34. FIORE GUARITORE

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Nel frattempo, al Parco dei Gigli.

Elaine si trovava nell'ufficio di Liceo. La luce filtrava attraverso la finestra, creando un'atmosfera di serena tranquillità nonostante l'argomento della discussione.

Di fronte a lei, Liceo sedeva dietro la scrivania di legno, la sua figura gentile e curata in contrasto con l'opulenza dell'ambiente. Aena la osservava con occhi preoccupati, mentre una delle sue mani era appoggiata alla tenda della finestra che dava sul Parco dei Gigli. Elaine sentiva il peso di quell'attenzione, ma non si lasciò intimidire.

Accanto alla scrivania, un altro ragazzo era presente nella stanza. I suoi capelli biondo cenere catturavano la luce con una brillantezza quasi eterea, mentre i suoi occhi blu come le tempeste notturne scintillavano di una curiosa intensità. Stava in piedi con le braccia conserte, la sua postura rilassata ma vigile.

Qualcosa sembrava essere nascosta dietro la sua schiena, facendogli avere uno strano rigonfiamento che la ragazza trovò ilare.

"È carino, ma quasi sembra un gobbo."

Poi l'investì.

Un'onda pressoria che la fece bloccare di colpo. Era una sensazione familiare che solo in pochi erano capaci di suscitare.

"Che diamine..."

Nonostante la sua posizione apparentemente distaccata, c'era qualcosa nella sua presenza che suggeriva un coinvolgimento attivo nella conversazione in corso. Aena parlò con voce calma ma autoritaria, dirigendo la sua attenzione alla figlia di Mardi.

«Il motivo di questo messaggio?»

«Non è scritto. Ho chiesto, ma Ada dice che non lo sa ancora.»

Aena inclinò leggermente la testa, il suo sguardo diventò ancora più intenso.

«Chi l'ha deciso?»

«Shirei», rispose la ragazza senza esitazione.

«Chiaramente. Hanno aggiunto qualche informazione?»

Elaine annuì.

«Dicono che il futuro del Parco dei Gigli e dell'Accademia dei Narcisi dipende da questo.»

Fece una breve pausa, poi aggiunse: «Appena Shirei spiegherà nel dettaglio, condivideranno tutte le notizie.»

Liceo, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, intervenne con un tono riflessivo. «Non possiamo fare altro che accettare se la posta in gioco è così alta.»

Aena confermò, poi si rivolse al rettore con determinazione.

«Liceo, scrivi una lettera per i referenti dell'accademia. Un Kamaitachi* verrà a prenderla e la recapiterà alla scrivania di Emion.»

L'uomo rifletté per un momento prima di rispondere.

«Potremmo inviare anche un gruppo di supporto per aiutarli.»

«No», replicò la dea, «Altrimenti sarebbero bastati i soldati dell'accademia. Shirei avrà formulato un piano. Nonostante l'idea non mi aggradi a pieno, dovremo lasciarlo fare.»

Liceo sembrava voler obiettare, ma Elaine li interruppe con un tono deciso. «A questo proposito! C'è una richiesta che vorrei fare a entrambi.»

«Di cosa si tratta?»

Elaine prese un respiro profondo, sentendo l'importanza del momento. «Vorrei provare a percorrere il sentiero di Emion.»

Le parole di Elaine riempirono la stanza, lasciando un silenzio carico di tensione. Aena e Liceo si scambiarono uno sguardo, consci dell'importanza e delle implicazioni della richiesta fatta dalla semidea.

Maschere Immortali: La ProfeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora