È venerdì mattina ed io mi sto godendo gli ultimi minuti di relax sdraiata sul nostro letto a fissare il soffitto.
"Buongiorno piccola, la vasca è pronta" mi sussurra daddy dandomi un bacio
"Giorno daddy" rispondo assonnata alzandomi in piedi. Mi spoglio rimanendo nuda davanti daddy e vado in bagno, entro nella vasca sotto gli occhi attenti di daddy
"Perché al posto di guardarmi non vieni a farmi compagnia? La vasca è grande per una bimba no? Tu lo dici sempre...che sono una bimba" dico facendomi piccola, daddy mi guarda e scuote la testa sorridendo per poi raggiungermi.
Oggi inizia il campionato e così noi cheerleader e gli atleti abbiamo la possibilità di non andare a scuola il giorno delle partite, convincere daddy a non mandarmi a scuola è stata dura ma alla fine ci sono riuscita.
Non mi godo a pieno il bagno, in testa ho mille idee che mi frullano e mi tormentano. Dopo devo assolutamente parlare con daddy di cose importanti, ormai lo so da mercoledì il giorno in cui sono arrivate le uniformi.
Tirata fuori dalla vasca daddy mi asciuga e mi veste per poi scendere a fare colazione, mi da il latte in braccio a lui come sempre, sembra quasi la quiete prima della tempesta...è così che si dice no?. Daddy posa il biberon sul tavolino e io mi metto seduta accanto a lui beccandomi un' occhiataccia, direi perfetto. Mi schiarisco la voce e prendo coraggio
"Daddy dobbiamo parlare devo dirti delle cose"
"Certo piccola" risponde sorridendomi, fa sempre così e lo apprezzo veramente mi tranquillizza sempre in ogni momento di ogni occasione
"Non ti ho dato ascolto e ho continuato a leggere il libro" butto fuori tutto d'un fiato
"Va bene continua ma prendi fiato"
"Mi è piaciuto molto e leggerò anche gli altri due, solo che...tra un daddy e un dominatore non c'è tanta differenza...insomma i premi, le punizioni, la sottomissione, nel nostro rapporto non sono sottolineati così tanto ma...al diavolo mi hai capito non c'è differenza"
"Delilah io...non ti uso se è questo quello che pensi ecco perché non volevo che lo leggessi..." lo blocco prima che finisca non ha capito il punto ed ora devo spiegarglielo, si sta rivelando più difficile del previsto
"Daddy non mi pesa tutto questo ti amo e mi piace la nostra relazione ma mi chiedevo se anche tu avessi una stanza come quella...come la stanza dei giochi ?" L'ho detto, la domanda che aleggiava nella mia testa da due settimane avrà presto una risposta
"Sapevo che avresti voluto saperlo, si ne ho una anche io e ora immagino che ora tu voglia vederla" annuisco impaziente e mi alzo in piedi.
Daddy va verso il mobile in sala e prendendo una chiave
"Vieni, è la terza porta del corridoio sotto le scale" dice incamminandosi e io lo seguo a passetto. Infila la chiave nella fessura e apre la porta, sembrano momenti interminabili ma appena abbassa la maniglia mi fiondo dentro
"Cazzo Philip" esclamo guardandomi attorno
"Ci sono le stesse cose: il letto, la croce, la panca, anche il soffitto con le grate e chissà cosa c'è dentro i cassetti" non ho il coraggio di voltarmi e guardarlo, leggere una storia è un conto ma trovarcisi in mezzo è molto diverso
"Sai le dinamiche sono le stesse, non voglio impaurirti e non voglio trascinarti qui le cose vanno fatte a piccoli passi".
Prendo coraggio e mi giro sorridendo
"Però i mobili e le pareti sono abbinati bene" dico uscendo
"Mi vorrei riposare ma devo andare a preparare il borsone"
"Signorina i compiti ti ricordo che devi studiare e fare gli esercizi di matematica altrimenti non ci metto niente a legarti a quella panca e lo sai bene" dice minaccioso
"Si lo so studierò nel pomeriggio, a proposito penso di non voler entrare in quella stanza prima di aver perso la verginità"
"Piccola te l'ho detto non ti ci faccio entrare finché non sei pronta stavo solo scherzando"
"Bene" dico dandogli un bacio e salendo le scale.
Arrivata in camera apro l'armadio, tiro fuori il mio nuovo borsone dell'adidas e prendo tutto quello che c'è da prendere: borraccia, asciugamano, la tuta della scuola, calzini di ricambio e un uniforme di riserva. Anche se sono poche cose ci metto un'infinità di tempo, purtroppo mi distraggo molto facilmente e rispondere ai messaggi mentre sono occupata non aiuta ma quando sto da sola posso usare il telefono quando voglio. Sbuffo e mi butto nella culla esausta, daddy bussa alla porta aperta ed entra
"Piccola sembri stanchissima" dice accarezzandomi la testa
"È perché lo sono" rispondo mettendomi seduta
"Ti va di venire giù con me o preferisci rimanere qui?" Chiede sorridendomi
Per risposta alzo le braccia verso di lui e daddy mi prende in braccio
"Andiamo mio piccolo koala"
"Non sono un koala" ribatto io ridendo
"Ah no? Scimmietta ti piace di più?"
"Posso essere quello che vuoi: il tuo koala, la tua scimmietta, la tua ragazza, la tua bimba come preferisci"
"E tu?" Alzo la testa e lo guardo con aria interrogatoria
"Come ti piace essere definita?" Chiede serio, arriviamo il sala e mi mette sul divano che è diventato un comodo letto con cuscini e coperte
"Io...ehm bhe ecco...mi piacerebbe essere definita la tua fidanzata" dico abbassando la testa
"Certo piccola ma pensavo fosse sottinteso" risponde baciandomi e sdraiandosi. Mi accoccolo sopra di lui accarezzandogli il busto e incastrando le mie gambe tra le sue
"Cosa vuoi fare? Vuoi vedere la tv?" Chiede daddy dopo qualche momento di silenzio
"No voglio restare così, accoccolata a te" Daddy fa un sorriso e mi guarda
"Va bene piccola"
"Ti sei arrabbiato? Per quello che ti ho detto prima intendo"
"No, sapevo che non mi avresti dato ascolto e avresti continuato a leggerlo, aspettavo solo il momento in cui me lo dicessi e poi...dovevi scoprire l'esistenza di quella stanza prima o poi"
"E se non ti dicevo nulla?"
"Ti avrei fatto confessare e se non me lo dicevi neanche in quel modo ti avrei punita"
"Fortunatamente sono una brava ragazza" chiudo il discorso per poi attaccarmi alla sue labbra, qualche attimo dopo finisco sotto di lui completamente inerme
"Se fai così non sei tanto una brava ragazza però" dice guardandomi negli occhi. Non rispondo e mi fiondo di nuovo sulle sue labbra.***
Philip's povLa mia piccola si è addormentata, è così bella quando dorme vorrei restare a guardarla per sempre ma purtroppo non è possibile. Ultimamente è sempre fuori casa e non la tengo più sottocchio come prima ma sono felice che si trovi bene nella scuola e che si sia fatta delle amiche ancor di più che si sia trovata uno sport che le piace, il movimento è importante e lei ce la mette davvero tutta. Il lato negativo è che è sempre stanca e quindi quando torna a casa dagli allenamenti non può far altro che studiare, io invece vorrei passare del tempo con lei, guardare dei film, andare a fare shopping, giocare insieme e stare abbracciati sul divano proprio come in questo momento. Sono preoccupato anche per il ritorno dei genitori di Delilah, se lei non mi volesse più e scapperebbe la capirei in fondo sono i suoi genitori e lei non li vede da quattordici anni. Non so veramente cosa fare e cosa pensare ma per ora mi godo il presente.
Delilah's pov
Mi sveglio accanto a daddy come tutte le mattine solo che mi rendo cono di essere sul divano e non a letto. Faccio mente locale e mi ricordo che dopo aver preparato il borsone ci siamo messi sul divano e....stavamo pomiciando, non posso crederci mi sono addormentata in un momento tutto nostro e in dei giorni dove passiamo pochissimo tempo insieme...mi sento uno schifo.
Alzo lo sguardo e vedo daddy che mi guarda preoccupato
"Tutto ok" mi chiede scrutandomi il volto
"No, non posso crederci di essermi addormentata mentre avevamo un momento nostro. Mi dispiace tantissimo, mi dispiace non darti le attenzioni che vorrei." Dico mortificata guardandolo dritta negli occhi.
Mi passa una mano sulla guancia e mi bacia dolcemente
"Piccola non devi mortificarti di nulla ultimamente sei sempre indaffarata e sei stanchissima va benissimo se ti riposi e poi quello che deve darti attenzioni sono io e non tu"
Annuisco e faccio un piccolo sorriso
"Bhe magari se potessi rimediare" dico facendo scorrere la mia mano sul suo corpo sempre più giù, daddy ride e mi blocca la mano
"Non pensarci piccola dobbiamo pranzare e tu non devi stancarti e poi...non sei ancora pronta"
A quelle parole sbuffo e mi alzo
"Allora forza alzati devi preparare il pranzo" esclamo alzandomi.
Daddy mi guarda e sorride, a quel punto mi viene un ideea. Prendo un cuscino e glielo tiro
"Alzati" ripeto senza avere un risultato, riprendo il cuscino e lancio una bella cuscinata a daddy
"Ho detto alzatiiiii" dico per la terza volta. Lui non dice niente, si alza caricandomi su una spalla e camminando verso la cucina
"Mettimi giuuu" urlo ma lui non mi da ascolto e mi mette sul seggiolone legandomi stretta. Mi prende i polsi legandomeli ai lati del tavolinetto del seggiolone e mi guarda con un ghigno. Si avvicina a me ed unisce le nostra labbra, ricambio il bacio sporgendomi verso di lui per quanto mi sia possibile, le sue mani si spostano sui miei fianchi fin quando le sento muoversi e...farmi il solletico. Di colpo mi stacco e comincio a muovermi
"Daddyyyy nooo basta ti prego" dico dimenandomi
"Che fai ti stacchi dal mio amorevole bacio?" Chiede ridendo e continuando a farmi il solletico
"Ma mi stai facendo il solletico!" Esclamo
"Facciamo così io ti porto al Mc almeno allevi i nervi e poi dopo ci penserò io che ne dici?" Propone facendomi l'occhiolino
"Si accetto" dico sorridendo
Lui mi slega e mi prende in braccio portandomi al piano di sopra.
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Daddy's little girl
RomanceDelilah ha diciassette anni e vive in orfanotrafio da quando ne ha tre. Vittima di un raggiro da parte della Zia ha una vita triste e monotona all'interno dell'istituto finchè non conosce lui e la sua vita verrà completamente stravolta, ma lei è anc...