"P-possiamo andare a casa?" È l'unica cosa che dico e suona come un imploro.
"Certo piccola" mi risponde lui con più tatto di primaVarco la soglia di casa e corro in camera mia. Mi accuccio in un angolo nascosto e scoppio in un pianto profondo, cerco di fare meno rumore possibile ma non è sufficiente. Daddy mi sente singhiozzare e corre in camera mia
"Piccola cos'è successo?" mi chiede accarezzandomi dolcemente la schiena
"Cos'ho che non va?!" Dico in un flebile sussurro
"Perché non posso fare a meno di sottostare ai tuoi ordini, di essere sottomessa a te. Perché mi piace tutto questo? Perché ne voglio sempre di più?"
"Delilah ascoltami, non c'è niente di male. Perché dici queste cose?" Mi chiede calmo. Prima che io risponda si siede per terra con me a cavalcioni sopra.
"Q-quando ho visto q-quel daddy sculacciare la sua little mi è balenata per la testa l'idea che anche tu un giorno potresti sculacciarmi davanti a tutti e e...dopo la paura iniziale mi sono accorta che avrei accettato. Avrei accettato la punizione e l'umiliazione di farmi vedere in quelle condizioni dagli altri solo per poi sentirmi bene con me stessa e sentirmi perdonata" dico dando sfogo ai miei pensieri più intimi
"Piccola ognuno vive le relazioni e la sessualità come più gli piace, ad alcuni piacciono le relazioni e il sesso normale e monotono mentre ad altri piace dare ascolto al loro io più interiore dando vita a tutte le loro fantasie. Con questo voglio dire che tu non ai niente che non va è solo una scelta e sappi che se tu decidessi di non starci più e che non ti piace più essere sottomessa non ci sarebbe nessun problema io amo Delilah e poi amo anche la mia little ma prima di tutto amo Delilah"
Il suo discorso mi scarda il cuore
"Ti amo Philip" dico per poi accoccolami sul suo petto.—————————————————-
Il natale si sta avvicinando e si sente già l'aria natalizia.
Oggi è ufficialmente iniziata l'ultima settimana di scuola prima delle vacanze.
Sbuffo e sbatto la testa sul libro non riuscendomi a concentrare abbastanza. Proprio quando la disperazione sta per avere il sopravvento su di me e sento un eventuale punizione dietro l'angolo il mio sguardo si posa sul baby monitor. Di solito daddy lo porta sempre con se quando non siamo nella stessa stanza e lo tiene sulla sua scrivania quando lavora. Lo afferro e spingo in pulsante per attivare il suono
"Attenzione. Baby monitor 1 a baby monitor 2. Qui abbiamo bisogno di rinforzi. Mi ricevi?. Passo e chiudo"
Poso la radiolina davanti a me e aspetto una sua risposta. Dopo appena un minuto che non mi risponde riprendo il baby monitor decretando che ci sta mettendo troppo a rispondere
"Attenzione. Ripeto. Baby monitor 1 a baby monitor 2. Qui ho bisogno di aiuto. Rispondimi. Passo e chiudo."
Non appena poso la radiolina davanti a me sento una risatina alle mie spalle. Mi giro e vedo daddy con il suo baby monitor in mano che mi sta guardando con un sorriso.
"Di cosa hai bisogno piccola?" Mi chiede entrando nella stanza.
Mi prende in braccio e si siede sulla sedia della scrivania con me sopra.
"Non riesco a studiare ho la testa altrove e penso solo al natale e alle vacanze"
Daddy mi abbraccia forte e io cerco di lasciarmi andare sul suo petto ma non ci riesco
"Quando hai il compito?"
"Dopo le vacanze"
"Sono tante pagine?" A quella domanda mi irrigidisco
"Daddy prometti che non ti arrabbi?" Chiedo speranzosa
"Manterrò la calma più che posso ma svuota il sacco alla svelta"
"S-sono rimasta i-indietro d-devo studiare 40 pagine" confesso
"Che cosa!?" Esclama daddy spostandosi e guardandomi in viso
"Ho sbagliato daddy scusami non succederà più lo prometto" dico guardandomi le mani.
Daddy fa un sospiro e si adagia allo schienale della sedia.
"Visto che non riesci a concentrarti ti darò altro a cui pensare" quelle parole mi lasciano un po' spaesata soprattutto perché le ha dette con molta calma. Mi prende in braccio e io mi accoccolo a lui. Andiamo in camera sua e prende qualcosa dal cassetto dopodiché andiamo in salotto. Daddy si siede e mi fa mettere in piedi davanti a lui, solo ora noto che quello che ha preso dal cassetto è un paddle. Sgrano gli occhi e poso lo sguardo su di lui
"Cosa avevamo detto riguardo la scuola Delilah?" Chiede beffardo
"D-dovevo studiare e andare bene" dico abbassando lo sguardo.
Per risposta lui mi sfila i leggins e mi toglie il pannolino.
Mi adagio sulle sue gambe e appoggio la testa sul divano.
"Sarò buono te ne darò solo trenta" avverte
"Grazie daddy" dico per poi rassegnarmi al mio destino
SMACK
SMACK
SMACK
SMACK
SMACK
Una dopo l'altra le sculacciate impattano sul mio sedere ma stavolta c'è qualcosa di diverso...c'è eccitazione, la mia eccitazione.
Quando ricevo l'ultimo colpo daddy mi accarezza le natiche ed in quel momento realizzo che ne voglio ancora
"Daddy a-ancora" dico in un flebile sussurro
"Cosa piccola?" Chiede lui non capendo
"Dammene ancora con con la mano per per favore"
"Sei sicura?" Chiede incerto
Annuisco e lui riprende ad accarezzarmi
SMACK
La sculacciata mi arriva inaspettatamente e salto sul posto
SMACK
SMACK
SMACK
Sono sculacciate leggere anche fin troppo
"P-più forte daddy" imploro
Vedo daddy che carica la mano e
SMACK
Uno sculaccione mi colpisce, il fiato si accorcia e spingo il
Sedere all'infuori per offrirglielo
SMACK
SMACK
SMACK
Forti ma dolci, non mi bastano e inizio a lamentarmi
"Ancora ancora"
Daddy non se lo fa ripetere due volte e prende a schiaffeggiarmi con forza e senza fermarsi mai.
SMACK
SMACK
SMACK
SMACK
Inizio ad ansimare e sentire il dolore
"D-daddy basta è è troppo"
Daddy si ferma all'istante e mi stringe a lui. Raccoglie tutte le mie cose per terra e andiamo in bagno. Mi cambia, mi mette la crema e mi riveste e poi scendiamo di nuovo in salotto
"Ho una sorpresa per te" dice mettendomi a terra.
In salotto ci sono diversi scatoloni ma uno in particolare attira la mia attenzione: è rettangolare con sopra l'immagine di un abete.
Mi giro verso daddy e gli salto addosso
"È bellissimo, non ho mai fatto l'albero di Natale" confesso
"Allora sarò più che felice di insegnanti a farlo"."Ora manca solo una cosa" dice daddy, lo guardo strano non capendo e lui tira fuori il puntale
"Il puntale lo mette sempre la persona più importante della famiglia e quest'anno spetta a te"
Mi porge il puntale e mi tira su.
Incastro il puntale con il ramo più altro dell'albero e daddy mi rimette a terra.
Daddy accende le lucine e ci allontaniamo di qualche passo per ammirare il nostro albero.
"Siamo una famiglia" sussurro stringendomi a lui
"Si piccola siamo una famiglia"
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Daddy's little girl
RomanceDelilah ha diciassette anni e vive in orfanotrafio da quando ne ha tre. Vittima di un raggiro da parte della Zia ha una vita triste e monotona all'interno dell'istituto finchè non conosce lui e la sua vita verrà completamente stravolta, ma lei è anc...