Capitolo 13

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Ci stacchiamo dall'abbraccio e in fretta daddy mi infila il vestito che ha scelto per me. Arriva poco più su del ginocchio ed è rosa confetto, mi piace un sacco daddy ha buon gusto ma non capisco perché tante storie per il pannolino quando poi adesso che sono calma non me lo mette ma non posso esserne più che felice. Non tollero il pannolino e credo che ben presto dovrò dirlo a Philip.

"Delh oggi non metterai il pannolino altrimenti si vedrebbe ma quando torniamo non voglio sentire storie"
dice severo
sbuffo infastidita e annuisco, lo sapevo ho cantato vittoria troppo presto, troppo bello per essere vero.
"Delilah non sbuffare e ti ho già detto che devi rispondere non puoi sempre annuire"
mi sgrida mentre mi tira giù dal fasciatoio
"D'accordo"
dico mentre esco dal bagno della mia camera
"rompi palle"
sussurro alzando gli occhi al cielo subito dopo sperando che non mi abbia sentito.
Mi si piazza davanti dicendomi
"Sulle mie ginocchia, ora"
qualcosa mi fa intuire che abbia sentito, senza ribattere mi vado a mettere sulle sue ginocchia sperando non faccia troppo male ma non ci giurerei, oggi ho esagerato non potrò sedermi per mesi.
"Cosa hai appena fatto Delilah?"
Chiede,
vuole che ammetta la verità proprio come prima
"Ho sbuffato e non ho risposto"
ammetto tralasciando il piccolo 'insulto' se così si può definire
"Non è tutta la verità hai appena aggravato ancora di più la punizione che ti attenderà dopo, ti conviene non mentirmi più"
"Ti ho chiamato rompi palle e ho alzato gli occhi al cielo"
confesso sperando di alleggerire la mia punizione
"Ricorda: cinque per ogni trasgressione" mi dice per poi tirarmi una sculacciata fortissima e mettermi in piedi. Mi mette le scarpe e poi usciamo di casa direzione....non lo so non so dove andiamo non me lo ha detto e me ne rendo conto solo ora.

Quando arriviamo siamo davanti al
centro commerciale
"Daddy cosa dobbiamo fare?"
chiedo dato che ancora non lo so.
Philip mi prende in braccio mettendomi su un fianco
"Siamo qui per te Delh tra una settimana inizia la scuola e ancora non hai il materiale" spiega.
Mi stringo a lui abbracciandolo forte
"Siiiii grazie daddy"
dico per poi diminuire la stretta,
da quando daddy mi ha detto che sarei andata a scuola ho passato pomeriggi interi a vedere video su cosa portare e come vestirmi, ho infastidito daddy tutti i giorni affinché mi ci portasse e alla fine mi ha detto che mi ci avrebbe portato comunque anche se non glielo avessi chiesto.
"Daddy perché non me lo hai detto prima che saremmo venuti qui?"
chiedo non capendo
"Volevo farti una sorpresa Piccola, volevo dirtelo mentre facevamo colazione ma poi hai iniziato a fare i capricci , ho pensato subito di non portartici più ma sarebbe stata una punizione troppo cattiva sapendo quanto ci tenevi quindi ritieniti fortunata ad essere qui e a non aver ricevuto subito la tua punizione"
dice.
Come sempre ho rovinato tutto, voleva farmi una sorpresa e io l'ho rovinata, mi sento tremendamente in colpa ma ora l'unica cosa che posso fare è comportarmi bene e farmi perdonare.

Entriamo nella cartoleria del centro commerciale e daddy mi poggia a terra
"Bene puoi prendere tutto ciò che vuoi: quaderni, penne, matite, colori insomma tutto"
dice
"Oddio tutto? Proprio tutto quello che voglio?"
Chiedo incredula.
Lui mi sorride e viene verso di me prendendomi la testa fra le mani
"Proprio tutto piccola mia"
sussurra
"Tua sono tua"
ammetto guardandolo negli occhi
"Mia solo mia, tienilo a mente"
ribadisce dandomi un bacio sulla punta del naso, io sorrido e do inizio allo shopping più sfrenato.

Dopo circa quaranta minuti usciamo dalla cartoleria per tornare a casa ma nel tragitto mi imbatto nella vetrina di un negozio fermandomi a guardarla, mi giro verso daddy e sfodero i miei occhioni
"Daddyyy"
lo chiamo cantilenante
"Si Delh"
risponde interessato capendo già cosa sto per chiedergli
"Bhe ecco....quando dicevi che potevo prendere tutto ciò che volevo....intendevi anche i vestiti giusto?"
Chiedo speranzosa facendo finta di non aver capito il suo discorso di prima
"Se vuoi dei vestiti basta chiedere piccola, su entriamo"
dice portandomi dentro, inutile dire che ho comprato mezzo negozio.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora