JASON
Sono uscito prima dall'azienda. Non so se Grace abbia intenzione di presentarsi a casa mia questa sera, tuttavia, non voglio che mi colga impreparato qualora decidesse di farlo. Sono un mix di eccitazione: non riesco a contenere la mia felicità. Ho ancora l'immagine del suo volto colmo di piacere impresso nella mia mente. Era dannatamente bella. Ed eccitata. E ancora bella. Sono così impaziente di rivederla e di ricominciare da capo, nel modo "giusto", ammesso che ce ne sia uno. Ho ordinato del cibo da un locale niente male sulla ventesima, uno di quelli chic ma non troppo. Quella ragazza mangia quanto un uccellino, la porzione non sarà un problema per lei. Ho aggiunto della cioccolata calda d'asporto e delle piccole ciambelline, sia mai le venga voglia di dolce. Ho un'idea migliore per il dolce, in realtà; sta a lei decidere se ne avrà voglia oppure no. Ho ordinato ai miei autisti di passare a prenderla in azienda per le venti: dovrebbe aver finito di sistemare i rossetti per quell'ora. Aspettare sarà un problema per me, soprattutto ora. Riempio la vasca idromassaggio e penso a quanto sarebbe bello averla qui, tra le mie braccia.
Fly down, Jason. Sembri un quindicenne arrapato alle prese con la prima cotta adolescenziale.
Maledizione, al solo pensiero di Grace e me in questa vasca, diventa duro. Io ci provo a contenere i miei istinti ma fallisco miseramente quando si tratta di lei. Solo Dio sa cosa scatena quella donna in me. Mi immergo nell'acqua calda e mi lascio andare a una mezz'ora di puro relax; Alexa riproduce Frank Sinatra nelle casse e mentre chiudo gli occhi, penso a quanto sarebbe bello trascorrere del tempo in completa solitudine con Grace. Chissà, magari nel mio chalet in Vermont. È una buona idea, in fin dei conti. Chi non vorrebbe passare le vacanze di Natale in Vermont? Detesto quella festività ma sento che Grace potrebbe amare il clima e la tranquillità di quelle parti. A stento ci sono andato, allo chalet intendo. Tuttavia, tornarci non potrà che farmi bene.
È tutto pronto, manca solo lei.
GRACE
Lavorare non è mai stato così piacevole. Ho ancora il suo profumo addosso, le gambe leggermente doloranti e una strana – ma per niente disturbante – nausea. Non so se possa definirsi così, in realtà; tuttavia credo che termine migliore di questo non possa esserci al momento. Ho lo stomaco in subbuglio dall'emozione: ho davvero fatto l'amore con quello che è il mio capo? Quando ho messo piede qui dentro, non immaginavo minimamente che potesse andare a finire così. In realtà, ho sempre pensato che Jason fosse un uomo stronzo sì, ma dal fascino innegabile. Al contempo, non pensavo che questo suo fascino potesse smuovere i miei desideri più nascosti.
«Ce l'ho fatta! E anche l'ultimo rossetto è stato catalogato», urlo vittoriosa.
«Sono le venti in punto, sei stata spaziale baby!»
George sbuca dal lato, sorridendo.
«Già, non vedo l'ora di sprofondare nel mio letto. Necessito di una bella dormita», dico, avvicinandomi maggiormente a lui.
«Aspetta, aspetta», mi afferra da un braccio, «è odore di sesso, questo?», continua, sniffandomi.
«Ma cosa dici, smettila», arrossisco.
Esco dalla sua presa e mi fermo a qualche centimetro di distanza. Continua a fissarmi come se fossi una ladra colta in flagrante.
«Bugiarda! Con chi l'hai fatto? Michael della comunicazione? Joshua del settore marketing?», elenca una serie indefinita di nomi, «il supremo?», continua dubbioso, «mio Dio! Il supremo? Non può essere ma dal colore comparso sulle tue guance, direi che ho fatto bingo!»
Questa volta il suo tono è vittorioso e per quanto io provi a nasconderlo, la mia faccia parla al posto mio.
«Abbassa il tono della voce e non osare spifferarlo a qualcun altro, intesi?», lo minaccio.
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Fate or chance?
Romance(COMPLETA E IN REVISIONE) La White Enterprise è una delle più grandi aziende di cosmetici presenti sul territorio di Chicago. Ogni ragazza della città sogna di poter lavorare per il giovane White ma, il rampollo della nota famiglia, ha delle aspetta...