GRACE
La tensione provata a causa della troppa vicinanza con il signor White, mi ha scombussolata. È difficile lavorare in modo serio dopo un inizio di giornata così 'turbolento'. Nonostante la bassa temperatura presente all'esterno, io sto bruciando. Letteralmente. Ogni parte del mio corpo, è in subbuglio.
Con le mani mi sventolo leggermente, mimando un gesto che non passa inosservato.
«Hai caldo?», chiede con tono malizioso.
Jason sta giocando con la mia pazienza. Non sa di cosa sono capace. Non ha tenuto in considerazione il fatto che i suoi uomini abbiano scelto una tuta un po' troppo attillata per la mia corporatura. Diciamo che le se volessi, potrei destabilizzarlo seduta stante. Sono troppo sveglia per farlo, però; non posso compromettere una giornata di lavoro a causa dei nostri spiriti "bollenti".
È evidente che entrambi ci desideriamo ma non sono quel tipo di persona; a dire il vero, non so perché io non riesca a mantenere un briciolo di calma in sua presenza. C'è qualcosa in lui che mi attira come se fosse una calamita. Nessun sentimento ci lega, nessuna promessa d'amore suggella il nostro rapporto. A dire il vero, non credo che ci sia un rapporto tra di noi aldilà di quello lavorativo. Eppure, nonostante questo, eccomi qui. Anzi, eccoci qui.
«Grace? Sei con me?», la sua voce scuote i miei pensieri.
«Sì, scusami. Dicevi?», rispondo velocemente, raddrizzando la schiena e cercando così di risultare sicura ai suoi occhi.
Jason è in procinto di dirmi qualcosa quando, improvvisamente, sentiamo qualcuno bussare alla porta.
«Buongiorno, mio caro. Dormito bene? Hai un viso raggiante stamattina!»
Claire, ovviamente. Chi altro se non lei?
Come sempre, fa la sua entrata trionfante senza tener conto della mia presenza. Ormai sono abituata, è chiaro che io non le vada a genio; il tutto è ovviamente ricambiato. Non mi è mai piaciuta questa donna e credo che non cambierò mai idea su di lei.
«Buongiorno Claire. Anche tu di buon umore, vedo».
Jason si alza, accogliendola così e invitandola a sedersi sulla poltrona a fianco alla mia.
«Ah, ci sei anche tu. Non ti avevo notata».
Claire mi lancia un'occhiataccia. Mi guarda dalla testa ai piedi, contrariata.
«Strano, non credo di essere trasparente. Lei che ne pensa, signor White?», ribatto, spostando lo sguardo sul mio capo
Jason tossicchia ripetutamente, schiarendo la voce.
Noto un accenno di sorriso sulle sue labbra. Sorrido allo stesso modo, sicura di me.
«Sciocchezze a parte, volevo dirti che oggi verrà in azienda Ryan. Credo che possa aiutarci ad ultimare la nuova campagna», Claire torna all'attacco, spostando nuovamente l'attenzione su Jason.
Sbarro leggermente gli occhi, colpita da questa affermazione. Jason sembra essere incuriosito non tanto dalle parole di Claire quanto dalla mia reazione.
«Ryan verrà a darci una mano?», dico entusiasta rivolgendomi a Claire.
La donna sembra essere stupita dal mio coinvolgimento nella conversazione. Aggrotta la fronte e lancia un'occhiata a Jason prima di tornare con lo sguardo su di me.
«Sì, tutto ciò ti eccita?», chiede con tono arrogante, quasi annoiato.
Jason sposta lo sguardo su di me, fulminandomi. Sembra quasi essere infastidito dal mio modo di fare. Deglutisco, ricomponendomi. Ci manca solo che il capo inizi male la giornata a causa mia.
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Fate or chance?
Storie d'amore(COMPLETA E IN REVISIONE) La White Enterprise è una delle più grandi aziende di cosmetici presenti sul territorio di Chicago. Ogni ragazza della città sogna di poter lavorare per il giovane White ma, il rampollo della nota famiglia, ha delle aspetta...