JASON
«Sono venuta a ritirare il mio maglioncino, signor White», risponde distrattamente.
Seguo il suo sguardo; è attratta dalle luci della città che lentamente si accendono. La vista da qui è mozzafiato e il sole ormai quasi tramontato rende tutto magico.
«Avvicinati pure, se vuoi», sussurro con voce calda.
Mi alzo lentamente, avvicinandomi così al finestrone dell'ufficio. Mi volto verso di lei e le tendo una mano, invitandola quindi a venire al mio fianco. Non so perché io mi stia comportando così ma è come se una forza misteriosa mi spingesse ad agire in modo irregolare in sua presenza.
Grace sembra essere spaesata, oserei dire sorpresa. Io invece mi sento... perso. La vicinanza di questa ragazza mi provoca un turbinio di emozioni inspiegabili e soprattutto mai provate. È come se fosse una sorta di calamita. Da quando ci siamo incontrati, non fa altro che piombare nelle mie giornate in modo anomalo e inaspettato. Le avevo lasciato il biglietto da visita proprio per evitare l'effetto sorpresa ma, a quanto pare, non le piace ricevere 'ordini'. A me non piace perdere il controllo: controllo delle emozioni, controllo delle azioni, controllo della mia personalità. Ho sempre programmato tutto sin da quando ero un adolescente. Il mondo degli affari, per me, non è poi così differente dalla vita reale. Anche nel privato tendo a controllare tutto ciò che mi riguarda. Con Grace invece... è tutto stravolto. Non riesco a tenere a bada le emozioni. È come se uscisse fuori un altro Jason, un Jason diverso. Un Jason che non conosco poi così bene, un Jason che temo.
Grace si alza lentamente, con gli occhi lucidi e pieni di stupore. Si avvicina a me e inizia a fissare il panorama. Un sorriso nasce spontaneo sul suo viso e mentre lei si perde a osservare le luci della città, io mi perdo a osservare i suoi lineamenti. Cerco di passare inosservato ma con scarsi risultati.
«Non crede che sia bellissimo?», chiede voltandosi verso di me con occhi sognanti.
Annuisco. Anche se non sono convinto che stiamo alludendo alla stessa cosa.
Mi avvicino maggiormente a lei; dal momento che ha deciso di irrompere nel mio ufficio senza avvisarmi, io ho deciso di stuzzicarla un po'. Le sue pupille si dilatano ed è chiaro che in questo momento è in uno stato di forte agitazione; sorrido in modo malizioso. Non pensavo di riuscire a esercitare un tale controllo sulle sue emozioni. Buono a sapersi, posso sfruttare tutto questo a mio vantaggio.
Vantaggio per cosa, Jason? È una sconosciuta.
Mimo un'espressione infastidita. Non sopporto che la mia voce interiore si faccia viva proprio nei momenti meno opportuni. Grace se ne accorge, così distolgo l'attenzione dalla mia persona.
«Cocco?», dico alludendo all'odore proveniente dalla sua pelle.
«Ehm... sì», risponde riluttante.
È imbarazzata, le sue guance rosse mi ricordano tanto le fragole mature.
«Ottima scelta, signorina Johnson», ammetto sinceramente.
Ammiriamo il panorama per qualche secondo e solo nel preciso istante in cui lei si avvicina a me maggiormente realizzo cosa sta succedendo: io e Grace più vicini del solito, nel mio ufficio.
No, non può accadere, non qui. Riacquisto lucidità e velocemente interrompo il contatto fisico, tornando a sedermi sulla mia poltrona; aspetto che Grace faccia lo stesso. A differenza mia, si trattiene qualche minuto in più a guardare il panorama. È davvero un'anima pura, mi chiedo come abbia potuto trattarla in malo modo il giorno del suo primo colloquio.
Tossisco leggermente, attirando così la sua attenzione.
«Mi scusi, signor White», si affretta a dire.
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Fate or chance?
Romance(COMPLETA E IN REVISIONE) La White Enterprise è una delle più grandi aziende di cosmetici presenti sul territorio di Chicago. Ogni ragazza della città sogna di poter lavorare per il giovane White ma, il rampollo della nota famiglia, ha delle aspetta...