Capitolo 12

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"Leggi tutte le regole che hai infranto, ad alta voce piccola" mi ordina.

Ingoio a vuoto e inizio a leggere
"REGOLE
1) Quando siamo soli dovrai chiamarmi daddy
3) Non si discutono le decisioni prese da me
5) Porterai un pannolino
6) Sarò io a scegliere i tuoi vestiti
7) Mai disubbidirmi
9) Ad ogni trasgressione corrisponde una punizione"
finito di leggere prendo fiato e alzo lo sguardo su Philip, non sembra arrabbiato anzi tutt'altro
"Brava piccola ora rileggi anche le punizioni"
dice e io obbedisco non volendo aggravare ancora la mia posizione
"PUNIZIONI
-Sculacciate
-Frustrate
-Negazione dell'orgasmo
-Qualsiasi cosa venga in mente al daddy come punizione"
respiro profondamente, l'ultimo punto è quello che mi mette più paura potrebbe inventarsi di tutto.
"Delh voglio che capisci perché hai sbagliato quindi ora analizzeremo ogni punto e mi dirai dove hai sbagliato ok?" Dice calmo
"Si daddy"
rispondo con un filo di voce, prendo fiato come se stessi per affrontare una maratona
"Re-regola uno ti ho chiamato per no-nome"
il foglio tra le mie mani trema e la mia voce anche
"Calmati Delh"
cerca di rassicurarmi ma non ci riesce, lui la fa semplice visto che dopo non sarà lui ad avere una punizione esemplare
"Regola tre non ho mangiato e non mi sono fatta imboccare"
parlo con calma ma con la paura che trapela dal mio tono
"Dimentichi un particolare...ti sei chiusa a chiave da sola in stanza"
aggiunge
"Regola cinque non indosso un pannolino, regola sei ho scelto da sola i miei vestiti e regola sette non devo mai disubbidirti e l'ho fatto"
finisco di parlare e abbasso lo sguardo, spero che tutta questa trafila porti ad una conclusione perché se serve solo per umiliarmi mi farà innervosire ancora di più insomma se devi punirmi fallo subito almeno ci si leva il pensiero.
"Piccola puoi ripetermi l'ultima punizione?"
Chiede retorico sa già che lo farò
"P-puoi pu-punirmi in qualsiasi maniera tu voglia"
"Bene ricordatelo capito?"
Chiede e io annuisco
"Bene ora vieni"
dice porgendomi la mano per farmi alzare
"Daddy sono le undici dovevamo uscire un'ora fa"
"Vuoi controbattere una mia decisone di nuovo Delilah?"
Tuona minaccioso
io scuoto la testa e mi aggrappo a lui come un koala mettendo la testa nell'incavo del suo collo e iniziando a tremare.
Daddy mi tiene stretta da sotto il sedere mentre io ho iniziato a piangere e sussurrare
"Ti prego ti prego non farmi male"
Lui per risposta mi tira tre sculaccioni fortissimi di seguito senza neanche darmi il tempo di rendermene conto, scoppio in un pianto disperato aggrappandomi sempre di più a daddy e stringendo la sua maglietta tra le mani, andiamo in cucina e daddy mi sposta sul fianco per aprire lo sportello in alto, prende il sacchetto dove aveva messo il cornetto e mi mette sul seggiolone
"Daddy"
lo chiamo e lui alza la testa per guardarmi
"Daddy"
lo chiamo di nuovo ma lui mi fissa impassibile
"Daddy! Tutto bene?"
Chiedo preoccupa mi fissa e sorride senza parlare
"Mi piace quando mi chiami daddy ecco perché voglio che tu lo faccia"
mi dice con un enorme sorriso, io abbasso la testa e arrossisco
"Daddy po-posso mangiare in braccio a te?"
Domando speranzosa
"No piccola devi mangiare sul seggiolone"
Ci sono rimasta un po' male che non mi abbia fatto mangiare in braccio a lui ma me lo aspettavo oggi ho fatto troppi casini e ora daddy ha stretto la cinghia, non ho fiatato quando ha iniziato ad imboccarmi e ho finito tutto il cornetto senza storie. Daddy mi pulisce la bocca e poi mi prende in braccio a mo di koala, come prima metto la testa nell'incavo del suo collo e inizio a riempirlo di piccoli baci a fior di pelle
"Daddy daddy daddy daddy daddy daddy daddy daddy daddy daddy!"
Lo chiamo contenta
"Scusa per prima prometto che non lo rifarò più daddy, ti prego perdonami" dico pentita alzando la testa
"Delh ti perdonerò sempre per qualsiasi cosa tu combini piccola peste"
mi rassicura
"Ma ora ti cambio, ti preferisco vestita di rosa anziché di nero e con mezzo sedere di fuori"
dice ridendo
"Questi pantaloncini sono stupendi e poi non è vero che ho mezzo sedere di fuori" sentenzio contraria
"A no piccola?"
Chiede retorico infilando una mano sotto i pantaloncini e facendo schioccare l'elastico delle mutandine
"Vedi un movimento sbagliato e ti si vedono le mutande"
dice ridendo ma allo stesso tempo serio
"Daddy sei l'unico a vedermi in mutande" dico ridendo
"Sarà meglio per te"
mi minaccia Philip scherzando.

Arrivati al bagno daddy mi stende sul fasciatoio e mi spoglia rimanendo sorpreso vedendomi addosso un completino tutto in pizzo rosa
"L'ho trovato dentro il cassetto e mi è piaciuto così l'ho messo"
spiego pensando di aver fatto una cosa sbagliata
"Si tranquilla sono li per te"
dice perplesso
"Vado a prendere i vestiti non muoverti" continua per poi uscire dalla stanza.
Decido di mettermi a sedere con le gambe penzoloni aspettando daddy
quando arriva è ancora un po confuso
"Delh ti avevo detto di non muoverti"
dice con voce poco decisa
appena si avvicina al fasciatoio gli lego le gambe in vita, le braccia al collo e inizio a baciarlo. Lui non si oppone e da inizio ad un bacio sempre più appassionato, le sue mani vagano sul mio corpo restando sempre discrete mentre io non sono dello stesso avviso, infilo una mano sotto la sua maglietta e la faccio andare sempre più giù fino all'elastico dei suoi boxer lì Philip si stacca e mi toglie la mano
"Piccola non credo sia una buona idea" dice dolce cercando di non ferirmi
"Tu....tu non mi vuoi? Non mi vorrai mai vero?"
Chiedo sull'orlo di un pianto
"Delilah sei stupenda hai un corpo da urlo e si che ti voglio, lo desidero più di ogni altra cosa al mondo ma ora non sei pronta e non voglio che lo fai per compiacermi" si spiega. Io per risposta lo abbraccio stretto a me perdendomi tra le sue braccia.

Daddy's little girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora