inizio a ridere.
"Eh-ah-ehm-" disse lei confusa,tappai la bocca a Dabi.
"Nulla nulla nulla nulla?!?!!! Non lo ascoltare insomma, non hai nulla da fare ora?!?!?"
La ragazza dopo essersi grattata un po' la testa se ne andò confusa.
Intanto Dabi continuava a sghignazzare, levai la mano da davanti la sua bocca,e gli urlai contro mentre lui si piegava in due dalle risate.
"BRUTTO IDIOTA SENZA NEURONI SANI CHE CAZZO TI VIENE IN MENTE DI DIRE RAZZA DI DEGENERATO PERVERTITO?!?!?" Lui non prestava la minima attenzione alle mia parole ma rideva a crepa pelle.
"COGLIONE CHE TI RIDI?!" Chiesi urlandogli contro.
Lui dopo essersi calmato mi rispose.
"La...la tua faccia,PHAHAHAHAHAHA eri identico ad un pomodoro, e la faccia di lei! Oddio non ho mai riso così tanto."sentenziò asciugandosi le lacrime.
Rimasi un po' in silenzio, ma dopo poco mi scapo un sorriso, gli diedi una gomitata e ripresi a camminare.
"Andiamo coglione" dissi e lui mi segui poco dopo dandomi una botta della sulla spalla, lo guardai e sorridendo mi fece l'occhiolino, come potevo non avere le farfalle nello stomaco con quel dannato sorriso.
Ci guardavamo negli occhi entrambi, già assaporavo un bacio indimenticabile.
Ma poco dopo i suoi occhi si spostarono alle mie spalle, e il suo sorriso svanì, e nei suoi occhi, vidi solo, paura...
"Dabi,che succede?.."lui rimase in silenzio...aveva paura, inizio a...tremare...Dabi non trema mai, Dabi non ha mai paura...ma mi resi conto del perché lui era così spaventato, quando pronuncio quella piccola parola.


"...mamma.."

Mi girai e vidi al cancello della scuola...Shoto, che aveva appena finito di abbracciare una donna dai lunghi capelli bianchi, alta poco più del figlio, la donna incrocio il mio sguardo e mi sorrise a malapena aveva dei bellissimi occhi grigi chiaro, o meglio un azzurro soffocato, e il sorriso....ecco da chi aveva preso quel meraviglioso sorriso Dabi, così dolce e angelico, innocente.
Ma la donna guardò dietro di me e torno a guardare il figlio.
Mi girai e...dove diamine è finito Dabi?.

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