Capitolo 28

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È passato un giorno dalla mia punizione e daddy già vuole parlarmi di qualcosa di serio. Mi è venuto a chiamare mentre stavo nel box a colorare, mi ha presa in braccio ed ora siamo seduti sul divano.

"Il tuo comportamento nei giorni precedenti è stato inaccettabile ed una sola punizione non basta. Bisogna ripartire dalle basi"
Mi immobilizzo sul posto, che significa
'Bisogna ripartire dalle basi'?
"C-cosa intendi?" Chiedo titubante
"Intendo che dobbiamo ripartire dalle prime cose che abbiamo fatto. Nel nostro caso le regole" mi spiega
"D-devo andare a prendere il foglio?"
"Non serve te le dovresti ricordare" dice ovvio
"Ok" faccio un respiro profondo e inizio
" 1- devo chiamarti daddy quando siamo soli
2- io sarò la tua little girl
3-Non devo discutere le tue decisioni
4-Non posso frequentare altri ragazzi
5-Porterò un pannolino
6-Sarai tu a scegliere i miei vestiti
7- non devo disubbidirti
8-Non puosso uscire di casa senza il tuo permesso
9-Ad ogni trasgressione corrisponde una punizione" per tutto il tempo mi sono guardata le mani, ripetere le regole mi ha sempre messo in imbarazzo.
"Brava piccola, nel corso del tempo si sono aggiunte delle regole me ne diresti alcune?"
"S-si....devo sempre rispondere alla tue domande, devo dire per favore e grazie, non devo dire parolacce, non devo correre per le scale, devo mangiare tutto quello che mi dai...ehm non mi viene in mente altro"
"Va bene così Delilah. Il prossimo passo sarà farti obbedire a qualsiasi ordine io ti dia, da oggi ci saranno delle piccole punizioni ogni giorno per una settimana. Se alla fine della settimana avrai raggiunto l'obbiettivo le punizioni saranno solo quando disubbidisci" mi spega daddy
"D'accordo daddy" rispondo triste.
Non mi piace essere punita e tantomeno essere punita ogni giorno ma se lo ritiene giusto significa che ce ne è bisogno.

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Seguire le regole. Non mi è mai riuscito bene ma da quando sto con daddy ce la metto tutta ma per lui non basta, esige la perfezione e io non posso deluderlo.

Ieri sera senza farmelo dire da lui ho preparato il mio zaino e il borsone e lui da bravo daddy ha scelto i miei vestiti.

La mattina per alzarmi è sempre un trauma ma siccome già devo scontare una punizione giornaliera e mi sono imposta di far vedere quanto sono brava a seguire le regole mi alzo senza fare storie.
Daddy mi prende in braccio, mi spoglia mi lava e poi mi fa indossare i vestiti. Dopodiché mi trucco e scendo a fare colazione. Bevo tutto il latte senza lamentarmi e mai staccarmi dalla tettarella e poi mi vado a lavare i denti in autonomia.

Durante le lezioni prendo appunti e per pranzo finisco tutto quello che daddy mi ha preparato: petto di pollo con le zucchine e tanta acqua. All'allenamento do il mio massimo fino all'ultimo secondo.

Arrivati a casa daddy mi fa una doccia e mi rimette il pannolino, mi veste e poi mi manda a fare la nanna.

Sono stanca e le palpebre mi si chiudono da sole ma combatto contro il sonno e mi metto a studiare, vuole che io sia perfetta e io lo sarò per lui.

Daddy bussa alla mia porta e io alzo la testa dal libro.
"Vieni di sotto?" Chiede a mo di ordine
Mi alzo dalla sedia e andiamo in salotto ma appena scendiamo mi rendo conto che il momento tanto temuto è arrivato, sul divano è posato un paddle. Mi blocco sul posto e daddy mi mette una mano sulla schiena per incoraggiarmi a camminare. Prendo coraggio e mi metto sulle sue ginocchia
"Tranquilla piccola, saranno venti sculacciate e l'unica cosa che devi fare è stare ferma e non lamentarti. Pensi di farcela?"
Chiede provocatorio
"Si daddy" affermo
SMACK
la prima sculacciata si abbatte sulle mie natiche e sorprendentemente non è forte, è sopportabile.
SMACK
SMACK
SMACK
Le sculacciate si susseguono fino ad arrivare alla ventesima che come tutte le volte è la più forte.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora