Capitolo 22

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Un'altra settimana è passata ed è ormai arrivato ottobre.
In quest'ultimo weekend ho avuto modo di pensare a molte cose e tra queste i miei genitori e la mia vita.
Io con Philip sono felice, mi ha dato tutto quello di cui una ragazza ha bisogno e può desiderare ma per quanto si impegni ed io mi possa sentire a casa non sarà mai come vivere con i propri genitori.
Purtroppo nella mia vita non ho avuto la possibilità di vivere con i miei se non per i primi tre anni della mia vita, dei quali non ricordo molto.

Oggi è martedì e con daddy stiamo andando a trovare i miei genitori.

"Quindi...è qui che abitavamo" dico guardandomi in torno
"Si figlia mia e devi assolutamente vedere la tua camera"
La mia camera è esattamente come l'avevano lasciata. È la classica cameretta di una bambina di tre anni: tutta rosa, un lettino singolo con le coperte rosa e un armadio bianco panna. Mi ricorda molto la mia cameretta a casa di daddy ma scaccio quel pensiero dalla testa e torno a finite il giro della casa.
Nonostante non sia una mega villa come quella di daddy, la casa dei miei genitori è molto carina.

Dopo aver passato il pomeriggio con i miei genitori ci congedano
"Delilah prima che tu vada voglio dirti che questa sarà per sempre casa tua e che sarai sempre la benvenuta. In qualsiasi momento e a qualsiasi orario non esitare a venire ti accoglieremo sempre a braccia aperte." Dice mamma con le lacrime agli occhi
"Grazie mamma significa molto per me"
Ci abbracciamo più forte che mai
"Ora è il mio turno" commenta mio papà e abbraccio anche lui.

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Arrivati a casa daddy mi prende in braccio e fa tutte le cose che è solito fare ovvero mi mette un pannolino, dei vestiti comodi e andiamo sul divano.
Appena ci sediamo mi giro verso di lui e gli prendo la mano
"C'è una cosa di cui vorrei parlarti" dico pensierosa
"Ti ascolto bimba"
"In questi giorni ho pensato molto alla mia vita e ai miei genitori e dopo oggi pomeriggio sono arrivata ad una conclusione.
Io sto bene con te non mi hai mai fatto mancare nulla, mi riempi sempre di attenzioni e mi hai fatto scoprire un nuovo mondo di cui ora non posso fare a meno ma..." mi blocco alla fine del mio discorso non riuscendo a continuare
"Ma..." mi esorta lui
"Vorrei tornare a vivere con i miei genitori. Non so ancora per quanto: se per sempre, per un lungo periodo oppure per pochi giorni ma voglio stare con loro." Dico concludendo
"D'accordo piccola se è quello che vuoi fallo non te lo impedirò"
"Non sei arrabbiato?" Chiedo timorosa
"Certo che no piccola sono i tuoi genitori ed è una decisione che spetta a te, se vuoi andare vai"
Gli sorrido più che posso e mi avvicino a lui
"C'è anche un'altra cosa...non voglio rompere con te, voglio che la nostra storia continui faremo come una coppia normale se sei d'accordo"
"Sono più che d'accordo neanche io voglio rompere con te"
"Allora è deciso!" Esclamo euforica
"Quando vuoi trasferirti?" Mi chiede
"Pensavo di farlo domenica sera, così da iniziare la settimana li"
"Va bene piccola, ora rilassiamoci" e con queste parole ci accoccoliamo sul divano

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                     Domenica
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Daddy ha tirato giù la mia valigia ed ora stiamo decidendo cosa portare.
Ho deciso che voglio tutti i miei vestiti 'normali' e qualche vestito da little ma non so ancora quali.
Alla fine ho deciso di prendere il vestitino rosa insieme ad altri vestitini e gonne del medesimo colore e qualche paia di parigine.  Ovviamente ho preso tutti i completini intimi che ho scoprendo che qualcuno è davvero molto osé.
"Fatto" decreto chiudendo la valigia
"Ottimo lavoro piccola" dice lui attirandomi a se
"Adesso stiamo un po' insieme a farci le coccoline?" Chiedo con la voce da bambina
"Certo piccola" dice lui.

Dopo aver cenato daddy mi cambia togliendomi il pannolino e mettendomi un perizoma con un paio di leggins e una felpa sopra. Prendiamo la mia valigia e saliamo in macchina.
Durante il tragitto sono agitata nonostante daddy cerchi di farmi calmare.
Parcheggiamo fuori casa dei miei e dopo un respiro profondo scendiamo dall'auto, prendiamo la mia valigia e andiamo davanti la porta.
Prima di suonare mi giro verso di lui
"Prima che vada volevo dirti semplicemente grazie. Grazie per avermi salvato da quell'orfanotrofio e portato dentro la tua casa. Grazie per avermi dato tante attenzioni. Grazie per avermi sempre messo al primo posto. Grazie per non avermi mai fatto piangere se non quando...mi sculacci. Grazie di essere entrato a far parte della mia vita stravolgendola. Grazie di tutto Philip"
Si avvicina avvolgendo le sue braccia ai miei fianchi e mi bacia.
"È il momento" dice staccandosi dal bacio
"Già" concordo annuendo.
Mi giro verso il portone e suono, viene ad aprirmi mia madre e rimane abbastanza perplessa non appena mi vede
"Vengo a vivere con voi" urlo alzando le braccia al cielo e sorridendo
Mia madre sorride e scoppia a piangere. Ci abbracciamo e poi chiama mio padre 
"Arthur vieni subito" dice per poi farci entrare.
"Cosa succede qui?" Chiede mio padre non capendo
"Delilah verrà a vivere con noi" spiega mia madre non smettendo di sorridere
"Oh bambina mia" dice lui abbracciandomi
"È ora che vada" annuncia daddy interrompendo il nostro momento di silenzio
"D'accordo ti accompagni alla porta".

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora