Parco dei Gigli.
Era la mattina di un nuovo giorno nel luogo dove i semidei erano liberi di vivere e allenarsi, al sicuro da ogni pericolo del mondo mortale. Celio si dirigeva a passo lento verso l'ingresso della settima casa, il suo sguardo rimaneva fisso sulla modesta porta in legno verniciata di grigio, colore distintivo dei figli di Ien. Il parco dei gigli era ancora immerso nel silenzio del primo mattino, la maggior parte dei semidei era ancora a riposo, motivo per cui il ragazzo si muoveva con tanta tranquillità.
Giunto davanti all'entrata, Celio si fermò, e si mise una mano sul petto. Il cuore che gli batteva all'impazzata, più di quanto egli stesso avrebbe voluto.
Nonostante il suo tipico spirito intraprendente, aveva riflettuto a lungo su quel momento e su quel gesto, immaginando le possibili conseguenze, tuttavia, ora che ci si trovava di fronte all'abitazione, l'incertezza cominciava ad assalirlo pian piano.
Con un respiro profondo, prese la lettera che aveva preparato con tanta accortezza, sebbene la sua scrittura non fosse esattamente "curata", e la posò sull'uscio con delicatezza.
Sperava che fosse sufficiente per attirare l'attenzione di Marina, almeno quanto la bionda era riuscita a fare con lui.
La figlia di Ien, per qualche strano motivo, occupava costantemente i suoi pensieri da quando gli era andata a sbattere contro. Celio l'aveva osservata in segreto durante i giorni successivi, affascinato dal suo sguardo e dalla sua grazia innata. A causa dell'ammonimento di Elaine e della stretta libertà che Aena gli aveva concesso, non era mai riuscito a trovare il coraggio di avvicinarsi a lei. Quella lettera era il suo tentativo classico di rompere il ghiaccio, di aprire una finestra per avere un contatto con qualcuno che tanto anelava.
"Poi, se non mi risponde, posso sempre provarci con Elaine."
Rise in silenzio e, dopo aver dato un'ultima occhiata alla lettera, si allontanò a passi lenti, consapevole che ora non poteva fare altro che attendere. Sperò che Marina, o qualche suo consanguineo, trovasse il suo messaggio e che fosse abbastanza educato da recapitarlo senza leggerlo. Forse, solo forse, sarebbe stato l'inizio di qualcosa di speciale.
«Scalo alla settima casa completato, il prossimo è alla Grande Dimora.»
Il semidio si mise in marcia. Mentre percorreva il sentiero che lo avrebbe condotto alla collina dove erano situati i templi, Celio non riusciva a concentrarsi su altro se non sulla sua inquietudine. Aveva trovato il coraggio di compiere il primo passo, ma ora temeva le conseguenze delle sue azioni.
Era stato troppo avventato in effetti, come d'abitudine del resto. Cosa avrebbe pensato Marina di quella lettera? E se non l'avesse nemmeno letta? L'idea di essere rifiutato lo terrorizzava, ma ormai il danno era stato fatto.
"O no? Posso sempre andare a riprenderla prima che sia troppo tardi."
Si fermò e ci pensò su per qualche secondo.
Sua madre, che gli dei benedicessero la sua anima, era sempre solita ripetere che il suo problema più grande fosse l'indecisione. Ogni volta era lo stesso cerchio di eventi. Compieva una scelta d'istinto, poi ci rifletteva su e comprendeva che non fosse molto intelligente. Seguivano dubbi e paranoie finché qualcuno non compieva la decisione per conto suo.
La sua schiena pizzicò, come a intimargli di tornare indietro.
"No, non stavolta. Ho promesso che sarei stato una persona diversa qui."
Infine, scelse di proseguire per la propria strada e raggiungere la grande dimora.
Il semidio varcò l'entrata sempre aperte e imboccò il corridoio che lo avrebbe portato all'ufficio del rettore. Ci volle poco più che un minuto, prima che si trovasse davanti alla porta di legno intagliato. Afferrò la maniglia con la mano sinistra e, con la destra, premette le nocche sulla porta, così da segnalare la propria presenza.
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Maschere Immortali: La Profezia
FantasiQuando il sangue divino scorre nelle tue vene, i mostri ti danno la caccia fino a quando non sei morto. Questa è la dura realtà che ogni semidio deve affrontare ogni giorno. Marina è una di loro e, per questo motivo, ha dovuto lasciare la sua casa q...