Capitolo 3

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Sono seduta sull'isola a mangiare la colazione che Philip mi ha preparato. Ieri sera dopo aver parlato abbiamo smesso di discutere ed io ho avuto il piacere di scoprire che è un ottimo cuoco. Alla fine ho anche acconsentito a dormire con lui nel suo letto, mi aveva dato due alternative: o la culla o il suo letto. Ho provato a proporre il divano o la camera per gli ospiti ma non c'è stato verso. Stamattina con mia grande sorpresa quando mi sono svegliata non ero abbracciata a lui come succede nei film ma ero al polo opposto del letto rispetto a lui.
A risvegliarmi dai miei pensieri è lui che si avvicina
"Delilah è ora di andarci a cambiare"
Sussurra
"D'accordo"
Rispondo annuendo e scendendo dallo sgabello ma lui mi blocca prendendomi in braccio a mo di sposa
"Cosa!? Fai sul serio? Posso camminare mettimi giù!"
Protesto dimenandomi.
Neanche mi risponde e mi porta nel bagno della mia camera, mi poggia sul fasciatoio e mi dice
"Ora ti metterò il pannolino, sdraiati piccola" deglutisco
"V-vuoi mettermelo tu? Dopo che mi hai portato qui con la forza? Pensavo dovessi farlo io" replico lui mi guarda e ghignando dice
"Delilah il patto diceva da oggi e stai infrangendo la regola numero tre e la regola numero 5, sai che se infrangi le regole ti punirò e non voglio farlo il primo giorno quindi stenditi"
la decisione più intelligente è cedere e così faccio. Mi stendo sul fasciatoio piegando le gambe, lui mi sfila i pantaloni del pigiama e dopo mi toglie anche le mutandine, mi accorgo ben presto di star piangendo e le lacrime ormai non cessano di scendere, Philiph mi passa una salvietta sull'intimità, mi alza le gambe e mette sotto di me il pannolino poi mi mette il borotalco e chiude il tutto. Mi prende dalla vita e mi aiuta a mettermi seduta, tengo lo sguardo basso sperando che non si accorga che sto piangendo ma le mie speranze sono inutili perché se ne accorge mi mette due dita sotto il mento e mi alza la testa
"Ehi Piccola perché piangi? Cosa c'è che non va?"
Mi chiede asciugandomi le lacrime con i pollici
"I-i-io m-mi sento v-violata è la prima volta che qualcuno mi spoglia"
dico tra i singhiozzi
"Piccola io non voglio violarti, mi hai dato il tuo consenso. Sei all'inizio e dovrai abituarti, tu sei una bambina e come tale devi essere trattata capito?"
Dice sincero io annuisco e lui continua
"Vado a prenderti i vestiti tu rimani qua e non muoverti perché potresti farti male" annuisco di nuovo e lui esce dal bagno. Quando ritorna ha in mano dei leggings rosa e una maglietta con disegnati gli arcobaleni
"Alza le braccia piccola"
mi ordina, senza obbiettare alzo le braccia e mi faccio sfilare il sopra del pigiama, se solo credevo che mi avrebbe fatto vestire da sola mi sbagliavo infatti si protende verso di me e mi infila il reggiseno agganciandolo dietro la schiena per poi infilarmi la maglietta e i leggings. Mi riprende in braccio e andiamo in salotto,
si siede sul divano con me in braccio e prende il telecomando accendendo la televisione. Di fretta sgattaiolo via dalle sue braccia e mi siedo normalmente
"Che cartone vuoi guardare?"
Chiede con nonchalance
Aggrotto le sopracciglia e lo guardo
"In che senso cartone? Io non guardo più i cartoni da anni"
Lui si gira e mi sorride
"Delilah ti tratterò a tutti gli effetti come una bambina, preferisci un cartone o un film? Se vuoi puoi anche colorare"
Sono la sua little da neanche mezza giornata e mi rendo conto solo ora a quante cose io non abbia pensato e messo in conto
"Va bene il cartone animato"
Dico stizzita
"Dimentichi qualcosa?"
Mi giro a guardarlo confusa
"Magari un grazie?"
A quelle parole le mie sopracciglia schizzano al cielo ma decido di dargliela vinta
"Grazie"
"Grazie cosa? Rispondi bene"
Faccio un grande respiro e butto fuori l'aria
"Grazie daddy"
"Brava bambina"
Sussurra.
Non so perché ma nel sentire quelle parole mi sento quasi gratificata, come se lui si renda conto dello sforzo che sto facendo e voglia farmi sentire all'altezza.

Tutto sommato la giornata passa e a parte la sgridata a tavola perché dovevo mangiare composta non ho fatto altri danni.
Ora è sera e Philip sta scendo le scale con me in braccio diretto al divano. Mi ha appena cambiata e non so cosa ha in serbo ancora, si siede sul divano con me in braccio e prende un biberon sul tavolinetto
"Piccola questa è il tuo latte, devi finirlo tutte che volte che te lo darò è chiaro?" Mi spiega io annuisco per l'ennesima volta nella giornata e lui mi riprende
"Delilah devi rispondermi non basta annuire"
"Si daddy ho capito"
rispondo.
A metà biberon il latte non mi va più ma Philip mi costringe a finirlo
"Brava piccola, per stasera ti ridarò la scelta vuoi dormire in camera tua o con me?"
Chiede
Non so perché ma con lui mi sento al sicuro anche se siamo ci conosciamo da un giorno
"Preferirei dormire con te Philip"
dico stupendo anche me stessa.
Andiamo in camera e mi adagia sul letto, lui fa il giro e si mette a letto con me, mi prende e fa appoggiare la mia schiena al suo petto mi da un bacio sulla fronte
"Ora dormi che è tardi"
con le sue parole mi addormento tranquilla.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora