Capitolo 8

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Philip mi sta massaggiando il sedere da vari minuti. Quando smette mi guarda e dice
"Piccola è ora della merenda ma prima ci andiamo a cambiare"
Mi prende in braccio e mi porta nella mia camera, apre un cassetto prende uno slip rosa cipria e me lo mette dopo di che mi riprende in braccio e andiamo in sala. La merenda la facciamo sempre lì io in braccio a lui e lui che mi imbocca dandomi il latte.
Quando si siede mi fa accomodare sopra di lui e prende in mano il biberon mettendomelo in bocca
"Bimba mi raccomando bevilo tutto senza storie"
mi dice
io annuisco dato che non posso parlare e continuo a bere, dopo un po' Philip inizia ad accarezzarmi le cosce è un movimento ipnotico e delicato va sempre più su e poi riscende
"Piccola divarica un po' le gambe" mi dice io obbedisco avendo paura di un'altra punizione. Philip continua fino al mio interno coscia si ferma ed inizia ad accarezzarmi quel punto. Non va oltre, non prova a togliermi la biancheria ma mi accarezza solo l'interno coscia, mentre lo fa mi guarda scrutando la mia reazione e poi nota la mia intimità che piano piano si sta bagnando grazie al suo tocco. Continua senza fermarsi fin quando non alza la mano e mi da un piccolo colpetto, io sussulto e mi stacco dal biberon ansimando
"Delilah continua a bere o smetto"
mi minaccia,
impaurita mi riattacco e ricomincio a bere. Mentre lui continua il suo movimento io finisco il latte, ormai sono un lago ho le mutandine tutte bagnate è la prima volta che mi succede una cosa del genere e non so come comportarmi. Philip smette di accarezzarmi e mi guarda
"Non sei abituata ad essere tutta bagnata vero? Ti da fastidio?"
Mi chiede guardandomi negli occhi
io distolgo lo sguardo e rispondo
"É la prima volta. Forse, un po' mi fastidio"
mi vergogno e sono sicura di essere un peperone
"Visto che ti da fastidio ci andiamo a cambiare che dici?"
Chiede premuroso spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e dandomi un bacio sulla guancia
"Si per favore"
rispondo ansiosa di togliermi quelle mutandine bagnate.
Philip mi prende in braccio e mi porta nel bagno della mia camera, mi sdraia sul fasciatoio e mi cambia
"Spero vivamente che sia l'ultima volta che asciugo la tua eccitazione"
afferma.
Quando ha finito mi metto a sedere con un po' di smorfie e dico
"Ho...ho fatto qualcosa di sbagliato? Ti prego scusami io....non me ne sono accorta"
"Ehi piccola calma non sono arrabbiato mi fa piacere che tu ti sia bagnata ma la prossima volta che succederà non voglio asciugarti ma farti bagnare ancora di più"
Rimango di sasso a quelle parole, non so cosa dire, se la prossima volta che succederà mi farà bagnare ancora di più significa che...significa che perderò la verginità. Sbatto le palpebre risvegliandomi dal mio stato di trance e annuisco
"Ok bene ora ti vai a fare un pisolino, all'ora di cena ti vengo a svegliare"
Mi prende in braccio, mi porta fino alla culla per poi mettermici dentro. Mi rimbocca le coperte e accende la lucina ma quando sta per andarsene lo fermo
"Philip...ehm volevo dire daddy"
Lui si gira e mi guarda dandomi attenzione
"Potresti rimanere qui con me fin quando non mi addormento?"
Chiedo speranzosa
"Certamente"
dice sorridendomi
Prende una sedia e la sposta vicino alla mia culla, infila una mano tra le sbarre ed inizia ad accarezzarmi, prima il viso poi scende e mi prende la mano tenendomela stretta, l'ultima cosa che vedo prima di addormentarmi sono le nostre mani intrecciate.

"Piccola"
mi chiama la sua voce accarezzandomi la schiena
"Piccola svegliati"
va avanti così da minuti, io non voglio alzarmi sto bene dentro le coperte
"Mmm"
mugugno spostando la testa dall'altra parte
"Bimba se ti svegli avrai un premio"
mi dice Philip,
io di colpo mi alzo a sedere incuriosita
"Che premio? Parla"
lo incito
"Lo vedrai dopo il tuo premio, avanti ora alzati"
dice prendendomi in braccio.
Mi porta fino in cucina e mi mette dentro il seggiolone legandomi bella stretta, mi dimeno cercando di allargare la cinta ma non ci riesco
"Daddy"
mi lamento facendolo girare
"La cinta è troppo stretta mi muovo poco così"
continuo dimenandomi
"Sei scomoda?"
Mi chiede con un tono strano
"Si"
rispondo
"Aspetta ti sistemo"
si mette dietro di me e addrizza lo schienale in modo che formi un angolo retto con la seduta ma il problema è che sono ancora più scomoda
"Daddy così è peggio"
gli dico ma lui dice solo
"Appoggia completamente la schiena allo schienale e metti il sedere nell'angolo"
io obbedisco ma la cosa peggiora
"Daddyyyyy è ancora peggio"
"Un attimo non ho finito"
Esordisce quasi esasperato.
Fa il giro mettendosi di fronte a me e prende in mano la cinta che si trova in mezzo alle mie gambe
"Apri le gambe e non muoverti"
io eseguo e lui tira avanti fino alla mia intimità quel lembo di stoffa ma non si ferma e la spinge ancora più indietro dopo di che stringe anche le cinte sulle mie spalle.
"Ora stai comoda bimba?"
Sorride
"Per caso mi stai prendendo in giro? Sono legata più stretta di prima e questo coso in mezzo alle mie gambe mi da fastidio" dico iniziandomi ad arrabbiare, lui per tutta risposta mi prende le gambe e mi tira più giù
"Ah direi perfetto, questo coso mi da fastidio"
replico indicando la stoffa tra le gambe
"Ascoltami ora tu stai qui e mangi senza capricci perché ti ricordo che mancano ancora trenta sculacciate con la cinta alla tua punizione di prima"
mi spiega con calma
"Ok daddy"
acconsento vedendo che è l'unica soluzione per non prendere altre sculacciate.
Durante la cena non apro bocca se non per sbuffare, non può prendersi gioco di me in questa maniera per tutta la cena lui ha riso mentre io ero seduta qui e non potevo muovermi
"Ok piccola è arrivato il momento del tuo premio"
dice alzandosi e mettendo i piatti nel lavello
"Come preferisci il gelato alla vaniglia o al cioccolato?"
Mi chiede mostrandomi le vaschette
"Ah bene stavolta mi fai scegliere strano di solito fai tutto tu"
dico sbuffando e lui cosa fa!? Ride
"Non ci credo che stai ridendo, al cioccolato lo preferisco al cioccolato" rispondo esasperata.
Si siede davanti a me, prende una cucchiaiata di gelato e me la mette davanti alla bocca ma quando sto per mangiarlo sposta il cucchiaino più in basso così sono costretta a tirarmi più giù ma dato che non posso muovermi devo scivolare con tutto il corpo.
Un brivido mi percorre tutta ora capisco perché mi ha legata così stretta e perché ha abbassato il cucchiaino, facendo così sono costretta a strusciare la mia intimità contro la stoffa
"Sai sei molto astuto, prima non mi metti il pannolino poi i giochetti con le cinte ma non avrai quello che vuoi"
dico secca
"Ah no? E chi me lo dice, tu?"
Chiede sarcastico
"Esattamente"
ribatto
"Forza vieni a prenderti il tuo gelato"
mi incita
Scivolo ancora di più in basso e prendendo ciò che mi spetta. Continuo così fino a metà vaschetta e ogni volta che scivolo giù la mia intimità si struscia sulla stoffa. Non ce la faccio voglio di più
"Daddy..."
inizio a dire ma lui mi batte sul tempo
"Fammi indovinare vuoi che stringa ancora di più la cinta vero?"
Dice
"Si daddy ti prego"
dico d'un fiato
"Apri bene le gambe"
faccio come mi dice e nel giro di dieci secondi mi ritrovo legata più stretta che mai
"Delilah non ti darò altro gelato ne hai mangiato troppo"
afferma Philip.
Mentre si siede davanti a me afferra le mie caviglie e mi tira più giù
"Avanti muoviti, fai come prima"
dice
Io non me lo faccio ripetere due volte e inizio a muovermi, più mi struscio più ansimo. Philip è li che mi guarda e non dice niente, dopo un po' mi ferma
"Penso che per oggi possa bastare andiamo sul divano"
si alza e mi slega poi mi prende in braccio e mi fa sedere su di lui, posa la sua mano sul mio stomaco ma il suo è un trucco per farmi abbassare la guardia infatti inizia a farmi il solletico e in un batter d'occhio sono sotto di lui a ridere e pregarlo di smetterla
"Ti prego ahahahahahahah non ce la faccio più bastaaa ahahhahahahaha"
lui mi ascolta e smette.
Ci guardiamo negli occhi intensamente, non era mai successo prima, Philip si avvicina sempre di più finché le nostre bocche si sfiorano; ci baciamo.
É un bacio piccolo ma pieno di significato, lui si stacca continuando a guardarmi negli occhi per poi sussurrare
"Mesà che mi piaci"
"Già, mesà che anche tu mi piaci"
Ci baciamo di nuovo stavolta il bacio è più profondo, ci stacchiamo e rimaniamo abbracciati sul divano a scambiarci le coccole.

Verso l'una siamo tutti e due stanchi e decidiamo di andare a dormire, Philip mi prende in braccio e mi porta in camera mia per mettermi il pannolino. Finito mi riprende e mi porta in camera sua
"Delilah non ho finito con la tua punizione"
mi informa
Mi irrigidisco all'istante, era troppo bello per essere vero ed ora all'una di notte avrò altre sculacciate
"Tranquilla non voglio sculacciarti ho deciso che dormirai solo con il pannolino" Le sue parole dovrebbero tranquillizzarmi ma fanno l'effetto opposto
"Daddy io mi vergogno"
provo a farlo cambiare idea ma non funziona
"È una punizione, non deve piacerti so che ti vergogni"
dice.
Si avvicina e mi toglie la maglietta con il reggiseno, mi metto a letto seguita subito da lui che mi prede e mi abbraccia finché non ci addormentiamo.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora