30. GUERRA ALLE PORTE

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Ada spostò un po' di legna per mantenere vivo il fuoco, «Comunque non mi sarei mai aspettata di incontrare un semidio che potesse controllare l'etere. Mia madre ha sempre detto che sono speciale perché posso vederlo e "manipolarlo" attraverso il mana...» ripensò al sorriso della dea mascherata, «Mi chiedo se non fosse destino che ci incontrassimo.»

Shirei rimase in silenzio a pensare. La figlia di Rutia si voltò a guardarlo e non poté fare a meno di essere rapita dai suoi occhi viola che, illuminati dalla scintillante fiamma del camino, risplendevano di meravigliose sfumature color porpora.

«Ho per caso detto qualcosa di strano?»

Shirei scosse leggermente la testa, poi ricambiò il suo sguardo e chiese: «Cos'è l'etere?»

«Tu non...» Ada sbatté le palpebre, «Ok, seguimi, te lo spiego.»

Shirei si alzò in piedi e rimase a guardarla.

Ada afferrò dal suo zaino un quadernino che sfruttava per le evenienze, poi lo vide e aggrottò le sopracciglia, «Che fai?»

«Mi hai detto di seguirti.»

Soffocò una risata, «Intendo con la testa. Certo che sei stupido.»

Il semidio non ribatté e si sedette nuovamente accanto a lei.

«L'etere e il mana sono due energie che permeano il nostro mondo in quantità molto diverse. Tutti i semidei possiedono la particella divina, un nucleo dove immagazzinare il mana, che viene usato per permetterci di usare i nostri poteri.»

«Che succede se finisce?»

«Beh... svieni o, in casi peggiori, muori», poi si affrettò ad aggiungere, «Questo non succede quasi mai perché siamo capaci di assorbirlo dall'ambiente. Solitamente la stanchezza sopraggiunge prima del completo svuotamento della particella. Qui capisci che devi stare attento, infatti incontri proprio un impedimento nell'uso dei tuoi poteri.»

Mentre spiegava, la figlia di Rutia cominciò a fare degli schemi riguardo l'argomento.

«Ho un'altra domanda» la interruppe il semidio.

«Prego.»

«Come sono nati mana ed etere?»

Ada rimase in silenzio, la domanda l'aveva colta di sorpresa, «A dire il vero, non si hanno vere certezze. Secondo i libri del parco dei gigli, è tutto nato da Tebribe durante la danza della creazione.»

Shirei non sembrò convinto, ma non fece altre domande.

La figlia di Rutia decise di proseguire con il discorso originale, «Comunque, nell'Oltremondo è presente poco mana, per questo i semidei che vi si avventurano finiscono per morire», spiegò, «Fanno fatica ad assorbirlo e non sanno come dosarlo.»

«I figli di Cragar no.»

«Esatto», annuì, «Questo perché voi e noi, figli di Rutia, siamo capaci di convertire piccole quantità di etere in mana. A lezione i figli di Mardi ti spiegano anche come, un enzima o roba del genere, onestamente non ricordo.»

Shirei annuì, la questione delle lezioni di medicina sembrava incuriosirlo, «Questo cosa c'entra con me?»

«Da quello che ho potuto vedere, posso guardare attraverso l'Inframondo grazie ai miei poteri», specificò per il ragazzo, «Credo che il tuo nucleo contenga una miscela di etere e mana», Ada fece una linea verticale sul disegno ovale, «Come se avessi due particelle al posto di una. Sei il primo semidio della storia con questa peculiarità.»

«Perché proprio io?»

La ragazza alzò le mani, «Che ne so, sei uno scherzo della natura. Secondo me e Havel, ci sono cose che fai di cui non sei nemmeno consapevole.»

Maschere Immortali: La ProfeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora