Capitolo 37

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"Daddy" lo chiamo
"Dimmi" dice guardandomi
"Mi metti il plug?"
Non so ancora con quale coraggio io glielo abbia chiesto
"Sei sicura piccola?" Mi chiede quasi preoccupato
Annuisco tirando un sorrisino
"Perché vuoi metterlo?"
"Perché m-mi piace averlo" rispondo timida
"Va bene piccola ma dobbiamo prima pulire il tuo sederino e fare una piccola peretta. Va bene?"
Impallidisco. Peretta? No, perché? Ingoio a vuoto, oh andiamo Delilah se lo vuoi devi prima soffrire un po'
"S-si" dico insicura
"Sarà piccola per davvero, neanche mezzo litro d'acqua e la terrai per cinque minuti. Il tutto richiederà mezz'ora però dopo avrai il tuo plug che sceglierai tu e anche se farai un po' di capricci non ti punirò. Ci stai a queste condizioni?"
"Si ci sto, mi vanno più che bene"
Dico sorridendo
"Anzi perché non mi dai una mano a farla? Vieni" dice porgendomi la mano.
Afferro la mano e andiamo nella stanza dei giochi.
Apre l'armadio e inizia ad illustrare le cose che ci sono all'interno
"Allora qui ci sono perette da diversi tipi di grandezza, le sacche per i clisteri possono contenere più acqua e quindi sono più grandi. Ci sono anche diverse cannule quelle più larghe sono le più dolorose sempre a seconda di quanto è dilatato il buco"
Prendo nota mentalmente di tutto
"Per stavolta va bene una peretta da 125 ml perché non deve essere una pulizia profonda. Ci stai capendo qualcosa?" Chiede guardandomi
"Si, le perette sono più piccole delle sacche per i clisteri e le cannule grandi fanno più male ma dipende dalla grandezza del buco" dico facendo un sorrisone finto
"Mi stai diventando veramente brava, mesa che tra un po' mi supererai" dice ridendo
"No non credo però penso che dovresti sbrigarti, voglio scegliere il mio plug" affermo convinta
"Hai fretta eh, capisco che farsi infilare dell'acqua nel sedere non sia una cosa proprio allettante. Mi sbrigo."
Dopo aver preso la peretta va verso la cassettiera e apre il primo cassetto
"Vai è arrivato il tuo turno"
"Questi posso metterli tutti?" Chiedo curiosa
"Quasi tutti, quelli più grandi ti farebbero troppo male e con quelli troppo piccoli non sentiresti molto"
Non lo sto a sentire da quanto sono concentrata nella mia scelta
"Questo" dico prendendo un plug fucsia
"Scusa cosa blateravi? Ero concentrata" dico facendo una risata
Philip scuote la testa e poi usciamo dalla stanza.

Lo seguo in cucina dove avverrà la seconda parte del suo tutorial 'torturare Delilah con una peretta'
Philip apre il rubinetto girandolo nel verso dell'acqua calda
"Per farlo va bene l'acqua del rubinetto, deve essere tiepida. Troppo fredda provocherebbe un mal di pancia tremendo e troppo calda rischierebbe di ustionarti"
"Ok ho capito" dico annuendo
"Tieni riempila tu ma prima controlla l'acqua"
Annuisco e inizio ad esaminare la peretta
"Devi svitare il beccuccio" mi informa
Tolgo il beccuccio e infilo un dito sotto l'acqua, è tiepida ma sara il tiepido giusto? Non lo so
"Daddy qui mi serve aiuto" dico
"All'inizio non è semplice azzeccare la temperatura ma con il tempo si impara. È giusta puoi riempirla"
Riempita la peretta andiamo in camera di daddy.

Dopo avermi spogliata mi fa sdraiare a pancia in giù mettendomi due cuscini sotto il sedere.
"Piccola prometto di fare piano, sarà veloce e con poco dolore ma tu non stringere"
"Va bene"
Philip mette il lubrificante prima sul beccuccio e poi sul mio buchino che inizia a massaggiare
"Ora stai ferma ferma"
Annuisco e Philip inserisce il beccuccio. L'acqua inizia ad invadere il mio intestino, non mi abituerò mai ai clisteri ma se daddy dice che ce n'è bisogno significa che è vero
"Sei bravissima, manca poco"
Non rispondo e mi concentro sul respiro per non pensare al fastidio dell'acqua
"Delh ti va di contare fino a 20? Poi l'acqua sarà finita"
"Ook...uno...due...tre...quattro...cinque..."
"[...] venti"
Detto l'ultimo numero daddy sfila li beccuccio
"Delh so che è difficile ma devi camminare fino in bagno perché dopo sarà ancora più difficile"
Con l'aiuto di Philip mi alzo dal letto e lentamente vado in bagno.
Mi siedo immediatamente sulla tazza prendendomi una sgridata
"Delilah no. Devi aspettare cinque minuti"
Annuisco e respiro a fondo
"Quanto manca?" Chiedo
"È passato appena adesso un minuto"
Che coosa? Sta scherzando, per forza
"È uno scherzo?" Chiedo speranzosa
"No ma scommetto che vorresti vero?"
Annuisco e poggio la fronte sul petto di Philip che è in piedi davanti a me
"Delilah quante volte ti ho detto che devi rispondere!?" Tuona
"Scusa, si volevo che fosse uno scherzo" rispondo scocciata
"Guarda che ti ho fatto una domanda"
"Tante tante volte mi hai detto che devo rispondere quando mi chiedi le cose"
L'attesa è snervante e i dolori sempre più forti, con le mani salgo sul petto di Philip e lui mi accarezza dolcemente le braccia
"Piccola è finita" sussurra dandomi un bacino in testa ed uscendo dal bagno.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora