Capitolo 23

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Questa prima settimana è stata molto difficile. È stata la prima settimana lontana dal mio daddy anche se una volta ci siamo visti. In questi giorni ho conosciuto meglio i miei e notato il cambiamento repentino di Emery. Così da un giorno a un altro ha iniziato a guardarmi dall'alto al basso e a non parlarmi più molto. Fortunatamente Brigitte mi è stata molto vicina ed infatti ho legato molto con lei.

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          Una settimana dopo
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                                           21/10/19

È ormai riniziato lunedì e con Emery è qualche giorno che non ci parliamo neanche. Il suo cambiamento mi fa stare male, era una persona che ritenevo amica, la più importante tra le altre. Ma evidentemente io per lei non ero lo stesso altrimenti non avrebbe fatto quello che ha fatto.
In mio soccorso durante questo periodo è venuta Bri che non mi ha mai lasciata sola un pomeriggio da quando io ed Emery non ci parliamo più e da quando si è saputo che ci sarà l'homecoming. Il lato negativo di essere stata tutti i pomeriggi con Bri è che non ho potuto vedere daddy così ogni sera ci siamo chiamati per raccontarci le nostre giornate. Mi manca molto e non posso farci niente ma ad entrambe le partite che ho fatto da quando non vivo più con lui è stato presente.

Sono sdraiata sul mio letto aa leggere quando inizia a squillarmi il telefono.
"Daddy" dico rispondendo
"Ehy piccola come è andata oggi?" Mi chiede lui premuroso come al solito
"Benissimo ci hanno detto che faremo un ballo e non vedo l'oraaa" quasi urlo dalla gioia
"Che stai facendo?"
"Una cosa che a te piace tanto, studiare"
"Brava la mia piccola. Pensi che riusciremo a stare un po' insieme prima della fine del mese?"
"Non lo so sinceramente, sono piena di cose da studiare e Bri non mi lascia mai un momento di tempo libero. Poi con l'ultima novità sarò impegnata a scegliere il vestito giusto"
"D'accordo piccola allora ci sentiamo domani"
"A domani daddy" dico e poi attacco.

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Emery non mi guarda neanche più in faccia e non so il motivo. Ora è lì, al centro del corridoio che cammina spedita seguita dalle due oche Amber e Ginger. Quando ormai mi accorgo che si sta dirigendo verso di me è troppo tardi e me la ritrovo difronte che mi guarda disgustata.
La fisso stranita e lei mi fissa con aria di superiorità.
"Mi chiedo come non ti fai schifo!" Escalama guardandomi torva
"Farti scopare dal tuo tutore. Stare insieme a lui. Avrà minimo dieci anni più di te ed è come se fosse tuo padre. Fammi indovinare si farà chiamare 'papino' giusto? Sei solo una falsa una lurida troia" Mi guarda quasi ridendo di me e io non ci vedo più
"Non ti permettere di dire certe cose ne su di me né tantomeno su Philip. Qui la falsa sei tu che ti sei finta mia amica per tutto questo tempo quando in realtà di me non te ne frega niente. Quello che succede tra me e Philip non è affar tuo. CHIARO?" Tuono infuriata dalle sue parole.
Per fortuna o per sfortuna la campanella della ricreazione suona e gli studenti iniziano a riempire i corridoi ponendo fine alla discussione con Emery.
Tornando a casa dopo gli allenamenti mi prometto di non dire niente a daddy di quello che è successo.

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Con mia madre ci stiamo dirigendo a comprare il vestito per il ballo. Non ho la più pallida idea di cosa voglio e cosa mi stia più bene ma le mamme servono proprio per questo giusto?
O almeno questo è quello che mi ha detto la mia.
Entrate nell'atelier mi provo quasi mezzo negozio: vestiti lungi, corti, tutine lunghe, tutine corte e chi più ne ha più ne metta. Alla fine scelgo un abito corto in seta grigio. Ha lo scollo a v e le bretelle sono finissime. Se solo daddy saprebbe che vado in giro con una cosa del genere mi punirebbe a suon di cinghia.

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        Il giorno dell'homecoming
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Il grande giorno è finalmente arrivato.
Ormai è passata una settimana da quando Emery mi ha pugnalata alle spalle e daddy non sa ancora niente.
In questo mese l'ho visto solo tre volte alle partite ma per il resto ci siamo solo sentiti telefonicamente. Scaccio quei pensieri dalla mia mente e mi concerto a sistemare gli ultimi dettagli del mio look. Il mio telefono suona e io sbuffo innervosita. Appena leggo chi mi sta chiamando mi addolcisco un po' e rispondo
"Daddyy, giusto in tempo ero quasi pronta" dico sorridendo
"Ah si? Che tempismo"
"Già" sospiro e mi do un'ultima occhiata allo specchio. Dall'altra parte del telefono sento un brusio e poi la voce di daddy
"Delilah devo andare ci sentiamo domani" non mi da neanche il tempo di rispondere che attacca.
Non posso crederci
"Delilah scendi che andiamo" urla mia madre dal salotto. Di fretta prendo il cappotto ed apro la porta infuriata
"Non posso crederci!" Urlo
"MI. HA. ATTACCATO. IL. TELEFONO. IN. FACCIAAA." Sbraito sbattendo la porta. Appena apro gli occhi, chiusi precedente per la furia, mi accorgo che daddy è li in piedi in salotto con uno smoking. Deglutisco e vado nella sua direzione.
"Scusami ma era l'unico modo per non farti destare sospetti" mi dice dispiaciuto
"Non fa...niente" rispondo sorridendogli
"Ora andiamo altrimenti faremo tardi"
Annuisco e saluto i miei genitori.

Sono sorpresa che abbia fatto un gesto del genere. Avevo detto a daddy che mia madre sapeva che stavamo insieme ma non mi aspettavo di trovarlo nel salotto di casa pronto a farmi da date.

"Sorpresa piccola?" Mi chiede risvegliandomi dai miei pensieri
"Si moltissimo" rispondo sorridendogli e lui poggia una mani sulla mia coscia.
"Che ne pensi del vestito?" Faccio la domanda che mi terrorizzava di più e della quale sapevo già la risposta
"È molto bello e sei bellissima ma...hai tutta la schiena scoperta e ti si vedono le tette" dice cercando di non farmi rimanere male
"Non ho le tette fuorii" ribatto guardando la mia scollatura. Daddy mi guarda con un sopracciglio alzato e io sbuffo.

Siamo andati a mangiare in un ristorante chic e poi siamo andati a scuola per festeggiare. Abbiamo ballato fino a tardi e ci siamo divertiti da matti. Mi ero dimenticata quanto stessi bene con daddy al mio fianco.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora